
Gestire una separazione
07/02/2019
Il desiderio di tradire
25/02/2019Qualunque sia la decisione finale, dopo il tradimento la prima cosa da fare è reagire.
Subire un tradimento ha sempre delle conseguenze sul piano personale: in ogni situazione l’intensità della sofferenza percepita varia sulla base delle proprie personali caratteristiche.
È tuttavia innegabile che, nel momento in cui si ha il forte sospetto o anche solo il dubbio di un possibile tradimento del proprio coniuge, viviamo uno stato di ansia e incertezza.
La sensazione che qualcosa all’interno della propria relazione sia mutato, la difficoltà a capire concretamente cosa sia successo per portare a questo cambiamento, può mutarsi in qualcosa di davvero insostenibile, che fa vivere il proprio quotidiano in un costante stato di allerta e tensione.
Si tende, così, a voler osservare quasi ossessivamente ogni minimo comportamento del partner per cogliere eventuali segnali di conferma del proprio dubbio sul tradimento.
Con questo comportamento però perdiamo, in sostanza, di lucidità.
Questo si può ripercuotere negativamente in tutto quello che riguarda la vita di ognuno, dalla relazione coi figli, se presenti, al lavoro, alle relazioni amicali e via discorrendo.
Per evitare tale situazione occorre andare ai ripari.
Principali segnali di un tradimento
Innanzi tutto, è bene riassumere qui quali siano prevalentemente i principali segnali di un possibile tradimento.
- cambiamenti nelle modalità di relazione che si ha col proprio partner e, soprattutto, il notare un’esigenza maggiore dello stesso a difendere la propria privacy e a voler passare meno tempo di prima in casa;
- la richiesta di minori momenti di intimità;
- modifiche, sia in positivo che in negativo, delle attenzioni del partner;
- cambiamenti nella cura di sé e del proprio aspetto, ma anche nell’umore (più aggressività, sensi di colpa e simili);
- cambiamenti improvvisi della modalità di utilizzo del proprio cellulare e dei social network.
Nel momento in cui si ha la sensazione che vi siano dei possibili segnali di infedeltà è molto probabile che inizino a insinuarsi dubbi, preoccupazioni, stati d’ansia per l’incertezza che un eventuale tradimento sia oggettivamente in atto e, anche, per l’incertezza di come poter affrontare tale evento che è per chiunque fonte di estrema sofferenza.
Tuttavia, spesso lo stare in uno stato di incertezza può essere ugualmente, se non di più, fonte di sofferenza e frustrazione.
In questi casi c’è solo una cosa da fare: voler sapere solo quando si è pronti per farlo.
Gli effetti psicologi del tradimento
La consapevolezza che il proprio/la propria partner abbia tradito è un’esperienza sicuramente di forte sofferenza per chiunque.
La scoperta inequivocabile di un tradimento porta alla rivalutazione di molti aspetti della nostra vita, sia legati alla coppia in sé (valutare se vi sia la possibilità di lavorare sulla coppia per proseguire nella relazione o se vi sia la necessità di una rottura relazionale), ma anche su aspetti più personali, sul proprio valore, sulla propria autostima.
Il tradimento è un evento capace di causare serie sofferenze nella persona tradita, con intensità che variano sulla base delle caratteristiche personali e disposizionali di ogni singolo individuo.
Spesso, si possono riscontrare sintomi simili a quelli della depressione, come il calo dell’umore, la presenza di sensi di colpa, una bassa autostima, la perdita di sonno e di appetito, la perdita di desiderio sessuale, oltre alla mancanza di interesse per le attività quotidiane.
Diverse ricerche, nel corso degli anni, hanno rilevato come tali sintomatologie siano riscontrabili nella maggior parte delle persone tradite (prevalentemente donne), in cui la maggior gravità dello stato emotivo veniva correlata a una bassa autostima e alla presenza di forti pensieri di colpevolizzazione e auto-colpevolizzazione.
