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Dietcoaching: dimagrire con la mente

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Pubblicato da Marilena Cremaschini il 30/06/2018
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Il periodo estivo, che ci costringe a vestirci con abiti più leggeri e scollati, i fine settimana passati in piscina o in riva ad un lago o ad un fiume, l’idea di presentarsi in vacanza con un bikini che mostra la linea del corpo non troppo in forma, crea delle vere e proprie ossessione della dieta ed una mania ossessiva della dieta a tutti i costi.

L’effetto Dieting (leggi cos’è all’articolo di cui al link) anziché il dimagrimento sperato duraturo e costante, non fa che aumentare il peso appena termina la dieta-digiuno, con un effetto Yo-Yo sul corpo che aumenta e dimagrisce in modo repentino ma non sano né tantomeno duraturo.

Tale dimagrimento non è un calo della massa grassa ma soltanto la perdita delle sostanze liquide, necessarie e vitali per il nostro organismo, senza le quali può andare incontro a gravi scompensi, spesso irreparabili.

Queste complicanze e conseguenze sono dettagliatamente spiegate negli articoli linkati sopra riportati, a cui rimando per un approfondimento.

Si dimagrisce soltanto con intelligenza, modalità assistita da uno specialista, e con costanza, dando al nostro corpo ciò di cui ha bisogno senza privarlo delle vitamine e delle proteine necessarie per il sostentamento.

La dieta mediterranea è un’ottima dieta e molto variegata, anche se la preferita dagli sportivi risulta essere quella vegana, in cui le proteine animali, più grasse e difficili da smaltire vengono sostituite da quelle vegetali, più facilmente assimilabili, che danno immediata energia immediatamente assimilabile e che quindi non resa appiccicata ai muscoli come massa grassa, ma il tutto deve avvenire sotto stretto controllo di un nutrizionista, e non di un ciarlatano o ciarlatana qualsiasi, improvvisata tale tanto per arrotondare lo stipendio, come quelli che impazzano in questa stagione sui social.

Con una dieta vegana le prestazioni fisiche migliorano ed anche il mantenimento dello sforzo fisico e la resa, e se va bene per gli sportivi a livello agonistico figuriamoci come potrebbe essere adeguata per chi non pratica sport di tipo intensivo.

Comunque, qualunque tipo di dieta si voglia seguire, vegana, vegetariana, mangiando solo pesce od anche la carne, l’importante è assumere il più possibile alimenti naturali, stagionali (non per nulla certe verdure e frutta crescono solo in determinate stagioni perché contengono ciò di cui il nostro corpo ha bisogno per adattarsi al clima ed ai cambi stagionali)in modo equilibrato ed adeguato alle esigenze fisiche della persona.

Ecco perché le diete non possono che essere personalizzate e qualora non dovessero funzionare riadattate in modo da entrare in sintonia con l’organismo.

E per dimagrire in maniera costante e con un mantenimento che sia tale occorre farlo con criterio, usando il proprio cervello e non il consiglio di chi vi vuol rifilare diete assurde e beveroni di cui non si conosce il contenuto solo per arricchire le sue tasche a danno della vostra salute.

A tal proposito faccio presente di leggere sempre l’etichetta di un prodotto, ma fate anche attenzione al fatto che molto spesso i componenti indicati e delle molecole che dovrebbero agire con effetto dimagrante sull’organismo, non vengono mai specificate nella loro quantità in proporzione al peso della confezione, questo perché il contenuto “attivo” è presente in minima parte, tanto irrilevante da non creare alcun effetto dimagrante, da qui il sospetto che tutti dovreste avere che con tutta probabilità si tratta prevalentemente di acqua a cui è stato addizionato soltanto del colorante: nulla di più dannoso.

Inutile illudersi diversamente: le diete funzionano solo se sono naturali, equilibrate ed associate ad un po’ di moto, così si ottengono dei risultati duraturi e persistenti.

Diffidate da qualunque altro suggerimento provenga da una persona che si è improvvisata dietista o dietologa senza averne mai conseguito i titoli, con l’unica intenzione di arricchirsi a scapito della vostra salute.

Diffidate dunque dai contatti sconosciuti e da chi vi mostra foto dei miracolati (nulla di più truffaldino e manipolatorio), usate la testa perché con la salute non si può scherzare e gli effetti di una dieta sbagliata o di una serie infinite di diete applicate a casaccio si avvertono nel lungo periodo, quando ormai è troppo tardi per porvi rimedio.

 

 

La dieta e la psiche

 

 

Il nostro corpo e la nostra mente sono un tutt’uno.

Ogni cosa che riguarda o che viene fatta su uno di questi due elementi ricade inevitabilmente anche sull’altro.

Per tale motivo prima del nostro corpo è la nostra mente che deve essere convinta a cambiare tipo di alimentazione o addirittura stile alimentare per nutrire il corpo in maniera più sana, col giovamento di avere un dimagrimento naturale, persistente e duraturo.

Se riusciamo a convincerci che una sana alimentazione non influirà soltanto sul peso ma anche sull’efficienza sia fisica che mentale, sull’energia, sulla tonicità, sulla resistenza agli sforzi, e vista la stagione calda ci permetterebbe di sopportare il caldo con meno senso di pesantezza ed affaticamento, anche evitando il dannosissimo sistema di raffreddamento meccanico creato coi climatizzatori e condizionatori.

