
Il riccio del nascondimento
17/10/2017
Distonia dell’avere o essere
21/10/2017I Tic nervosi sono delle contrazioni nervose incontrollate.
I meccanismi alla base di tali manifestazioni non sono ancora del tutto noti, ma sono state ipotizzate implicazioni di carattere neurologico, principalmente riferite ai gangli cerebrali della base e alla corteccia motoria.
In altre parole, il manifestarsi dei tic nervosi avrebbe una correlazione con le regioni del cervello che controllano il movimento.
Cosa sono i Tic
I Tic sono gesti, espressioni vocali, suoni, movimenti rapidi o contrazioni di un gruppo di muscoli involontari, ricorrenti e stereotipati (cioè sono riprodotti sempre allo stesso modo). A volte, questa manifestazione può sembrare simile ai normali movimenti.
Tuttavia, i movimenti nervosi non sono movimenti volontari e la maggior parte di chi ne soffre non è in grado di controllarli.
Prima di un movimenti nervosi, può essere avvertita l’urgenza del tic stesso, una sensazione simile alla necessità di starnutire o grattarsi per il prurito. La tensione si accumula, in particolare nella parte del corpo interessata. Facendo sfogare il tic si prova un breve sollievo.
Il tic può essere spesso rimandato per alcuni secondi o minuti ma solo con difficoltà e sforzo coscienti. Di solito, l’urgenza di dare sfogo al tic diventa infine irresistibile. Provare a controllare i tic è spesso difficile, in particolare nei periodi di stress emotivo.
Lo stress e la stanchezza possono peggiorare i movimenti nervosi. Tuttavia, spesso i movimenti nervosi peggiorano quando il corpo è rilassato, ad esempio mentre si guarda la TV. Richiamando l’attenzione su un movimento nervoso, in particolare con i bambini, può provocarne il peggioramento.
Solitamente i movimenti nervosi non si manifestano nel sonno e raramente interferiscono con la coordinazione. I tic possono ridursi quando i soggetti sono concentrati su un’attività, ad esempio scolastica o di lavoro o quando si trovano in un ambiente non familiare.
Le persone con movimenti nervosi gravi, in particolare la sindrome di Tourette possono avere difficoltà funzionali e avvertire forte ansia in contesti sociali. Nel passato erano evitati, isolati o anche ritenuti posseduti dal demonio. Possono diventare impulsivi e aggressivi e comportarsi in modi autodistruttivi.
I bambini con grave disturbo da tic o con la sindrome di Tourette hanno maggiori probabilità di sviluppare altre patologie come il Disturbo Ossessivo Compulsivo, l’ADHD e/o problemi di apprendimento. Tali problemi sembrano scaturire dalle anomalie cerebrali responsabili dei tic e della sindrome di Tourette. Tuttavia, quando il disturbo da tic è grave, gli stress straordinari collegati al vivere con il disturbo possono causare il peggioramento dei problemi stessi.
I movimenti nervosi tendono ad essere simili in un dato momento, ma variano in tipologia, intensità e frequenza nel tempo. Spesso hanno un inizio improvviso ed esagerato. Possono verificarsi più volte in un’ora, fino a quasi scomparire per molti mesi.
Tipologie di Tic Nervosi
Motori e vocali
I movimenti nervosi possono manifestarsi principalmente come:
- Movimenti nervosi motori (movimenti corporei), costituiti da movimenti brevi o sequenze di gesti stereotipati del volto, delle spalle, degli arti o di altri distretti;
- Movimenti nervosi fonici o vocali (suoni), come grugniti, colpi di tosse, latrati, sibili, schiarimento della gola, ripetizione di un suono o una parola, emissione di parole e frasi volgari (raro).
I movimenti motori e vocali possono essere classificati anche come semplici o complessi.
Semplici e complessi
I movimenti nervosi semplici iniziano spesso durante l’infanzia o più tardi come atteggiamenti nervosi. Coinvolgono solo uno o pochi distretti: i tic nervosi semplici più comuni comprendono ammiccamenti, smorfie del viso e colpi di tosse.
Questi tendono a manifestarsi rapidamente, quindi potrebbero anche non essere notati. Esempi:
- Movimenti nervosi motori semplici: sbattere le palpebre, torcere il collo, scrollare le spalle, fare smorfie con la faccia;
- Movimenti nervosi vocali semplici: schiarirsi la gola, tossire, annusare, fischiare.
I movimenti nervosi complessi, invece, si manifestano come una vera e propria gestualità degli arti o della testa, ripetizione di suoni, parole o di frasi fuori dal contesto, talvolta volgari (coprolalia).
Le varianti motorie possono coinvolgere più di un gruppo muscolare o essere costituiti da una serie di tic semplici. I movimenti nervosi vocali complessi possono interrompere il normale flusso del discorso o manifestarsi all’inizio di una frase in modo simile alla balbuzie.