Ovviamente, non tutti (uomini e donne) hanno reazioni simili al tradimento subito: la propria storia, le proprie caratteristiche personali, possono portare ad avere risposte diverse ad eventi così sofferenti, risposte che possono essere più o meno adattive; quindi, più o meno utili a elaborare l’esperienza e che, soprattutto, non vadano a peggiorare il problema e a intensificare le emozioni negative.
Gli effetti dell’Incertezza
L’esperienza dell’incertezza del tradimento, il non sapere come potranno evolversi gli eventi, il percepire di non star vivendo una situazione chiara e definita, di avere il sospetto di un accadimento o anche solo il percepire la mancanza di informazioni che possano aiutarci a compiere delle scelte, è un’esperienza comune e in cui tutti, ripensando alla propria storia personale, possono identificarsi.
Al pari, è molto evidente come ognuno di noi, in misura differente, sia in grado o meno di stare nell’incertezza e di gestirla.
Si definisce “Intolleranza all’incertezza” quella caratteristica disposizionale che è costituita da diverse convinzioni negative riguardo l’incertezza stessa e le sue conseguenze proprio perché crea una serie di emozioni molto negative.
Sono diverse le strategie che ognuno di noi, in base appunto al proprio vissuto e al livello di sopportazione dell’incertezza, può attuare al fine di diminuire o rimuovere sia l’incertezza stessa percepita sia il disagio legato alla sensazione di incertezza.
Per ottenere ciò, generalmente sono state individuate cinque categorie di risposte comportamentali:
- iper-coinvolgimento: il cercare di aumentare la percezione di ottenere certezze (come la ricerca di informazioni fino alla pianificazione di diversi possibili esiti futuri per avere già in mente le azioni da compiere in ogni caso);
- disimpegno: l’attuare comportamenti finalizzati a evitare possibili future situazioni incerte (come l’impegnarsi in altre attività al fine di distrarsi);
- impulsività: l’agire senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni, in tal modo eliminare l’incertezza passando all’atto (come, ad esempio, l’agire il primo comportamento che viene in mente, ma anche il ricorso all’uso di alcool o sostanze);
- esitazione: il non agire (tendenzialmente causato dall’insuccesso delle strategie sopra descritte);
- “flip-flop” (oscillazione): il continuare, anche in modo repentino, a cambiare le proprie strategie comportamentali (oscillandosi di solito tra la ricerca di certezze e l’evitamento).
In una situazione che può provocare sofferenza è più utile affrontare la situazione stessa, conoscerla quanto più possibile, aumentare quindi il proprio grado di controllo, per poter avere la possibilità di gestire le scelte future nel migliore e più sano dei modi possibili.
Come superare un tradimento
Quando si ha subito un tradimento, accanto alla sofferenza tipica di questa esperienza, si affianca la sensazione di non possedere più un equilibrio personale, di non esercitare più il controllo della propria vita e delle proprie emozioni.
La mente, accanto ai vissuti di tristezza, si domanda continuamente come è possibile che sia capitato proprio a te.
Può anche fare capolino un vero e proprio senso di colpa e ci si domanda, frequentemente, come sia stato possibile non essersene resi conto prima.
Tra lacrime, disperazione, confusione, rabbia e talvolta un senso di umiliazione, la paura più grande che vive la persona tradita, è quella di non riuscire ad essere in grado di voltare pagina e mettere da parte il dolore e la sofferenza.
Quelli che seguono sono cinque passi fondamentali per iniziare a superare un tradimento.
Se messi in pratica tali step, possono contribuire a superare il dolore connesso alla fine della storia e a raggiungere un nuovo equilibrio.
1) Perdonati perchè non hai colpe
Se il tradimento del partner ti ha intrappolato in una prigione di dolore, colpa e risentimento, è il momento di perdonare se stessi in modo da potersi liberare dal dolore, dalla confusione e dalla rabbia.
Attenzione: ho detto se stessi, non l’altro che via ha tradito, quello lo farete col tempo e solo se lo riterrete opportuno.
Col tradimento la vostra vita è stata sconvolta, perché il tradimento è sempre un gesto assolutamente sconvolgente e meschino.
