Con il termine premonizione si intende la capacità di sentire il futuro e prevedere gli eventi che avverranno prima che essi accadano, è una percezione mentale di preveggenza che nasce dall’elaborazione mentale delle nostre sensazioni e che viene definito come il Sesto Senso o capacità delle premonizioni.
Ma cerchiamo di capire se esiste veramente ed in che modo agisce.
Nel mio articolo sul deja-vu, la sensazione di aver già vissuto dei momenti che in realtà si stanno sviluppando nel momento stesso in cui abbiamo tale sensazione, ho spiegato come tale fenomeno sia in realtà il prodotto della nostra memoria che dopo aver immagazzinato informazioni, sotto forma di sensazioni, immagini, stati emotivi, li riporta nella sfera cosciente perché possano essere rielaborati.
In quell’attimo facciamo un salto temporale tra il passato vissuto ed immagazzinato nella memoria ed il momento attuale che stiamo vivendo, le sensazioni percepite sono talmente rapide che perdiamo la fase intermedia ma ricordiamo soltanto quelle finali che sono appunto il deja-vu.
Noi non ce ne rendiamo conto ma il nostro cervello immagazzina continuamente delle informazioni esterne od interne del nostro corpo come se fosse un elaboratore elettronico in costante funzione di registrazione dei dati che però non vengono esaminati tutti contemporaneamente altrimenti andremmo in tilt, in blocco mentale, ma vengono riportati alla memoria soltanto quando servono.
Il “blocco mentale” per la fase in essere della elaborazione dei dati accade più spesso di quello che possiamo immaginare, e si verifica, ad esempio quando facciamo o pensiamo a troppe cose contemporaneamente ed ad un certo punto arriva il black-out e ci blocchiamo senza ricordarci cosa stavamo facendo o pensando.
Questo black-out temporaneo da modo al nostro cervello di riorganizzare e rielaborare le informazioni acquisite per poter procedere, infatti il più delle volte si riprende l’attività come se nulla fosse.
Lo stesso meccanismo avviene quando abbiamo la sensazione di sapere come una situazione andrà a finire, come se noi conoscessimo il finale della storia, in realtà è proprio così solo che o non ce ne rendiamo conto o non lo ricordiamo.
Ma la domanda che tutti si pongono è: possiamo noi prevedere il futuro?
A questa domanda da sempre gli studiosi cercano di dare una risposta.
Uno studio particolare fu quello condotto da W. E. Cox, psicologo e parapsicologo statunitense, negli anni ’50 cercando di dimostrare come gli uomini potessero prevedere determinate situazioni rischiose o pericolose o di avere la percezione delle catastrofi.
Cox volle dimostrare, ad esempio, che sui treni che avrebbero avuto un incidente di media o grave entità solitamente viaggiano meno utenti del normale.
Poiché gli incidenti ferroviari non sono prevedibili, non per i viaggiatori per lo meno, Cox concluse che molte persone, consciamente o inconsciamente, evitano di prendere il treno il giorno dell’incidente.
Per realizzare questo studio richiese e ottenne da varie compagnie ferroviarie i dati relativi al numero dei viaggiatori su un determinato treno, sia nel giorno in cui era capitato l’incidente, sia nei giorni precedenti e in un periodo di quattro settimane addietro.
Alcuni esempi sono veramente interessanti come quello del Georgian, un treno utilizzato nella tratta tra Chicago e l’Illinois orientale, molto trafficato all’epoca, che ebbe un gravissimo incidente il 15 giugno del 1952.
Inaspettatamente a bordo quel giorno vi erano soltanto sei persone.
Nei giorni precedenti i viaggiatori erano stati: 68, 60, 53, 48, 62 e 70, solo una settimana prima, l’8 giugno, viaggiarono 35 passeggeri e per i restanti giorni esaminati, la media era di 55,8, mentre il giorno dell’incidente il numero era calato dell’84%.
Un altro esempio di ciò che Cox chiama “capacità di evitare gli incidenti” è dato dalle cifre che raccolse per il treno Chicago-Milwaukee-Saint Paul, altra tratta molto frequentata, della Pacific Line, che deragliò il 15 dicembre del 1952 con 55 persone a bordo.
In cinque dei sette viaggi precedenti, scelti secondo il metodo di Cox, c’erano stati più di 100 viaggiatori e negli altri due, almeno 30 persone in più rispetto al giorno dell’incidente, la media nei giorni normali che precedettero l’incidente era del 50% più alta rispetto al giorno dell’incidente.
