
Cos’è la grafologia
24/08/2016
L’ascolto attivo
02/10/2016Il Counselor è un professionista della relazione di aiuto e di sostegno.
Egli è un esperto della comunicazione e della relazione in grado di potenziare il senso di autoconsapevolezza del cliente, rafforzando l’autostima, implementando le sue capacità e potenzialità al fine di consentirgli la risoluzione di difficoltà connesse ai rapporti personali o professionali.
É in grado di potenziare le capacità di empowerment e di problem-solving, la capacità di autostima, di considerazione del sè, di sicurezza nell’affrontare determinate scelte ed è capace di porsi con un ascolto attivo e positivo.
L’enpowerment
L’empowerment è il rafforzamento del processo o percorso di crescita e di evoluzione dell’individuo, della coppia, della famiglia o del gruppo; è lo sviluppo, l’ampliamento ed il potenziamento delle capacità dell’auto-efficienza, dell’auto-determinazione e dell’autoconsapevolezza, per aiutare la persona o le persone a comprendere il proprio potenziale e renderlo efficace accrescendolo.
Questo processo aumenta il potere e la libertà della persona nel compiere le proprie scelte, di proseguire e sviluppare i suoi progetti perseguendo e raggiungendo i traguardi ed i sogni che si era prefisso e che non ha saputo raggiungere da solo.
La capacità del Problem-Solving consiste in un’abilità nel ricercare la soluzione a determinati problemi e di porvi rimedio raggiungendo uno scopo con minimo sforzo od impegno ma massimizzando ed ottimizzando il risultato, qualunque esso sia.
Per poter far questo occorre comprendere e definire l’esistenza di un problema.
É un passo fondamentale ma spesso non si riesce a vederlo perché c’è ansia, confusione, tensione o perchè si è distratti da altri problemi o questioni che sviano la mente e la confondono.
Una volta individuato il vero problema o il fattore che crea ostacolo, occorre analizzare tutte le circostanze che possono influenzare e condizionare il risultato.
Fatto questo è poi più semplice vedere con più chiarezza e comprensione delle circostanze, ed è più facile anche raggiungere quello scopo o quella meta che si era prefissata.
Competenze del counselor
Counselor deriva dal verbo inglese “to counsel” che in italiano vuol dire “consigliare”.
Il counselor si occupa di situazioni che riguardano l’area del benessere, della soddisfazione e della buona riuscita di un’azione o di un intento.
In tutti i casi in cui la persona si trova in difficoltà, che non sia conseguenza di una patologia, può rivolgersi al counselor per comprendere meglio se stessa e per capire cosa desidera realmente dalla vita
Il counselor non è un terapeuta, non indaga nel passato della persona per comprendere l’origine di determinate patologie, egli è più centrato nel presente della persona, si focalizza sul “qui e ora” per arrivare il prima possibile ad un risultato che soddisfi.
Si colloca tra le professioni che gravitano intorno al “social working” come specialista nell’assistenza sociale e nell’orientamento delle scelte personali.
Per social working, che tradotto dall’inglese significa “lavoro sociale”, un lavoro basato sulla pratica che promuove il cambiamento e lo sviluppo sociale, la coesione sociale, il potenziamento e la liberazione delle persone da dubbi e sentimenti che castrano e frenano impedendo il benessere personale.
Quella del counselor in Italia è una figura professionale divenuta sempre più conosciuta ed apprezzata negli ultimi anni.
Nello specifico il counselor è un professionista che cerca di aiutare chi si trova in uno stato di difficoltà, per ritrovare sé stesso.
È dunque una sorta di guida per chi, in una fase difficile, ha necessità di migliorare il rapporto con sé stesso, con gli altri e con l’ambiente circostante.
Un professionista esperto di counseling opera in una direzione ben precisa: quella che conduce a spronare il ‘cliente’ a conoscere a fondo sé stesso, attraverso un’auto-esplorazione e un’autoanalisi approfondite.