Tali strumenti sono necessari nei locali pubblici affollati, per una tutela di salute e di benessere dei clienti e degli utenti, ma nell’intimità del nostro appartamento impariamo a fare a meno del condizionatore o climatizzatore per due serie di motivi.

Innanzitutto per un risparmio energetico che non vedrà decollare le spese del consumo di corrente elettrica, perché anche le strutture più moderne e tecnologiche, nonostante quel che vi dica il rivenditore, sono un costo non irrilevante sull’entità delle bollette elettriche.

Inoltre, sfasando il clima all’interno dei locali col clima esistente all’esterno non riusciamo ad adattare il nostro corpo ai campi stagionali e col tempo mal sopporteremo sia il caldo estivo che il freddo invernale.

Un altro aspetto importante è che il doversi mettere a dieta deve essere collegato unicamente al fatto di volersi sentire meglio, per se stessi, per avere una migliore condizione fisica, per un maggiore benessere personale, in nessun caso deve essere fatto per seguire stupide mode o i consigli di chi ci vuol far credere che la bellezza della persona sta tutta nel suo peso.

Vi assicuro che conosco più persone magre ed ossessionate dal loro peso, per lo più eternamente isteriche ed insoddisfatte, che persone con qualche chilo in più ma più socievoli, conviviali, di ottima compagnia e sempre allegre e soddisfatte o soddisfatti.

Il benessere sta dentro di noi, mai fuori.

Questo significa che se la nostra autostima è ad un buon livello e non siamo condizionabili dai giudizi altrui o dalle reclame non sentiremo nemmeno il bisogno di cambiare il nostro aspetto per adattarci ai dettami più graditi alla nostra cerchia di conoscenti o del nucleo sociale frequentato.

Dobbiamo essere contenti di come siamo e cercare di migliorare qualità come l’intelletto, la conoscenza, l’esperienza, puntare sulla linea perfetta non ci renderà migliori di come siamo, non sono questi i parametri che arricchiscono una persona, ma se il raggiungere un benessere fisico può aiutare la nostra autostima e la nostra valutazione allora ben venga ma sempre senza troppi condizionamenti.

 

 

L’efficacia di un Dietcoaching

 

 

Faccio una piccola premessa: non sono un nutrizionista, non miro a mettere a dieta le persone, non vendo beveroni miracolosi o consiglio diete prodigiose, perché non esistono, io consiglio alle persone di vivere innanzitutto accettandosi ed amandosi come sono, e per quello che esse rappresentano per se stesse e per gli altri.

Poi se si vuol raggiungere un certo benessere psicofisico naturale e sui fattori quali alimentazione bilanciata e naturale che si deve puntare, ma sempre senza mettere da parte la persona e la sua unicità come aspetto prioritario.

Come coaching posso stimolare le persone ad avere un loro centro di benessere individuale migliorando la qualità della vita ed inserendo uno stile naturale come modo di vivere, ma sempre nel massimo rispetto di ciò che realmente desidera per se stessa la persona e mai per compiacere gli altri.

Questo comporta che chi ha un rapporto sbagliato, contradditorio, di non accettazione del proprio corpo è assolutamente sbagliato pensare di risolvere tale disagio della non accettazione mettendosi a dieta o seguendo dei criteri dietetici assurdi ed improponibili.

Quello che vi manca dentro e che non vi fa sentire pienamente appagate non lo compenserete mai con un corpo magro o palestrato, a tal proposito vi rimando ad un mio articolo sul disturbo chiamato disformofobia.

Il dietcoach è quindi una figura professionale che aiuta la persona a metabolizzare i cambiamenti e a rimotivarsi, ritrovare il piacere di amarsi e di apprezzare le proprie doti prima del proprio peso.

Insegna ad avere uno stile di vita sano ed ancora prima a valorizzare se stessi aumentando la propria stima e valore in qualità o capacità che rendono particolare e speciale una persona, senza doverla uniformare a dei criteri che hanno degli interessi di marketing più che il fine della serenità interiore ed esteriore della persona.

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Marilena Cremaschini

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2 Comments

  1. laura ha detto:
    14/12/2019 alle 21:14

    Ciao, quindi il corso insegna ad aiutare gli altri a capire i motivi per i quali si vuole perdere peso e quindi rendere la “dieta maggiormente efficace?

    Rispondi
    • Marilena Cremaschini ha detto:
      16/12/2019 alle 09:08

      Sì, cara Laura, ed altre cose ancora, come per esempio se esiste veramente un bisogno di perdere peso per un proprio interesse personale o per gratificare gli altri, cosa che non renderà mai felice chi lo ricerca perché non si vedrà mai abbastanza magra, bella e piacente per ottenere l’approvazione altrui.
      Il corso è sopratutto la ricerca del benessere con se stessa, anche indipendentemente dal peso.
      Conosco persone meravigliosamente felici e soddisfatte anche se sovrappeso e persone eternamente infelici ed invidiose anche se anoressiche….
      Qui sta la differenza che vuole insegnare il mio corso: quello di amarsi prima di tutto e se ci sono degli obbiettivi che si vuole raggiungere impostare un buon sistema personalizzato per arrivarci, senza assumermi la qualifica di medico nutrizionista che non mi compete.
      GRazie dell’opportunità offertami con la sua domanda.
      MArilena

      Rispondi

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