I movimenti nervosi complessi tendono a essere più lenti rispetto a quelli semplici e, talvolta, possono apparire intenzionali. Esempi:
- Movimenti nervosi motori complessi: colpire sé stessi, mangiarsi le unghie (onicofagia) o strapparsi i capelli (tricotillomania);
- Movimenti nervosi vocali complessi: ripetere parole o suoni (ecolalia), emissione di parole inappropriate, oscene (coprolalia).
Cause
I meccanismi alla base di tali manifestazioni sono ancora sconosciuti; tuttavia, sono state ipotizzate implicazioni di carattere neurologico, principalmente riferite ai gangli cerebrali della base e alla corteccia motoria.
La maggior parte dei movimenti nervosi inizia a manifestarsi durante l’infanzia e tendono a migliorare durante la fine dell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta. In molti casi, i tic nervosi sono solo temporanei ed a periodi di esacerbazione si alternano momenti di benessere.
Lo stress, l’emozione, l’ansia e la stanchezza possono esacerbare i movimenti nervosi. Anche gli stati di eccitazione o la preoccupazione che possano essere notati possono peggiorare la loro manifestazione. Questi movimenti o gesti non si verificano, invece, durante il sonno e tendono a essere meno frequenti quando si è profondamente assorbiti in un’attività.
Nelle persone affette da sindrome di Tourette si riscontrano la presenza di molteplici tic sia motori, sia vocali.
Talvolta, i movimenti nervosi sono indotti dall’esposizione a sostanze tossiche, assunzione di droghe (cocaina, anfetamine) o rappresentano l’effetto collaterale dell’uso o della sospensione di alcuni farmaci (es. metilfenidato).
Sintomi
Parole o gesti ripetitivi come strizzare gli occhi, piegare la testa di lato, schiarirsi la gola o toccarsi il naso si verificano quasi inconsciamente, senza uno scopo preciso. Tuttavia, i movimenti nervosi sono tipicamente preceduti da un impulso premonitore, un senso di calore o di prurito, una sorta di tensione che si desidera in qualche modo sfogare.
A differenza di tremori, discinesie e mioclonie, inoltre, possono essere controllati volontariamente per brevi periodi di tempo.
La sensazione che precede il movimento nervoso tipicamente aumenta se si tenta di controllarla; dopo aver effettuato il movimento o emesso il suono, si può provare un sollievo, fino a quando non si avverte nuovamente il bisogno di manifestare il tic nervoso.
La gravità può cambiare nel tempo e, talvolta, il movimento motorio o vocale viene sostituito da un altro differente.
I movimenti nervosi sono pericolosi per la salute solo in rarissimi casi. Alcuni di questi gesti o movimenti possono interferire però con la vita quotidiana, talvolta in modo significativo.
Se i tic nervosi si presentano regolarmente o diventano più frequenti o gravi è consigliabile consultare il proprio medico per valutare la situazione. Quest’approccio è indicato anche nei casi in cui i tic si manifestino:
- All’origine di problemi emotivi e/o disagio fisico;
- Accompagnati da altri stati d’animo o comportamenti preoccupanti come rabbia, depressione o autolesionismo.
Per formulare la diagnosi è sufficiente che il medico valuti la descrizione dei movimenti o dei gesti riferiti dal paziente. Di solito, non sono necessari esami particolari per la definizione dei movimenti nervosi, ma può essere utile registrare un breve video durante la loro manifestazione.
La terapia va stabilita dal proprio medico, tenendo in considerazione che possono modificare la loro intensità e, spesso, migliorano nell’ultimo periodo dell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta.
Trattamento
Qualora i movimenti nervosi avessero un maggiore impatto nella vita quotidiana, le terapie comportamentali sono spesso raccomandate come trattamento di prima scelta per la risoluzione del problema. Questo tipo di psicoterapia è progettato per cambiare lo schema del comportamento e va scelto in base alla natura ed alla gravità dei tic.
Talvolta, sono utilizzate contemporaneamente diverse tecniche che includono:
- Terapia d’inversione di abitudine (Habit Reversal Training, HRT): si basa sulla consapevolezza dei propri tic, sull’identificazione delle situazioni in cui si presentano e sul riconoscimento dei sintomi che li anticipano. La terapia d’inversione di abitudine consiste nell’identificare le sensazioni che precedono i movimenti nervosi e nel rispondere con movimenti antitetici in grado d’impedire la loro contemporanea manifestazione. Ad esempio, se il movimento nervoso consiste nello scrollare le spalle, stendere le braccia può alleviare questa necessità. Le risposte concorrenti vanno attuate dalla percezione delle sensazioni prodromiche al tic fino alla loro risoluzione.
- Esposizione e prevenzione della risposta (Exposure and Response-Prevention, ERP): questa tecnica prevede che si assecondino le sensazioni irrefrenabili sperimentate poco prima del manifestarsi del movimenti nervosi, fino a quando queste non si placano. L’obiettivo consiste nell’abituarsi nel tempo alla sensazione dell’impulso premonitore (assuefazione) e, conseguentemente, diminuirà il bisogno di manifestare il tic come reazione.