Ma fino a quando eviterai di perdonarti e in futuro anche il partner, se lo riterrai, il tuo cuore, la tua anima e il tuo corpo saranno un ricettacolo di emozioni negative che tratterrai dentro di te come una spugna.
Per iniziare a ritrovare l’equilibrio, mettete in atto la pratica del perdono. E’ importante precisare che perdonare non significa dimenticare ma aiuta a ridurre il peso che un evento di questo tipo esercita su di voi e sulla vostra vita.
2) Autostima vs odio
Se il tradimento è arrivato come “un fulmine a ciel sereno”, in una fase in cui la tua percezione era quella di stare vivendo una storia bellissima e positiva, la tendenza tipica è quella di incolpare se stessi per il tradimento subito dal partner.
Questo atteggiamento contribuisce ad incrementare la fase di stallo e “depressione” tipica della fine di una storia.
Ricomincia ad apprezzarti e a concentrarti sulle tue qualità: l’infedeltà dell’altro, non ha nulla a che fare con te come persona.
In maniera diametralmente opposta, se sei bloccato in un ciclo di intensa rabbia e odio nei confronti del partner, è necessario decidere se puoi essere in grado di ricostruire il rapporto, o se è il momento di chiudere la storia.
Per aiutarvi a decidere se restare o troncare, è necessario innanzitutto capire le origini del tradimento.
La maggior parte delle persone che ingannano o tradiscono improvvisamente può essere dovuta al fatto che avvertono l’impulso di fuggire dalle relazioni stabili perché impauriti o perché “eterni bambini”.
Se il vostro partner corrisponde a questa descrizione, è necessario decidere se è il caso o meno di rilanciare il rapporto.
In altre situazioni il tradimento è avvenuto per noia, bisogno di evadere o perché vi era qualcosa che non andava nella relazione.
In tale caso è opportuno indagare su cosa non va nel rapporto per capire come risolverlo e se risolverlo.
In entrambi i casi, è fondamentale liberarsi dai sensi di colpa, vivere nel presente e andare avanti, crogiolarsi nel dolore non fa altro che renderti prigioniero della negatività.
3) É il momento per “guarire”
Gli step precedenti implicano che la persona abbia compreso che è necessario uscire al più presto dal circolo vizioso della sofferenza.
Sembra impossibile? Non lo è.
Inizia a concentrare i pensieri negativi solo a precisi momenti della giornata (mezzora al giorno), entra nella prospettiva secondo la quale un tradimento, così come tutti gli eventi di vita negativi, non possono essere cancellati ma incasellati nel passato e, in futuro, essere visti come esperienze che ci hanno insegnato qualcosa.
4) Ricostruisci la fiducia in te stesso e negli altri
Se avete intenzione di rimanere con il vostro partner, è necessario concentrarsi sulla ricostruzione di un rapporto fatto di fiducia. Se non sei in grado di perdonare e cerchi costantemente di “rimproverare” il partner per il “peccato” commesso, allora sarebbe meglio evitare di ricostruire la storia.
Concedetevi la possibilità, invece, di raccogliere i pezzi e ricostruire tutto. Iniziate imparando ad avere fiducia in voi stessi e delle scelte di vita che avete fatto.
Se invece hai scelto di chiudere la relazione, piuttosto che concentrarvi sul vostro ex ed il tradimento, provate a pensare a tutte le persone straordinarie che fanno parte della vostra vita e di cui ti fidi.
Fate una lista delle scelte e delle decisioni migliori che avete fatto in questi ultimi anni. Concentrati sulle persone di cui ti fidi e che ti stimano.
Lentamente, in questo modo, vi libererete dalla “bestia nera” del tradimento e dal ruolo di vittima passerete a quello di “vincitore”.
5) Non punire i futuri partner
Un’altra conseguenza del tradimento può essere quella di riversare ansie, dubbi e preoccupazioni sui futuri partner.
Ad esempio, se c’è un evento o una situazione che vi “riattiva” un brutto ricordo, un’emozione negativa, piuttosto che trattare male e ingiustamente il partner, provate a esprimere e a condividere con loro le preoccupazioni e le paure, e, prendendo consapevolezza del fatto che si tratta solo di “fantasmi del passato”, concedi la giusta fiducia che merita il nuovo compagno.
