
Disturbo dipendente di personalità
01/09/2023
Disturbo bipolare di personalità
02/09/2023Il borderline è fondamentalmente un disturbo della relazione.
Tale disturbo impedisce al soggetto di stabilire rapporti di amicizia, affetto o amore stabili nel tempo. Si tratta di persone che trascorrono delle vite in uno stato di estrema confusione ed i cui rapporti sono destinati a fallire o risultano emotivamente distruttivi per gli altri.
Il disturbo borderline di personalità (DBP) è caratterizzato da instabilità delle relazioni interpersonali, dell’immagine di sè e dell’umore e da una marcata impulsività e difficoltà ad organizzare in modo coerente i propri pensieri.
Questi elementi si rinforzano reciprocamente, generando notevole sofferenza e comportamenti problematici. Ne consegue che le persone con questo disturbo, pur essendo dotate di molte risorse personali e sociali, realizzano con difficoltà e a fatica i propri obiettivi.
Il disturbo borderline viene diagnosticato prevalentemente (75% circa) negli individui di sesso femminile.
Come si manifesta
Gli individui con disturbo borderline di personalità presentano una marcata instabilità emotiva, possono vivere momenti di tranquillità e rapidamente sentire una forte tristezza, rabbia o senso di colpa. A volte vivono un forte caos emotivo dato dal vivere emozioni contrastanti nello stesso momento.
Regolare i propri stati emotivi risulta essere difficile e spesso agiscono impulsivamente, senza riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni. Sono accompagnati da sentimenti di abbandono, spesso associati a una incapacità a restare soli e all’estremo bisogno di avere una persona con loro.
La percezione della separazione o perdita e del rifiuto possono portare ad alterazioni anche profonde dell’immagine di sè, dell’umore, dei processi cognitivi e del comportamento.
Le persone con disturbo borderline di personalità spesso tendono ad idealizzare le altre persone e rapidamente a svalutarle, sentendo che l’altro in questione non si occupa abbastanza di loro o non è abbastanza “presente”. Le relazioni che intraprendono sono turbolente, intense e caotiche. Non esistono le vie di mezzo.
Gli individui con disturbo borderline manifestano ricorrenti comportamenti, gesti o minacce di tipo suicidario o comportamenti autolesivi.
Possono avere un pattern di boicottaggio di se stessi nel momento in cui l’obiettivo è sul punto di essere realizzato (ad esempio ritirarsi da scuola quando sono a un passo dal diploma). Alcuni individui possono sviluppare sintomi simil psicotici (es allucinazioni) durante periodi di forte stress.
Sono comuni agli individui con disturbo borderline le interruzioni di percorso di vita (ritiro da scuola, licenziamento, divorzi).
Tutti questi aspetti portano la persona a percepirsi come inadeguata, fragile.
Cause del disturbo
Tra le cause del disturbo borderline di personalità, la letteratura evidenzia la presenza di un ambiente invalidante e fattori genetico-temperamentali che predisporrebbero la persona allo sviluppo della disgregolazione emotiva.
Vi è una grande variabilità nell’ambito dell’esordio del disturbo borderline. L’andamento più frequente è rappresentato da instabilità cronica nella prima età adulta, con episodi anche gravi di discontrollo delle emozioni e degli impulsi e frequente uso di servizi sanitari e mentali.
Il rischio di suicidio è maggiore negli anni giovanili e svanisce con l’avanzare dell’età.
Solitamente intorno ai 40/50 anni gli individui con disturbo borderline di personalità raggiungono una maggiore stabilità nelle relazioni e nel lavoro e dopo circa 10 anni almeno la metà degli individui non mostra più pattern di comportamento che soddisfano tutti i criteri per il disturbo borderline.
Eventi stressanti durante la prima infanzia possono contribuire allo sviluppo del disturbo borderline di personalità. Un’anamnesi remota relativa all’età adolescenziale di abusi fisici e sessuali, di abbandono, di separazione dei genitori, e/o la perdita di un genitore è comune tra i pazienti con disturbo borderline di personalità.
Alcune persone possono avere una tendenza genetica ad avere risposte patologiche alle condizioni ambientali stressanti, e il disturbo borderline di personalità sembra chiaramente avere una componente ereditaria.
I parenti di primo grado di pazienti con disturbo borderline di personalità hanno 5 volte più probabilità di avere la malattia rispetto alla popolazione generale.
I disturbi nelle funzioni di regolamentazione dei sistemi cerebrali e neuropeptidi possono anche contribuire, ma non sono presenti in tutti i pazienti con disturbo borderline di personalità.