L’obiettivo a cui mira un counselor è sviluppare negli individui una profonda consapevolezza delle proprie capacità e allo stesso tempo un atteggiamento di autodeterminazione che consentano di trovare autonomamente le soluzioni alle personali problematiche.
Nelle relazioni d’aiuto
Le più importanti innovazioni del counseling, nella relazione di aiuto sono quelle introdotte da Carl Rogers (uno dei fondatori della psicologia umanistica) secondo cui, se una persona si trova in difficoltà , il miglior modo per aiutarla e quella di centrarsi sulle sue risorse interiori ( emozionali e cognitive) affinchè l’aiuto si sviluppi dal suo stesso interno.
Il counseling, favorisce la presa di coscienza dei meccanismi interiori che spesso spingono a comportamenti ripetitivi negativi, a ansia e conflitto, nel fare questo non ricerca le cause, o le origini delle difficoltà, ma spinge la persona a sperimentare nuove soluzioni.
Proprio per queste sue caratteristiche, costituisce una strategia di promozione della salute e di prevenzione, non si parla di malattia , ma di disagio. L’obiettivo è far sì che l’individuo riesca a potenziare le proprie risorse che contribuiscano al suo benessere. Focalizza, quindi, la sua attenzione sulla salute del cliente
Questa è l’ottica del counseling ben diversa dalla psicoterapia, che si concentra invece sulla patologia con interventi mirati, ed agisce in modo terapeutico su disturbi del quadro della personalità.
Ogni individuo sano nel corso della propria vita si trova a confrontarsi con momenti di crisi, necessitando di aiuto per far fronte al cambiamento insito nella crisi, strutturando così una nuova forma di equilibrio: in questo senso si parla a pieno titolo di intervento di counseling.
Il counseling può essere utilizzato al fine di affrontare e risolvere problemi specifici, prendere decisioni, fare nuove scelte, superare crisi, stati di sofferenza in rapporto a specifici eventi traumatici o di perdita migliorare i rapporti con gli altri, agevolare lo sviluppo, accrescere la conoscenza, la consapevolezza di sé ed elaborare emozioni e conflitti interiori.
Il counseling sociale
Il counseling risponde a uno dei bisogni dell’uomo diventati fondamentali per la società attuale: quella di essere ascoltato e compreso, due esigenze che mal si conciliano con la routine di ognuno di noi, sempre più condizionata e gestita dal progresso tecnologico, da ritmi frenetici, da problematiche economiche e politiche.
Alla luce di quanto appena affermato è facile intuire che un professionista del counseling può operare in svariati ambiti e contesti. Da quello scolastico a quello familiare, da quello aziendale a quello sentimentale.
L’attività trova applicazione in ambito privato (individuale, di coppia, familiare e di gruppo), in ambito comunitario (scolastico, religioso e interculturale) e in ambito lavorativo (aziendale).
In ambito scolastico ad esempio, il counselor può proporre progetti ad hoc strutturati sulla base di particolari esigenze di bambini, adolescenti, giovani, genitori e insegnanti.
Lo stesso approccio del counselor può essere adottato in ambito sanitario, sociale, aziendale, sportivo, con progetti differenziati a seconda del target di utenti e delle peculiari caratteristiche.
In ambito familiare l’attività del counselor mira al benessere di tutti i componenti. L’obiettivo è favorire una gestione ottimale delle dinamiche relative alla coppia, alla gravidanza, alla genitorialità, all’educazione dei figli e alle relazioni all’interno del nucleo familiare.
Nel sociale il counselor interviene laddove è necessario gestire un disagio sociale nell’ottica di promuovere il benessere dei singoli e della comunità. In concreto l’attività consiste in interventi di informazione, prevenzione, sostegno e supporto.
Il campo di azione di un counselor è dunque quello della relazionale, della condivisione e della gestione del rapporto con gli altri.
Ascoltando i bisogni dei propri clienti, il Counselor riesce a farli riflettere sulla propria condizione e a riconoscere il percorso migliore per ottenere il cambiamento desiderato.
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