
L’ascolto attivo
02/10/2016
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03/10/2016L’empatia è la capacità di sentire e di comprendere lo stato d’animo dell’altro.
E’ una particolare dote umana fatta di sensibilità e predisposizione al percepire le emozioni espresse dagli altri, nel farle proprie e nell’immedesimarsi con il prossimo, quasi a sentirsi nei suoi stessi panni, per provare le sensazioni o sentimenti che prova l’altro, siano essi di tristezza o di felicità.
E’ la capacità di condividere le emozioni degli altri sentendole come proprie senza che l’altro debba fare nulla per essere compreso in tal senso.
Non sempre è una dote innata, non si nasce empatici, o per lo meno non scevri del tutto, lo si diventa con la generosità d’animo e la disponibilità verso il prossimo, sentimenti che acquisiamo durante il corso della nostra vita.
Perché l’empatia è una capacità che può accrescere quanto più siamo disposti a concederci agli altri.
Empatia è emozione
Nel momento stesso in cui noi percepiamo le emozioni di chi ci sta di fronte stimoliamo la nostra sensibilità, ci apriamo all’ascolto attivo e partecipativo di chi vuol comunicare con noi e di chi ci sta vicino.
L’ascolto attivo crea empatia perché permette alle emozioni di essere sentite, una volta percepite di mutare il lo stato emotivo nello stesso modo, in pratica di emozionarci quanto si sta emozionando il nostro interlocutore.
Ci emoziona un film, un racconto, una fotografia, allo stesso modo ci possono emozionare gli altri con la loro presenza e con il loro comportamento.
Ci emoziona un sorriso, un gesto caritatevole, una parola gentile. Questo perché sono diventati una rarità.
In questo mondo così veloce e privo di contatti, dove tutto viaggia sul web in un nano-secondo, lo scambio di uno sguardo di un contatto hanno il valore di qualcosa di inatteso, di speciale, di unico.
Allora se vogliamo aumentare la nostra empatia dobbiamo semplicemente aprirci alle emozioni, con fiducia e serenamente.
Ascoltare con gli occhi, con la pelle, con tutti i nostri sensi.
Perché l’empatia è la capacità di mettere i nostri sensi, tutti i sensi, a disposizione dell’altro, anche solo per pochi minuti, però devono essere minuti di disponibilità totale, completa, incondizionata.
L’empatia è comprensione
Se vogliamo comprendere cosa sta comunicando la persona che ci sta accanto non dobbiamo limitarci ad ascoltare le sue parole, dobbiamo metterci sulla sua stessa linea d’onda ed entrare in contatto con il suo essere e la sua emotività.
Col tempo si può imparare ad essere più sensibili, più percettivi, allora ci basterà un colpo d’occhio per rielaborare una nota che già abbiamo dentro di noi, che ci appartiene e che fa parte del nostro linguaggio.
Tutto sta nella disponibilità verso l’altro e quanto siamo disposti a dare per ricevere.
L’ascolto dell’altro è diventato, in questo mondo così veloce e disinteressato, privo di tempo, una disponibilità che si è ormai persa, un’abitudine che è scomparsa nel nostro vissuto che privilegia la singolarità e l’egocentrismo sulla socialità e sul tempo della condivisione.
Eppure questa qualità particolare sta dentro di noi, basta soltanto rimodularla sulle frequenze del mondo che ci sta attorno. L’empatia ci rende più sensibili ma anche più percettivi.
Questa qualità va a vantaggio dei nostri rapporti con gli altri, non solo per le relazioni che ci stanno a cuore, nella famiglia, e nelle amicizie, ma può tornare vantaggioso anche nel lavoro indipendentemente dal tipo di relazione che instauriamo con il nostro collega o collaboratore, perchè il luogo di lavoro è l’ambiente che più frequentiamo dopo la famiglia intesa in senso stretto.
Proviamo solo a pensare quanto tempo spendiamo a contatto con gli altri per motivi professionali.
Siano essi clienti, colleghi, dipendenti o superiori, imparare a comprenderli oltre le parole stesso può ridurre i tempi di intesa, aumentare i nostri rapporti clientelari, ampliare le nostre doti collaborative, in pratica aumentare la nostra potenzialità professionale.
Capire le attitudini e le predisposizioni di un’altra persona può portarci a fare dei colloqui di lavoro più approfonditi e con più competenti analisi delle persone.
Imparare ad ascoltare è capire i bisogni del nostro cliente per ampliare le possibilità di vendita, può voler dire dare più affidabilità nel migliorare le collaborazioni, aumentare le nostre potenzialità di mercato.
Per far questo dobbiamo semplicemente lasciarci andare ed ascoltare le nostre emozioni.
Dentro la nostra mente abbiamo i codici per interpretare il linguaggio corporeo od emotivo degli altri, abbiamo già i criteri per decodificare l’atteggiamento di chi ci sta accanto, dobbiamo soltanto metterci in contatto con lui, ascoltando le sensazioni in risposta che riceviamo.
Perché le sensazioni di ritorno, chiamate feedback, sono le percezioni che ci permettono di decodificare l’altro con un linguaggio che già ci appartiene.
Come sviluppare l’empatia
Il primo e fondamentale passo consiste nell’essere umili.
Tale atteggiamento non significa sminuire o sottovalutare le vostre capacità e qualità, ma essere aperti e curiosi nei confronti degli altri e di quello che sono e pensano. Questa predisposizione d’animo e di intenti è alla base dell’ascolto attivo, che è una delle chiavi dell’empatia.