Anche se interessante, questa ricerca rimane incompleta, poco dettagliata e senza una base scientifica, avrebbe richiesto verifiche a campione anche rispetto ad altri eventi catastrofici e per un lungo lasso temporale, per formare una casistica attendibile infatti il lavoro avrebbe dovuto essere proseguito nel lungo periodo, cosa che richiede un investimento di risorse e denaro che troppo spesso manca alla scienza.
Ma resta una casistica affascinante e che stuzzica la curiosità.
Un altro studioso degli eventi inspiegabili e paranormali fu Carl Gustav Jung, che amava definirsi esso stesso un sensitivo, che con la sua tesi “Psicologia e patologia dei cosiddetti fenomeni occulti” cercò di dare una base scientifica alla sua convinzione che tutti gli uomini hanno delle doti più o meno sviluppate nel presagire il futuro.
Secondo Jung i fenomeni paranormali erano delle manifestazioni di alcuni inconsci turbati (nel senso di animi delicati, che avevano sofferto e che pertanto avevano una particolare sensibilità ed empatia anche verso il prossimo) e particolarmente sensibili.
E questo è assolutamente vero, l’aver subito delle sofferenze ci porta ad essere particolarmente empatici verso chi ha vissuto le medesime situazioni.
Prendiamo ad esempio l’esperienza di un lutto di una persona particolarmente importante, che oltre al dolore lascia un vuoto e l’incapacità di riuscire ad avere una stabilità emotiva e psichica almeno sino a quando non abbiamo imparato a sopravvivere alla sua assenza, nel momento che sentiamo parlare un’altra persona della stessa perdita ci ritorna alla memoria il nostro vissuto emotivo che ci permette di comprendere lo stato vissuto al momento dall’altro.
L’empatia e la sensibilità acuiscono i nostri sensori che ci permettono di percepire delle sensazioni derivanti dagli altri anche senza che questi ci abbiano parlato specificatamente di tali argomenti.
Questo è quello che viene chiamato generalmente sesto senso che opera non solo quando si tratta di sentimenti ed emozioni ma può diventare anche un’abilità di problem solving e di strategia professionale ed aziendale.
Un professionista molto bravo e con molta esperienza è in grado di prevedere i problemi e di intervenire anche prima che si verifichino proprio in virtù delle sue capacità e sensibilità acquisite con l’esperienza.
Il sesto senso non è una dote che tutti abbiamo in egual misura, ma è sicuramente una capacità che si può affinare ed aumentare.
Parlando invece della prevedibilità degli eventi imprevedibili entra il concetto della Sincronicità studiato da Jung e da altri.
Secondo la teoria della sincronicità alcuni fenomeni avvengono in modo sincrono senza che vi siano correlazioni di causa-effetto, ma perché hanno un’origine comune, un fine comune e una comunanza evidente di significato, sono quindi, parte di uno stesso meccanismo del destino.
Ciò che forma la sincronicità è dunque la coincidenza di alcuni fattori che dipendono esclusivamente da noi che si vanno a combinare perfettamente coi fattori decisi e direzionati dagli altri, dando origine a qualcosa che sembra avere un’origine divina ma in realtà è pura casualità.
Secondo Jung i fenomeni sincronici si comportano come delle casualità ripiene di senso, cioè degli eventi casuali a cui noi diamo un significato molto personale e calzante con i nostri desideri e le nostre aspettative.
Sono caratterizzati dalla coincidenza – portatrice di significato per noi – di un fenomeno fisico oggettivo, con un avvenimento psichico (il desiderio e le aspettative che si verifichino determinati eventi), senza che si possa immaginare una ragione o un meccanismo causale tra essi.
Jung ha incluso, tra gli esempi di coincidenze significative, la telepatia, pratiche divinatorie come gli I – King, oltre alla tecnica d’interpretazione dell’astrologia, come anche gli effetti secondari spesso osservati in caso di decesso: un orologio si ferma, una foto casca dal muro, un vetro si spacca.
Il significato simbolico della casualità sincronica è personale, infatti quando viene raccontato perde tutta la sua validità ed attendibilità, ma non per scarsa credibilità o poca fiducia degli altri, ma perché il prossimo vive una sa particolare convinzione che è diversa dalla nostra.