Ogni storia è a sé, ogni relazione ha i suoi momenti di difficoltà, ma se si procede con chiarezza, avrete la garanzia di un maggiore equilibrio.
Se il tuo partner è un narcisista il tradimento fa parte della sua modalità di relazionarsi, pertanto non hai nessuna responsabilità o colpe per il suo comportamento perchè tu sei solo una vittima.
Dopo un tradimento, è fin troppo facile cadere nel circolo vizioso del dubbio e dell’incertezza per il futuro. Con questi cinque step, lentamente, ricostruirete un futuro più stabile e soddisfacente.
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4 Comments
Buongiorno,
Ho letto il suo articolo ma io mi trovo dall’altro lato della barricata.
Dopo 8 anni di fidanzamento e una convivenza alle porte (abbiamo infatti appena finito di ristrutturare casa e a breve ci andremo ad abitare) è accaduto l’impensabile… Io che sempre ho condannato i traditori e i tradimenti sono finita per diventare una di loro! Mai avrei immaginato di arrivare a tanto nella mia vita… E poi perché quando la nostra storia era così perfetta? (o forse era quello che pensavo)…lui è un ragazzo d’oro, non mi ha mai fatto mancare nulla e non abbiamo mai e poi mai litigato o avuto discussioni in questi 8 anni… Dal punto di vista sessuale lui era stato il mio primo e anche l’unico fino a poco tempo fa… Ma non ho mai provato molta soddisfazioni nei rapporti intimi con lui per mancanza di fantasia, di coccole e soprattutto perché il sesso veniva sempre messo in secondo piano (queste cose più che altro da parte sua, io ero sempre quella che spingeva per creare occasioni)… Finché alla fine (soprattutto a causa dei lavori della casa che ci hanno portato via tempo ed energie), la voglia di intimità è venuta meno… Fino a svanire del tutto soprattutto da parte mia… E nei rari momenti in cui riuscivamo ad avere rapporti, oltre che non provare soddisfazione avvertivo anche un senso di fastidio, come se lo stesso facendo con il mio migliore amico invece che con il mio fidanzato.
Insomma, fatto sta che lho tradito, ma non è stato un tradimento d’impeto e né occasionale… È stato tutto molto naturale, ho conosciuto questo uomo (ahimè sposato e con un figlio, quindi sia io che lui siamo la feccia della feccia dell’umanità) e nel corso dei mesi me ne sono innamorata… Non so se lui lo sia di me, dice di esserlo ma a modo suo (?)… Fatto sta che io sarei stata pronta a lasciare il mio ragazzo per lui, ad un passo dalla convivenza… Subito dopo il tradimento (inizialmente fu un abbraccio) mi sono sentita tremendamente in colpa e ho giurato a me stessa di lasciar perdere… Ma è stato come perdere il controllo e sono andata avanti passando per il bacio e poi ad altro, al punto di arrivare ad avere una sorta di relazione parallela dal momento che ci sentivamo e vedevamo clandestinamente… Il punto è che non riuscivo a mettere un punto a questa storia perché i sentimenti per questo uomo erano veramente importanti… E nemmeno riuscivo a mettere un punto alla mia storia ufficiale! Troppi gli anni insieme, troppo importante il passo che stiamo per fare e troppa la paura di soffrire e di farlo soffrire… Se penso alla mia vita senza di lui mi sento morire… Come se fosse un lutto! Solo che questo tradimento ha minato per sempre il mio rapporto con il mio compagno… Anche perché adesso ho una certa ansia quando so che ci dobbiamo vedere… Dentro di me spero sempre che tutto si possa sistemare perché non voglio davvero che questi nostri anni di amore se ne vadano così… Per colpa mia! Ce la sto mettendo tutta ma piango in continuazione, non riesco ad avere rapporti con lui perché non sento attrazione fisica eppure io e lui abbiamo sempre guardato nella stessa direzione… Abbiamo sempre avuto obiettivi comuni e adesso, per colpa mia sto mandando tutto a monte! Voglio provare la convivenza con lui perché voglio salvare la nostra storia ma mi sembra che sia un’impresa titanica… Voglio che lui sia felice ma so di averlo tradito nel più profondo… Lui non sa niente e tante volte sono andata ad un passo dal dirglielo, ma vorrei che se un giorno tutto dovesse finire, che lui non perdesse la fiducia nelle persone e se io gli svelassi il tradimento so che avrebbe difficoltà a fidarsi di nuovo di qualcuno… Si sentirebbe solo più che mai e non vorrei… Mi creda! Mi sto portando dentro un peso enorme! Ma sto lottando per noi… Come don chisciotte contro i mulini a vento! Ho perso la voglia di fare qualsiasi cosa… Non riesco a vivere così… So solo che prima di mettere la parola fine a questa storia devo averle provate tutte!
