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09/02/2017L’apatia è uno stato mentale caratterizzato dall’assenza di emozioni e di motivazioni.
Chi di noi non ha mai provato un’esperienza di questo tipo, magari a seguito di qualche evento negativo, come un insuccesso nello studio, un fallimento lavorativo, la fine di un amore.
Quando i nostri obiettivi vengono ostacolati o diventano impossibili da raggiungere si cade in uno stato di noia e insoddisfazione, accompagnato da scarsa autostima e senso di inefficacia personale, che possiamo chiamare proprio apatia. Ogni cosa sembra non interessarci.
La mancanza di passione
Apatia deriva dal greco pathos, che significa “emozione, sentimento” e dal prefisso a, che significa “senza”; può essere tradotta quindi come “mancanza di passione”.
Il neuropsichiatra R. Marin ha definito l’apatia come una “sindrome di mancanza primaria di motivazione”, cioè una “perdita di motivazione non attribuibile a un ridotto livello di coscienza, deterioramento cognitivo o stress emotivo”.
Nel corso degli anni, la condizione apatica ha ricevuto un’attenzione sempre maggiore per via dei suoi effetti sulle emozioni, sul comportamento e sulla funzione cognitiva. Oggi, sembra probabile che l’apatia nelle persone con un disturbo depressivo (soggetti in cui spesso viene riscontrata) derivi da alterazioni dell’elaborazione emotiva e affettiva.
È importante però sottolineare che un comportamento apatico può verificarsi anche in assenza di uno stato d’animo depresso e che, come vedremo, c’è differenza tra apatia e depressione.
L’apatia in psicologia
Essa si può definire come una mancanza di interesse per diversi aspetti della vita, tra cui le normali attività quotidiane e le attività sociali. Il senso di apatia può venire riscontrato in vari gradi, ma costituisce anche un sintomo di una serie di diverse condizioni di salute mentale, inclusa la depressione.
Nello specifico, l’apatia è una condizione psicologica contraddistinta da una diminuzione o dall’assenza di reazioni emotive nei confronti di situazioni ed eventi giornalieri.
Lo stato di apatia è caratterizzato infatti da sentimenti di indifferenza e mancanza di emozioni, tanto che il termine viene spesso utilizzato per descrivere una mancanza di cura o preoccupazione: “mi sento apatica, sento di non avere stimoli e interessi”.
In alcuni casi, questa perdita di interesse per diversi aspetti ed eventi della vita è spesso un segno di una condizione sottostante. La condizione apatica, infatti, può essere uno dei sintomi di diverse tipologie di disturbi psichici.
A soffrire di questo disturbo possono essere spesso i soggetti con umore depresso o che hanno vissuto un trauma o un lutto complicato. Tuttavia, è bene tenere presente che una persona può sperimentare questa condizione anche in assenza di una condizione medica di base.
Sintomi del disturbo
In sé non è una condizione riconosciuta come patologica, il che significa che non ha un proprio elenco di sintomi psicologici che vengono utilizzati per diagnosticarla clinicamente.
Tuttavia, il segno più comune che mostra una persona apatica è una generale mancanza di interesse per la vita, o indifferenza verso le cose che di solito risultano interessanti.
Quando si è apatici, si potrebbe avere poco o nessun interesse a fare qualcosa e nessuna motivazione per apportare cambiamenti alla propria vita. Ciò potrebbe comportare i seguenti problemi:
- il livello di piacere che proviene da hobby e altre attività si riduce
- cala l’interesse nel mantenere relazioni o passare del tempo con altre persone (passività)
- si dà una scarsa risposta agli eventi e ai cambiamenti della vita
- viene meno la motivazione per raggiungere i propri obiettivi e fare progressi nella vita.
Questo disturbo porta con sé anche sintomi fisici, come affaticamento e astenia (debolezza generale), e non è raro che l’apatia venga associata a svogliatezza, stanchezza, sonnolenza o letargia, difficoltà a concentrarsi, prestare attenzione o completare compiti.