Sintomatologia del borderline
Quando i pazienti con disturbo borderline di personalità si sentono abbandonati o trascurati, provano intensa paura o rabbia. Per esempio, possono essere terrorizzati o furiosi quando qualcuno importante per loro ha pochi minuti di ritardo o annulla un impegno.
Pensano che questo abbandono significhi che essi sono cattivi. Essi temono l’abbandono in parte perché non vogliono essere soli. Questi pazienti tendono a cambiare la loro visione degli altri bruscamente e drammaticamente.
Possono idealizzare un potenziale caregiver o amante nelle prime fasi del rapporto, chiedere di passare molto tempo insieme, e condividere tutto. Improvvisamente, possono sentire che la persona non si preoccupa abbastanza, e diventare disillusi; poi possono sminuire o arrabbiarsi con la persona.
Questo passaggio dall’idealizzazione alla svalutazione riflette il modo di pensare in bianco e nero (splitting, la polarizzazione del bene e del male).
I pazienti con disturbo borderline di personalità possono entrare in empatia con e prendersi cura di una persona, ma solo se ritengono che un’altra persona sarà lì per loro in caso di necessità.
I pazienti con questo disturbo hanno difficoltà a controllare la loro rabbia e spesso diventano inadeguati e intensamente arrabbiati. Essi possono esprimere la loro rabbia con pungente sarcasmo, amarezza o sfuriate, spesso rivolta chi li accudisce o amanti per negligenza o abbandono. Dopo lo sfogo, spesso provano vergogna e si sentono in colpa, rafforzando la loro sensazione di essere cattivi.
I pazienti con disturbo borderline di personalità possono anche bruscamente e drammaticamente cambiare la loro immagine di sé, come dimostrato da improvvisi cambiamenti nei loro obiettivi, valori, opinioni, carriere, o amici.
Essi possono essere bisognosi e il momento dopo arrabbiarsi legittimamente per essere stati maltrattati. Benché spesso si vedano cattivi, a volte provano la sensazione che non esistono affatto, p. es., quando non hanno qualcuno che si preoccupa per loro. Essi spesso provano un vuoto interiore.
I cambiamenti di umore (p. es., intensa disforia, irritabilità, ansia) di solito durano solo poche ore e raramente durano più di un paio di giorni; essi possono riflettere l’estrema sensibilità alle sollecitazioni interpersonali nei pazienti con disturbo borderline di personalità.
L’impulsività che porta all’autolesionismo è comune. Questi pazienti possono scommettere, dedicarsi a rapporti sessuali non protetti, abbuffarsi, guidare incautamente, fare abuso di sostanze, o spendere troppo.
I comportamenti suicidari, i gesti e le minacce e l’ automutilazione (p. es., il taglio, la combustione) sono molto comuni. Anche se molti di questi atti autodistruttivi non sono destinati a porre fine alla vita, il rischio suicidario in questi pazienti è di 40 volte superiore a quello della popolazione generale. Circa l’8-10% di questi pazienti muore per suicidio.
Questi atti autodistruttivi di solito sono innescati dal rifiuto, o dal possibile abbandono, o dalla delusione di chi li accudisce o di un amante. I pazienti possono automutilarsi per compensare il loro essere cattivi o per riaffermare la loro capacità di provare qualcosa nel corso di un episodio dissociativo o per distrarsi da emozioni dolorose.
Gli episodi dissociativi, i pensieri paranoici, e a volte i sintomi di tipo psicotico (p. es., allucinazioni, idee di riferimento) possono essere scatenati da stress estremi, di solito la paura dell’abbandono, reale o immaginaria. Questi sintomi sono temporanei e di solito non abbastanza gravi da essere considerati un disturbo separato.
Conseguenze del borderline
Il disturbo borderline di personalità (BPD) è una psicopatologia che comporta serie problematiche, visto il discontrollo degli impulsi che implica, l’instabilità relazionale, la tendenza a idealizzare e svalutare le altre persone (che sono “bianche o nere”).
Spesso si associa a sentimenti di rabbia intensi ed esplosivi, desideri di vendetta, paranoia, depressione anche grave.
L’area maggiormente compromessa è in genere quella delle relazioni sentimentali. I partner di coloro che hanno una personalità borderline vivono costantemente con la sensazione di camminare su un campo minato. Si sentono sempre sotto test, sottoposti ad una inesauribile richiesta di dimostrazioni di amore, oggetto di gelosia ossessiva che spesso sfiora la paranoia.
L’instabilità del tono dell’umore del paziente borderline comporta spesso la diagnosi (errata) di disturbo dell’umore bipolare, ma vi sono sostanziali differenze tra i due quadri clinici.
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