C’è ci tradisce per scappare dalle responsabilità, ma lo fa con costanza e per tutta la vita, e c’è chi tradisce una sola volta lasciandoci il cuore, dalle sue parole cara Airina si capisce già il perché: non si è mai sentita veraemnte amata, considerata ed ha sempre vissuto una vita piatta e non soddisfcente è ovvio che appena la passione ha bussato alla sua porta lei era pronta a spalancarla…..
Forse dovrebbe fare una valutazione della sua vita, sul quanto si sente soddisfatta nonostante abbia accanto un brav uomo perfetto marito ma non un amante perfetto… la passione le mancherà sempre… non è forse la passione quella che ci fa sentire vive in ogni cosa? difficile contrastare una forza così dirompente.
Se vuole provare a parlarne con me in privato ed affrontare questa cosa seguita da un’esperta mi contatti pure via mail:
info@marilenacremaschini.it
Sarò lieta ad aiutarla a risolvere i suoi dubbi.
Marilena
La ringrazio intanto per la sua risposta tempestiva, ho voluto raccontare la mia storia anche per chi magari si trova nella mia stessa situazione… E per cercare di fare un po’ più luce su tutto questo casino che è diventata la mia vita! Sembra impossibile non avere più voglia di dormire con chi hai passato 8 anni della tua vita… Tutto per un tradimento! Temo di essermi innamorata della persona sbagliata e so che le cose tra di noi non potranno mai funzionare… Sicuramente la passione ha giocato un ruolo fondamentale, mai come con questo uomo mi sono sentita desiderata e voluta… Finalmente il sesso ha assunto tutto un altro significato… Così non lo avevo mai sperimentato prima! Ma il lato affettivo per il mio compagno è comunque forte e importante… Solo che è come un quadro che piano piano su sta sbiadendo e sta perdendo i suoi colori, un tempo vivaci! Mi sembra di vivere una vita grigia… Mentre con l’altro (forse perché è la novità, forse perché mi fa sentire viva) sembra tutto così bello… Ma so di dover lasciar perdere perché ha famiglia e la famiglia è intoccabile… Chi sono io per mettere a repentaglio la vita di una moglie ed un bambino ignari di tutto? Se non riesce a farlo lui lo devo fare io… E cercare di capire cosa è meglio per me e il mio compagno che è la cosa più importante… Speriamo solo che decidendo di provare a convivere non ci si faccia più male di quello che già sto procurando ad entrambi ora! Grazie per il supporto!
Ogni decisione si porta con sè delle conseguenze, che il più delle volte non si possono cancellare, ecco perché certe decisioni vanno ben calibrate.
A volte è meglio un segreto in più se è servito per capire chi è l’uomo o il marito giusto, che rovinare tutto pur di lavarsi la coscienza o nella vana illusione di non avere dei sensi di colpa, si tenga il suo senso dicolpa ma salvi il suo matrimonio e la sua famiglia se davvero valgono tanto.
Il tempo aiuterà a sistemare le cose, meglio essere coerenti e riprendere la vita con convinzione che agire d’impulso e vivere nel rimorso, questo è sicuramente più realte di tutto il resto.
Marilena