Infatti un evento è interpretato da 1.000 persone in 1.000 modi diversi.
Un altro fenomeno della premonizione sono le profezia che si auto-avverano.
Si chiamano self fulfilling prophecy meglio note come profezie che si auto-avverano o che si auto-adempiono quegli eventi da noi pensati e poi verificatisi anche nei fatti.
Il sociologo Merton ne parlò per la prima volta negli anni ‘70, ed è stata anche riprodotta sperimentalmente a dimostrazione dell’influenza che esercitano le convinzioni sulla costruzione della realtà.
Pensiamo agli effetti dell’ipnosi sulla comunicazione di massa o all’effetto placebo, succede che chi subisce questo comportamento ottiene esattamente quello che vorrebbe si verificasse, a conferma della grande potenza della suggestionabilità umana.
In sostanza, le profezie auto-avveranti incidono significativamente sulla visione che gli individui hanno di loro stessi, del loro modo di apparire con gli altri e con il mondo.
Per questo si creano schemi stabili, rigidi, di comportamento che ovviamente si ripeteranno nel tempo confermando la propria visione delle cose.
Ad esempio:
Lo stesso meccanismo funziona anche con i gruppi e le collettività, guardiamo per esempio cosa succede sul web con le tante notizie che circolano sui social, indipendentemente che siano false o vere la gente porta dei cambiamenti quando le notizie diventano riportate da più parti: si cambiano le opinioni, il sistema di reazione e si danno le cose per scontate anche se non lo sono.
La propaganda di disinformazione ad opera della politica, delle società venditrici serve appunto a questo, a formare delle idee e direzionarle verso determinati risultati.
Visti in un momento successivo sembrano essere delle previsioni, in realtà spesso di tratta di puto calcolo di marketing.
Nel caso possa interessarvi un articolo su come si aumenta la capacità di auto–marketing personale.
La profezia che sia auto avvera funziona anche nella scuola: se i docenti utilizzano comportamenti più funzionali nei confronti di alcuni studenti questi seguiranno con maggiore enfasi le lezioni e daranno un rendimento più positivi, diversamente con un atteggiamento negativo e svilente si può anche distruggere la carriera scolastica di un ragazzo che invece ha doti e potenzialità.
Le premonizioni sono dunque quelle facoltà che in forma più o meno profonda abbiamo tutti di saper percepire e decodificare l’ambiente circostante, i messaggi che ci manda in continuazione, le sensazioni che ci comunicano gli altri anche senza parlare.
A volte riusciamo a percepirle con più chiarezza, altre volte meno, ma fanno parte delle nostre potenzialità mentali che troppo spesso dimentichiamo o non applichiamo in una vita frenetica e pregna di impegni che non ci lascia il tempo per pensare, riflettere ed ascoltare le sensazioni e le emozioni che esprime il nostro corpo e la nostra mente.
Abbiamo tutti un sesto senso che può essere aumentato coltivando l’abitudine di ascoltarlo.
Per quanto riguarda le previsioni non dobbiamo dimenticare un fattore molto importante e cioè che valutiamo soltanto il risultato positivo della corrispondenza degli aventi rispetto alle nostra aspettative.
Infatti se l’evento si verifica abbiamo la sensazione di averlo previsto, mentre se non si verifica il più delle volte non ce ne rendiamo conto o gli diamo un altro significato.
Quindi se ci rendiamo sensibili soltanto alle circostanze che appagano i nostri desideri o i nostri timori, mentre rimaniamo indifferenti a tutto il resto significa che non è premonizione ma è coincidenza, o, per dirla con un termine caro a Jung, sincronicità.
Se non si tratta di premonizione è quindi soltanto fortuna, coincidenza o un buon risultato ottenuto con impegno, nulla a che vedere con la vera previsione del futuro che non esiste, o perlomeno non è ancora stata provata.
23 Comments
When someone writes an piece of writing he/she maintains the thought of a user
in his/her mind that how a user can know it. Therefore that’s why this piece of writing is amazing.
Thanks!
Traduzione: Quando qualcuno scrive un pezzo di scrittura, mantiene il pensiero di un utente
nella sua mente che come un utente può conoscerlo. Ecco perché questo pezzo di scrittura è incredibile.
Grazie!