La condizione apatica e la depressione hanno alcuni sintomi simili ma, mentre lo stato apatico può verificarsi nelle persone con depressione clinica, le persone che non sono affette da tale disturbo possono comunque vivere un periodo di apatia in determinati momenti della vita.
Cause del disturbo
Quasi tutti vivono momenti di apatia almeno una volta nella vita. La perdita di interesse, quel sentirsi indifferenti al mondo, vuoti e apatici, è un problema comune che potrebbe presentarsi quando ci si sente stressati (apatia da stress) o semplicemente esausti e si ha bisogno di tempo per se stessi.
La condizione apatica occasionale, generalmente, non è vista come un grosso problema. Può capitare di vivere un momento di apatia dopo una delusione, si può provare apatia verso il partner (che si tratti di apatia sentimentale o sessuale), o vivere periodi di apatia anche a lavoro.
Ma, in questi casi, difficilmente si tratta di una condizione grave.
Tuttavia, nei casi di apatia cronica, tale condizione diventa un aspetto persistente della vita della persona che la sperimenta e può mutarsi in “apatia patologica”, interferendo con la capacità di provare piacere, mantenere relazioni sentimentali e godere una vita appagante e felice.
Tra le altre possibili cause psicologiche della condizione apatica, in alcuni casi, possiamo includere anche fattori situazionali o ambientali. Per esempio, è comune che le vittime di eventi traumatici o importanti battute d’arresto della vita, sviluppino un’apatia che li aiuta a mantenere una certa stabilità emotiva.
Esistono diversi tipi di apatia:
- apatia emotiva, la quale è caratterizzata da una mancanza di contatto con le proprie emozioni, ma che dobbiamo distinguere dall’anestesia emotiva, che invece porta a ignorare, nascondere o non esprimere le emozioni che si provano
- apatia comportamentale, che si identifica con una mancanza di comportamenti auto-iniziati e in cui prevalgono stanchezza e svogliatezza
- apatia generale, caratterizzata da minore motivazione, mancanza di volontà, scarse risposte emotive e mancanza di impegno sociale.
Differenti condizioni
A volte, il termine apatia può essere utilizzato impropriamente, ovvero con un significato non molto preciso, per descrivere condizioni emotive con cui essa ha qualche punto in comune. Vediamo nel dettaglio alcune differenze tra l’apatia e altre condizioni psicologiche.
Apatia e anedonia
L’anedonia è distinta dalla condizione apatica perché, mentre quest’ultima si riferisce ad una mancanza di motivazione o investimento energetico a molti livelli, la prima rappresenta la mancanza di un sentimento specifico: il piacere.
L’anedonia può, tuttavia, essere un segno della condizione apatica e non è raro che una persona provi contemporaneamente entrambe. A ogni modo, è sempre bene ricordare che una persona apatica manca di interesse in diversi aspetti della vita, come le attività quotidiane di routine e le interazioni sociali.
Per differenziare chiaramente la condizione apatica e anedonia, è bene anche sottolineare la classificazione di due tipi di anedonia:
- l’anedonia sociale, in cui ci si ritira dalle interazioni con gli altri, dalle quali si trae meno piacere rispetto a prima
- l’anedonia fisica, quando, per esempio, non ci si sente nutriti da un abbraccio ma, al contrario, il contatto fisico può portare ad una sensazione di vuoto.
L’anedonia può essere annoverata tra i sintomi di alcuni disturbi di personalità, del disturbo da stress post traumatico, della depressione e delle dipendenze da sostanze.
Apatia e abulia
L’abulia viene definita come una “sindrome di ipofunzione”, la cui caratteristica è la mancanza di iniziativa, spontaneità, lentezza del pensiero (bradifrenia) e ottundimento delle risposte emotive e della risposta agli stimoli esterni.
Abulia e apatia risultano dunque, ad un primo impatto, molto simili. Più nello specifico, il concetto di abulia si riferisce alla mancanza di volontà, guida o iniziativa per l’azione, la parola e il pensiero e deve essere distinta dall’incapacità di svolgere un’attività a causa di disabilità cognitiva o fisica.