- Rilassamento: utilizzato nell’ambito della terapia comportamentale, prevede tecniche diverse, come attenzione focalizzata, training autogeno, mindfulness e ipnosi o autoipnosi.
Se vuoi rimanere aggiornato seguimi sulla mia pagina Facebook.
8 Comments
Mia madre soffre di palilalia: una donna di 82 anni con grave demenza senile. A volte dice frasi no sense ma spesso ripete alcune sillabe. In particolare estrapola dalla parola bontà solo la sillaba TA che ripete in continuazione. Solo quando dorme è tranquilla e lascia dormire anche me. È inutile dire che la sofferenza è quella di abituarmi a questa malattia o tic. K fare?
I suggerimenti in questo caso da seguire sono sopratutto quelli del neurologo o geiatra che l’ha in cura.
Sono riflessi spesso incondizionati, oppure desiderio di parlare ma di non riuscire a farlo nel modo adeguato, come capirlo solo il medico specialista glielo potrà suggerire ed anche quale terapia da praticare a casa per allenarla ad avere un linguaggio più comprensibile.
E poi tanta pazienza e coraggio, sono malattie devastanti anche perché danno il grande dolore di veder scomparire piano piano la persona che conoscevano.
Le faccio tanti auguri e complimenti per il suo impegno amorevole, lei è un bravo figlio.
MArilena
Mio figlio ha da alcuni giorni un tic tipo di assenso con la testa. Ha 16 anni . In passato ha avuto alle etá di 10 anni un tic quando mangiava di pulirsi continuamente le dita sulla maglia. Dopo qualche tempo scomparso. Non so ora se attribuire questo nuovo al richiamo vaccini fatto da poco o alla nuova fase adolescenziale o altre cause. Grazie mille x ogni consiglio vorrá darmi.
Caro Simone delle conseguenze dei vaccini sul sistema nervoso ne so ben poco, ma le cronache e certi studi parlano chiaramente in proposto, anche se vengono censurati perché ostacolano gli introiti di chi si arricchisce con le case farmaceutiche a danno dei cittadini, la cui salute non è così rilevante.
Il denaro compra la salute e la vita delle persone, ed è così da sempre.
Partendo dal presupposto che ha avuto in precedenza un tic, verosimilmente ricollegato ad un periodo di stress, scompaso entro breve tempo, il nuovo tic, che ha soltanto pochi giorni di vita, potrebbe essere ricollegato sempre ad un fattore stressante che lo scatena, anche se riconducibile a motivazioni diverse, vista la diversa età.
Ma potrebbe essere un suo modo di pensare trasparente e che non riesce a controllare, non le è mai capitato di pensare intensamente ad un problema ed innescare un tic inconsciamente? noi non ce ne rendiamo conto ma la tensione che abbiamo dentro la sfoghiamo sempre con dei movimenti più o meno palesi e incontrollati, di tipo ossessivo, come i tic per esempio, ciò non toglie che possa sparire con la stessa velocità con cui si è ripresentato appena il problema non sarà più tale.
Il periodo di elaborazione del comportamento “strano” è troppo breve per correre ai ripari, eventualmente se dovesse persistere per alcuni mesi le consiglio una visita neurologica, per scongiurare delle patologie in essere.
Buona Pasqua
Marilena
Mio figlio ha 18 anni. È autistico secondo due diagnosi. Secondo una terza, ha un disturbo generalizzato del comportamento non altrimenti specificato e si sospetta che abbia un problema genetico. Ha avuto tanti problemi comportamentali da piccolo e li abbiamo risolti con terapie comportamentali con Thomas Caffrey BCBA. Non gli abbiamo mai dato psicofarmaci. Tutto sembrava andare bene. Ora ha dei terribili tic. Incontrollabili. Ora abbiamo davvero paura. Soffia così forte, arrossendo, tremando, sudando ogni 20 secondi tutto il giorno. Si distrae solo quando canta al karaoke e quando suona la batteria. Sono disperata. Gli sto dando una miscela di avena, passiflora, valeriana, melissa a gocce. 20 gocce la sera. Parlava così bene da piccolo. Ora fa fatica anche a rispondere a semplici domande. Vorrei tanto che mio figlio ne uscisse da queso regresso terribile.
Grazie.
Purtroppo non sono la persona adatta ad aiutarla, deve rivolgersi ad un neurologo esperto nel’autismo infantile.
Le auguro ditrovare presto una soluzione ais suoi problemi
Marilena
Buon giorno, mio figlio ha 25 anni e ha il tic di tirare dentro col naso con frequenza che può variare da 2 a 30 secondi, tranne quando è impegnato o che parla con qualcuno p, periodo in cui non lo fa. Cosa vuol dire? Ultimamente il tic si molto intensificato, cosa si può fare? Grazie
Buonasera Nicola,
Le consiglio, data la situazione, di far fare una o più visite specialistiche a suo figlio, a cominciare da un ottorinolaringoiatra.
Saluti
Marilena