Mia risposta: Grazie Carina, quello che desidero coi miei articoli è costringere la gente a valutare determinate cose, ad avere un’opinione si di esse, non importa quale siano purché sia personale, perché solo le idee aiutano il fiorire dei pensieri e delle opinioni si ciò che ci accade e ci circonda.
Spero di avere presto un altro tuo gradito commento
Thank you Carina, what I want with my articles is to force people to evaluate certain things, to have an opinion about them, no matter what they are, provided they are personal, because only ideas help flourish thoughts and opinions are what it happens and surrounds us.
I hope to have another one your liked comment soon
Marilena
Hello there! This post couldn’t be written any better!
Reading this post reminds me of my good old room mate!
He always kept chatting about this. I will forward this article
to him. Fairly certain he will have a good read. Many thanks
for sharing!
Traduzione: Ciao! Questo post non poteva essere scritto meglio!
La lettura di questo post mi ricorda il mio buon vecchio compagno di stanza!
Continuava sempre a chiacchierare di questo. Inoltro questo articolo
a lui. Abbastanza sicuro che avrà una buona lettura. Grazie molto
per condividere!
Mia risposta: Grazie a te! , Thank you!
Pretty nice post. I just stumbled upon your weblog and wanted to say that I’ve truly enjoyed browsing your blog posts.
After all I’ll be subscribing to your feed and I hope you write again very soon!
traduzione:
Bel post Mi sono imbattuto nel tuo weblog e volevo dire che mi è piaciuto molto sfogliare i post del tuo blog.
Dopotutto mi iscriverò al tuo feed e spero che tu scriva di nuovo molto presto!
Mia risposta:
Ti ringrazio, il tuo commento mi ha fatto molto piacere, spero di avere presto altre tue opinioni sui miei articoli ci tengo. Grazie e a presto.
Thank you, your comment has made me very happy, I hope to have soon your other opinions on my articles I care. Thank you, see you soon.
Marilena
Traduzione:
Bello! Questo era un post davvero meraviglioso. Grazie per aver fornito queste informazioni.
Mia risposta
Grazie a te di averlo letto e commentato, spero di avere presto altre tue osservazioni. A presto
Thanks to you for reading and commenting on it, I hope to have your other comments soon. See you soon
Marilena
Salve. Vorrei descrivere un fenomeno che mi accade da moltissimi anni ed avere qualche indicazione in merito. Mi accade spesso di vedere una persona che conosco in un determinato contesto ad un’ora x mentre svolgo le mie abituali faccende. Preciso che la persona che mi appare non e’ legata in nessun modo a situazioni in essere che la coinvolgono e l’avvistamento e’ pura casualita’. A questo punto pero’ dopo un tempo di circa 4/5 minuti in un contesto spaziale che puo’ essere il medesimo o un altro ,mi appare la persona che ritenevo di aver visto prima e che evidentemente era un ‘immagine di individuo che mi aveva indotto a pensare che fosse colui che poi ho incontrato concretamente. Come e’ possibile?
Quello che lei descrive caro Antonio è un fenomeno della memoria acquisita che per qualche motivo riaffiora, tipico ad esempio del deja-vu che descrivo nel mio articolo e che può leggere cliccando sul link, interessante sarebbe comprendere la connessione tra la persona e il momento in cui le appare, il contesto ambientale o emotivo che permette tale visione.
Se vuole scrivermi privatamente via mail e raccontarmi con maggiori dettagli la vicenda posso cercare di darle una risposta.
Marilena
I love looking through a post that will make people think.
Also, thanks for allowing me to comment!
Traduzione:
Adoro guardare attraverso un post che farà riflettere la gente.
Inoltre, grazie per avermi permesso di commentare!
Mia risposta:
Grazie per il commento e per aver confermato il mio intento: dare informazione e far riflettere la gente.
A presto. Marilena
Traduzione:
Thanks for the comment and for confirming my intent: to give information and to make people reflect.
See you soon. Marilena
This post is invaluable. How can I find out more?
Traduzione:
Questo post è inestimabile. Come posso saperne di più?
Mia risposta:
Non sono un’esperta dell’argomento, credo che si possano trovare in rete dei trattati anche di stampo scientifico.
Grazie del comment
Traduzione:
I am not an expert on the subject, I believe that treaties can also be found on the internet, even if they are scientific.
