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09/03/2023C’è una misteriosa Lady Babushka dietro l’omicidio di JF Kennedy.
Dell’omicidio di Kennedy fu accusato Lee Harvey Oswald, che si dichiarò sempre innocente, nulla si sa dei complici o dei mandanti, ma dietro questo attentato ci sono ancora troppe incognite e tra di essi si nasconde una misteriosa donna mai identificata.
Lady Babushka
Il soprannome “Lady Babushka” che venne dato alla signora del mistero è ispirato dal foulard che la donna portava sulla testa il giorno che venne filmata e che ricorda il modo di vestire delle anziane signore russe.
La traduzione di “Babushka” in russo vuol dire: “vecchia signora” o “nonna”.
Lady Babushka è un nome fittizio usato per identificare una donna sconosciuta presente tra la folla sul luogo dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy nel 1963 e che forse avrebbe potuto fotografare, od essere addirittura coinvolta, negli eventi accaduti nella Dealey Plaza di Dallas che hanno portato alla morte del presidente degli Stati Uniti d’America.
Lady Babushka fu vista da testimoni oculari con in mano una fotocamera al momento dell’omicidio, ma di quella macchina fotografica e delle foto fatte non si seppe mai nulla.
Ciò che più rende misteriosa la figura è il suo comportamento calmo e rilassato dopo aver udito gli spari che hanno ucciso Kennedy, mentre tutte le persone intorno a lei sono in preda al panico e si buttano a terra per paura di essere colpiti, tutti sono terrorizzati a causa dell’assassinio appena avvenuto, tranne lei.
La scena la conosciamo tutti.
Una Lincoln Continental nera che procede a passo d’uomo, alcuni spari e un tailleur rosa macchiato di sangue: immagini impresse per sempre nella coscienza americana.
Il 22 novembre 1963, a Dallas, il presidente John Fitzgerald Kennedy fu assassinato con dei colpi di pistola.
Il filmato più conosciuto dell’attentato, è quello girato da Abraham Zapruder, ma di video e foto di quel giorno ne esistono molti altri, tra cui quelli di Orville Nix, Marie Muchmore e Mark Bell.
Ci sono però delle immagini che nessuno ha mai visto, quelle scattate da una donna che si trovava molto vicino al presidente al momento della morte, e che ha ripreso tutto con la sua macchina fotografica. Quella donna che è nota come Lady Babushka.
L’assassino Oswald
Poche ore dopo l’assassinio fu trovato il ritenuto responsabile.
Il suo nome era Lee Harvey Oswald, e continuò a dichiararsi innocente fino alla sua morte, avvenuta due giorni dopo l’attentato.
Oswald era l’esecutore materiale, ma chi era il mandante?
Nei giorni immediatamente successivi all’omicidio, gli investigatori che si occupavano del caso raccolsero le foto e i filmati realizzati dagli spettatori durante il corteo presidenziale.
Nel giro di poco tempo, tutti i testimoni si presentarono alla polizia. Tutti, tranne quella donna presente nella maggior parte dei filmati. Furono lanciati vari appelli per sollecitare la signora a farsi avanti, ma nessuno si fece vivo e nessuno la riconobbe.
Ma è soprattutto la sua indifferenza e tranquillità durante quei terribili istanti a far venire la pelle d’oca.
Nei filmati raccolti dagli investigatori, vediamo gente che fugge, sconvolta dalla scena a cui ha appena assistito. Ma non Lady Babushka: lei attraversa la strada tranquillamente, come se stesse andando a fare la spesa. La calma e la freddezza fatte persona.
Gli spari, ben tre, le urla ed il sangue: sono 26 in tutto i secondi di puro terrore entrati nella storia. È un tempo lungo sotto bersaglio e ripreso da tutti.
Per tutto questo tempo Lady Babushka è immutabile, come se non si fosse accorta di nulla. Impossibile.
Mentre tutti si buttano a terra impauriti le cammina come se nulla stesse succedendo.
Appare sempre calma, rilassata, per tutta la durata dell’esecuzione.
Subito dopo l’assassinio, la misteriosa donna fece perdere le tracce, ma nessuno la vide allontanarsi. L’intera vicenda, ad oggi, è coperta da un alone di mistero e dal segreto imposto ai file della CIA.
Chi era Lady Babushka?
Sono passati quasi 54 anni dall’omicidio di Kennedy, e attorno alla figura della donna sono state costruite le teorie più strampalate.
Alcuni sostenevano che era una spia russa, inviata sul posto per accertarsi che l’assassino facesse il suo dovere. Altri pensavano addirittura che fosse una viaggiatrice del tempo, coperta dai servizi segreti. Sembra assurdo, eppure questa opinione ebbe grande seguito.
Nel 1970, una donna di nome Beverly Oliver dichiarò di essere Lady Babushka. Non furono necessarie indagini approfondite per capire che Beverly stava mentendo.
La donna dei filmati era sui cinquant’anni, decisamente corpulenta. Beverly Oliver aveva solo 17 anni nel 1963, ed era sempre stata piuttosto esile.
Lady Babushka è entrata a far parte della cultura popolare, citata in documentari e articoli. Al di là di tutto ciò, potrebbe essere d’aiuto nel ricostruire l’assassinio di JFK.
Tuttavia, sono passati più di cinquant’anni, e, se non è deceduta, sarà senz’altro troppo anziana per fornire un aiuto valido. La sua identità è ancora sconosciuta, e probabilmente lo sarà per sempre.
I documenti secretati
Ci vorrà però del tempo prima che storici e dietrologi riescano a portare a galla qualche perla dall’oceano di informazioni accessibile online dal sito del National Archives, l’agenzia federale Usa preposta a conservare documenti governativi.
La pubblicazione riguarda circa 2.800 sui 3.100 faldoni totali, ciascuno contenente centinaia di documenti. Alcuni erano stati già aperti, ma con parti cancellate, che ora ricompariranno.
Oswald ha peraltro sempre negato di aver sparato a Kennedy sostenendo di essere un «burattino», questo fino a pochi momenti prima che il proprietario del locale notturno, Jack Ruby, gli sparasse e l’uccidesse mentre usciva da una stazione di polizia il 24 novembre 1963.
Qualcuno voleva metterlo a tacere?
Le indagini conclusero che anche Ruby aveva agito di sua iniziativa.
Ma ancora oggi la maggioranza degli americani è convinta che sia Oswald che Ruby abbiano seguito gli ordini di potenti mandanti.
Il presidente Donald Trump, da sempre in contrasto con la versione ufficiale che vide Lee Oswald come unico assassino, disse di voler rendere pubblici quei file alla fine del 2017, alla vigilia della scadenza di legge dei 25 anni necessari per la pubblicazione di tutti i fascicoli, ma le cose andarono diversamente.
Trump cedette alle pressioni della CIA, FBI e altre agenzie autorizzando la pubblicazione di 2800 documenti soltanto, tenendone 300 ancora segreti. Benzina sul fuoco. Il web si fece terreno fertile per ogni sorta di congettura sulla morte di Kennedy.
Solo quando apriranno quegli ultimi fascicoli sapremo l’intera verità, intanto, per ora, ancora qualcuno o qualcosa deve rimanere coperto.
La famiglia Kennedy è costellata di storie misteriose, come quella di Rosemary la sorella scomoda dell’ex Presidente.
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