Allo stesso modo, è molto importante che impariate a guardare dentro di voi e a riconoscere e gestire le vostre emozioni e i vostri sentimenti.
Identificare i vostri stati d’animo e saperli controllare vi permette di avvicinarvi agli altri senza pregiudizi “di pancia” e di agire con rispetto ed equilibrio. In altre parole, per capire gli altri ed entrare in risonanza con loro, dovete sviluppare consapevolezza di voi stessi.
Un ulteriore passo consiste nell’uscire dalla vostra comfort zone e interagire con persone che non appartengono alla vostra cerchia abituale di conoscenze e amicizie.
L’apertura a realtà diverse, sconosciute e lontane dal quotidiano e acquisito vi permette di fare preziose esperienze e di fare vostre nuove conoscenze. In definitiva, accresce la vostra autoconsapevolezza e di conseguenza la capacità di leggere, comprendere e condividere gli stati d’animo delle altre persone.
Migliorare l’empatia
Per migliorare l’empatia occorre tener conto di un aspetto molto importante della comunicazione.
La comunicazione non è un processo a senso unico, ma è intersoggettiva. Infatti, alla base dei processi empatici troviamo la percezione delle emozioni dell’altro e la conseguente elaborazione di una risposta appropriata, indispensabili perché il processo di compenetrazione emotiva e lo scambio comunicativo abbiano luogo.
Per espanderti e arricchirti come persona, devi provare ad abbracciare tutta la varietà delle esperienze umane, sia quelle che sperimenti individualmente, sia le emozioni che provi quando ti metti nei panni degli altri. Ciò è importante, perché non possiamo crescere se restiamo chiusi entro i nostri confini di sicurezza.
Ecco 7 gesti per migliorare l’empatia ed entrare in sintonia con gli altri:
- Non rispondere solo per rispondere
Quando interagisci con un’altra persona, focalizza la tua attenzione sulla comprensione delle sue intenzioni, emozioni, stati d’animo o espressioni. Sii completamente presente e ascolta con attenzione, anziché concentrarti solo sull’elaborazione della risposta.
- Non minimizzare, non offrire soluzioni sommarie
Chi parla con te e ti espone dubbi o insicurezze, ha bisogno di un confronto costruttivo e di un sostegno reale. Non essere troppo veloce nel proporre soluzioni, non minimizzare la situazione o le emozioni dell’altra persona, anche se tu hai un punto di vista diverso. Fornisci un parere schietto e sincero, non assecondare solo per evitare il confronto.
- Evita di fornire consigli non richiesti, ma offri un ascolto attivo
“Fossi in te, farei/direi…”. Non sempre le persone hanno bisogno di un’imbeccata. Invece, ascolta con partecipazione, conosci a fondo le emozioni di chi ti sta parlando.
- Fai sentire l’altro persona realmente considerata e ascoltata
Ciò non significa ripetere pedissequamente le sue parole, bensì riflettere sinceramente, offrire uno scambio emotivo reale.
- Immagina attivamente di essere quest’altra persona, interiorizza il suo dolore e le sue sfide
Tristezza, paura, dolore, rimpianto, vergogna, colpa, rabbia, entusiasmo: sono sentimenti universali, che anche tu conosci. È proprio attraverso gli stati d’animo e le sensazioni emotive che siamo in grado di empatizzare con gli altri.
- Conosci persone diverse fuori dalla tua cerchia abituale
Quando ne hai l’occasione, scambia due chiacchiere, fai conversazione: ciò è molto utile per ampliare il tuo orizzonte, adottare uno spirito di apertura, curiosità e ricettività nei confronti degli altri e delle nuove esperienze.
- Prova a sfidare pregiudizi e preconcetti che hai verso le altre persone
Non è facile, perché spesso molte convinzioni e pregiudizi sono radicati in noi (i cosiddetti bias cognitivi). Tuttavia, è attraverso il confronto con persone diverse che riuscirai ad abbattere certi stereotipi: solo così riuscirai a liberare davvero la tua empatia.
Migliorando la tua empatia, valorizzerai il rapporto con la tua persona e con gli altri. Se vuoi rendere le tue relazioni una continua fonte di gioia, crescita e arricchimento, ti consiglio di dare un’occhiata alla nostra offerta formativa.
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4 Comments
Bello,profondo,intenso
Grazie Dr. Avanzini per il suo commento lusinghiero.
Marilena Cremaschini
Dottoressa, questo articolo sull’empatia è per me un dolore.
In seconde nozze ho sposato un anafettivo…è stata difficile fin dall’inizio, io che nasco come persona con cuore, dopo il primo matrimonio, il sogno della mia vita, finito a causa di un suo tradimento.
Ho conosciuto questo uomo con cui sono convolata in seconde nozze, oggi mi sento ingannata da lui, ma il vero problema è altro.
Ho un amante che è l’empatia in persona, non serve che dica nulla perché è come se lui mi capisse, così come io con lui.
Da anni andiamo avanti, lui vorrebbe di più, non avanza pretese, dice che è disposto ad aspettarti, ci amiamo.
Io nel frattempo sto partecipando ad una terapia di coppia con mio marito, con aggiunta di una individuale.
Vorrei che l’altro si facesse una vita sua, perché se lo merita, è un uomo che direi ad una donna di sposare per quanto è in grado di farti sentire, eppure io a lui non voglio rinunciare perché è una persona importantissima per la mia vita.
Grazie per aver letto le mie parole
Ne parli, cara Lucia, durante le sue sedute di terapia, ne parli sino allo sfinimento
tutti devono capire qual’è il suo punto di vista e le sue ragioni
saluti
Marilena