La differenza principale tra la condizione apatica e abulia è che la prima rappresenta una completa mancanza di emozione o motivazione (riguardo a una persona, attività o oggetto) e mancanza di interesse o entusiasmo, mentre l’abulia è assenza di forza di volontà o risolutezza.
Apatia negli anziani
Nei soggetti anziani è possibile riscontrare la condizione apatica affettiva o comportamentale, che indica l’assenza di una risposta adeguata a diverse tipologie di stimoli. Questo si tramuta anche in una riduzione dell’iniziativa a livello motorio ed emozionale.
Si tratta di una condizione molto comune nei pazienti anziani che presentano declino cognitivo ed è spesso presente nelle persone con morbo di Alzheimer e morbo di Parkinson.
Queste tipologie di pazienti possono trarre beneficio anche da percorsi di terapia che integrano interventi di pet therapy.
Apatia nei bambini
Nei bambini, la condizione apatica è contraddistinta da mancanza di emozione e di voglia di fare qualsiasi cosa.
Le difficoltà che i più piccoli possono incontrare nelle proprie esperienze di vita (per esempio a scuola) costituiscono un fattore di particolare rilevanza nell’emergere di una condizione di apatia e impotenza appresa.
Bisogna tenere presente come i cambiamenti che vengono vissuti in tenera età, spesso possono mettere a dura prova l’equilibrio emotivo, tanto che l’apatia di un bambino può essere anche una manifestazione dell’emozione della rabbia.
Apatia nell’adolescenza
Gli adolescenti possono mostrare comunemente la condizione apatica in forma di “noia”. Nello specifico, possono percepire una sensazione di vuoto, per cui sentono di non avere nulla di cui preoccuparsi, così come di intrappolamento, con la percezione di dover svolgere compiti o azioni forzate, di cui non si ha interesse.
La transizione all’età adulta richiede di porre fine ad alcuni interessi dell’infanzia.
Dunque, un adolescente che una volta aveva un interesse costante per un certo tipo di giochi, potrebbe poi sviluppare una serie completamente nuova di interessi nel momento della pubertà; quindi, in questo caso sarebbe previsto un certo livello di apatia verso ciò che era prima di suo interesse.
In altri casi la condizione apatica può derivare da cambiamenti che si vivono nella struttura familiare, in quella scolastica, nelle relazioni con il gruppo di pari, o può derivare da un naturale processo di maturazione.
In certi casi ancora, l’apatia può essere radicata in una causa patologica come la depressione. In situazioni del genere, il coinvolgimento di un adolescente apatico inizia con la comprensione della causa sottostante.
Come affrontarla
E’ possibile contrastare la condizione apatica mettendo in atto 4 strategie qui di seguito elencate.
- Rifletti sul perché provi disinteresse
L’ apatia può essere letta come un utile messaggio che la nostra mente ci sta inviando per farci capire che qualcosa nella nostra vita non va. Prendiamoci, allora, del tempo per capire cosa ci sta annoiando e rendendo insoddisfatti e apatici. E chiediamoci, quindi, cosa possiamo fare per cambiare questa situazione.
- Indossa un nuovo paio di occhiali
Cambiamo il nostro punto di vista, la prospettiva da cui guardiamo le cose, senza attendere che siano il mondo, gli altri o le situazioni a modificarsi. In questo modo possiamo diventare protagonisti della nostra vita e essere parte attiva del cambiamento.
- Stabilisci degli obiettivi
È fondamentale cercare di individuare degli obiettivi precisi e realizzabili. E per non perderli di vista può esserti utile un piccolo trucchetto: annotali su un foglio e appendilo vicino la scrivania, vicino al letto, o in qualsiasi altro posto dove è facile vederli e tenerli sempre a mente.
- Impegnati in qualche attività
Sforzati il più possibile in attività pratiche, come ad esempio in uno sport, parlare con qualcuno, giardinaggio, in modo tale da rimanere impegnato sia fisicamente che mentalmente.
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