Thanks for the comment
Marilena
Salve Marilena, il suo articolo è davvero interessante. Mi piacerebbe condividere con lei alcuni episodi che mi sono accaduti nella mia vita per cercare di capire come potrebbero essere classificati. Non ho mai avuto interesse a diffondere questi episodi perché non lo reputavo necessario.. o forse xchè un po’ ero spaventata. Ma ora mi rendo conto che se c’è qualcuno in grado di spiegarmi perché si realizzano degli eventi che io ho previsto riuscirei a sentirmi meglio. Grazie
Maria
Contattami privatamente via mail: info@marilenacremaschini.it.
Ti assicuro che tutti noi abbiamo un cervello predisposto a captare determinati messaggi, ma soltanto poche persone sono tanto sensibili da riuscirci, se vuoi darmi la possibilità di parlarne ti assicuro che l’argomento mi interessa moltissimo.
Spero a presto
Marilena
Salve Marilena, davvero interessante l’argomento . Potrò anch’io raccontare le mie esperienze ma ciò che mi lascia più stupita è che , per farti capire, è come se “leggessi il pensiero”. Che mi succeda soprattutto con il compagno posso imputarlo al suo status, anche se devo dire che in una sfida a un gioco di parole questa capacità diventa un bell’ aiuto. No questo mi succede con estranei aumentando questa percezione particolarmente in situazione di tensione. Non mi spaventa però, perché?
Credo, cara Daniela, che tu sia fortemente empatica, leggere le emozioni e percepire i pensieri (che è la stessa sensazione di leggere cosa passa nella mente dell’altro) sono aspetti tipici dell’empatia e danno proprio le sensazioni che hai descritto.
Non spaventarti di questa tua grande virtù, che non è da tutti, e magari mettila a frutto con un lavoro o una passione che possa esprimerla al meglio, ti aiuterà a gestirla e comprendere in modo più dominante questa tua particolare capacità.
Buone feste.
Marilena
Ho bisogno di capire perché vedo cose che puntualmente accadono, per lo più sono flash nei sogni, sono diversi anni che ho sogni premonitori, in principio non gli davo peso o non ci pensavo, li catalogato come de javu, ma nell’ultimo periodo ho visto cose da fare accapponare la pelle soprattutto per chi come me non crede in certe cose e giuro che non sono piacevoli, posso sognare di tutto, da risultati sportivi a incidenti stradali ma gli ultimi periodi sono più intensi e catastrofici come i tre aerei caduti e quello che si è sventrato in Turchia oltre al treno freccia rossa deragliato a Lodi, poi rapine a porta valori ecc…
Uno mi mette angoscia perché al contrario di altri perché questo prevede la morte di un mio conoscente ma al momento di scoprire chi sia mi sveglio..
Non so come far smettere questa dannazione e a chi rivolgermi perché non voglio sembrare matto e non riesco a rispondere a comando…
Ci sono persone che hanno una maggiore sensibilità rispetto ad altri, ed è una cosa che non si cancella con una medicina ….
certo dispiace avertire delle notizie negative, ma purtroppo sono quelle che solleticano di più la nostra attenzione, quindi mettono ansia, agitazione e rimangono più impresse nella mente e nel ricordo.
Tenga conto che questo suo dono non lo può eliminare, può solo imparare a conviverci e magari sfruttarlo per aiutare gli altri
Spero di averla aiutata comunque anche se non le ho risolto il “problema”
Marilena
Adesso sono convinto che il conoscente sia morto sul serio, magari a causa Covid-19.
In quanto ai pronostici sportivi, quasi quasi la invidio, specialmente se poi si rivelano essere esatti…
Anche con tutto il rancore la morte non si augura a nessuno.
GRazie per la sua testimonianza.
Marilena
Ciao, l’articolo sembra un analisi delle varie situazioni che ci possono accadere.
Fino a poco tempo fa pensavo anch’io tutto ciò…ma adesso mi sono trovato a vedere chi, cosa, come, ha fatto una determinata azione, anche se non lo conosco…e si tratta di un fatto pubblico, dei giorni nostri …e mi vien da piangere sapere la risposta perchè nessuno mi crederebbe…come mi spiega questo?…Non so più cosa fare, come Giovanni non so più cosa fare.
Caro Mario
per avere un suggerimento o consiglio dovrebbe precisare meglio quello che sta vivendo
Da quello che scrive non si comprende bene quale sia la sua difficoltà e quindi mi è impossibile trovare una risposta a questo commento
In attesa di sentirla le auguro una buona giornata
saluti
Marilena