Nell’ambito della selezione del personale, il Curriculum Vitae rimane ancora l’unico strumento per l’assunzione di un dipendente o di un collaboratore o per il suo avanzamento in carriera o qualifica od assegnazione a nuovi ruoli.
Il percorso formativo è importante, ma gli studi fatti ed il percorso scolastico garantiscono sicuramente una base culturale ma non assicurano quelle determinate caratteristiche personali che sono essenziali e diverse per ogni tipo di lavoro, così come le esigenze aziendali richiedono.
Ricorrere alle raccomandazioni non qualificate, spesso fornite da familiari o conoscenti non garantiscono la certezza di aver assunto la persona giusta per il posto da occupare.
Il colloquio di lavoro dove vengono selezionati visivamente i candidati, al fine di attestate le capacità e la personalità della persona da assumere, richiedono molto tempo ed investimento di denaro che la maggior parte delle aziende non hanno a disposizione.
Inoltre se il colloquio non è fatto da una persona esperta nella comunicazione non verbale o linguaggio del corpo, o da un perito grafo-diagnostico in grado di attestare le caratteristiche psicofisiche e personali attraverso la scrittura, rischia di rimanere una semplice intervista che non fornisce dettagli certi né garanzie del risultato della disamina.
Investire in un consulente che assista, segua od esamini le varie candidature affiancando i selezionatori per ottimizzare la funzione è un investimento non solo efficace ed economico, anche in termini di temporali, ma consente di avere delle valutazioni personali del candidato in aggiunta al curriculum vitae presentato e delle considerazioni sulle sue potenzialità che nessuna presentazione scritta è in grado di assicurare.
Infatti, la valutazione della personalità, con predisposizioni e potenzialità, permette di valutare tutti quegli aspetti caratteriali del candidato che non possono emergere da una valutazione asettica del percorso formativo.
Ogni lavoro richiede di essere svolto da una persona che abbia attinenza e potenzialità per il ruolo, diversamente si rischierebbe di non massimizzare il risultato che l’azienda si era prefissa.
Capire se un candidato è in grado di partecipare attivamente ad un lavoro di equipe, dove la collaborazione è essenziale più della qualifica, sapere a priori se la persona scelta ha il carattere adeguato per gestire responsabilità ed impegni, se ha doti organizzative, oppure se è in grado di socializzare per le aziende che devono assumere del personale è importantissimo.
Poco importa se l’assunzione è ha carattere temporaneo oppure no, la competenza svolta dalla persona in grado di massimizzare il risultato nell’ambito della funzione ottimizza il lavoro e la prestazione richiesta.
L’analisi grafologica di una scrittura e la grafodiagnosi dello scritto permettono di analizzare una serie di caratteristiche che non emergono da nessun curriculum.
Essa permette la valutazione del temperamento, cioè quella predisposizione del candidato in termini di apertura e chiusura, dinamismo e passività, tensione e calma.
Consente la misurazione dell’energia, cioè il livello di resistenza psicofisica e la capacità di sopportare fatica e stress.
L’ordine, l’organizzazione ed il metodo danno contezza di una concretezza e della capacità di programmazione, della gestione delle incombenze di tipo amministrativo ed organizzativo.
La scrittura permette di valutare determinate doti essenziali per l’impresa quali la costanza nel portare a termine un compito e la capacità nel gestire situazioni di responsabilità.
Se l’incarico da ricoprire richiede determinati doti umane come la socievolezza, l’apertura verso gli altri, la convivialità e l’estroversione sono caratteristiche essenziali che non possono mancare al dipendente.
Assumere un candidato riservato e timido, con tendenza alla chiusura, per un lavoro a contatto col pubblico una persona è non solo controproducente ma addirittura logorante e stressante per la persona stessa.
Diversamente affidare un incarico che richiede precisione, organizzazione e metodo ad una persona tendenzialmente disorganizzata e poco pratica porterebbe a delle situazioni sgradevoli nell’ambiente lavorativo.
Conoscere a priori le potenzialità di un individuo e le sue capacità oltre che competenze permetterebbero alle aziende di conoscere quelle caratteristiche del candidato che non possono essere desunte dall’elencazione delle esperienze e formazione.
Questo a vantaggio non solo dell’azienda ma anche del candidato stesso che può essere consapevolmente inserito in un ambito formativo che valorizzerà le sue potenzialità e capacità permettendogli di crescere ed evolversi in senso costruttivo e migliorativo.
Il Corso di grafologia applicata alla selezione e gestione del personale consente di approfondire quegli aspetti della scrittura, i segni caratteristici di determinate predisposizioni personali per comprendere se il soggetto è adeguato al posto di lavoro, ruolo o attività che andrà a svolgere, tenendo in considerazione non solo la gestione pratica del lavoro ma anche dell’ambiente, personale e locale, in cui si troverà a dover prestare la propria opera.
Spesso di sottovaluta che l’ambientazione, i colleghi, la personalità di quest’ultimi, la personalità del dipendente a contatto col pubblico o coi fornitori, o comunque con altri soggetti devono presupporre determinate capacità diverse a seconda della circostanza in particolare.
Per questo motivo può essere necessario intervenire per portare quelle modifiche all’interno del luogo di lavoro per massimizzare la resa della risorsa umana.
Lo stesso vale nel caso vi sia necessità di gestire la risorsa con un nuovo collocamento o con nuove responsabilità o attività da dare in gestione, anche qui non ci si può esimere da una valutazione personale in quanto si deve tener conto della predisposizione, oltre alla buona volontà di partenza, di essere idoneo al posto o qualifica che andrà ad assumere.
Gli strumenti idonei a comprendere capacità, predisposizione e abilità del soggetto per poter essere qualificato sono sopratutto la Grafologia che permette di analizzare la personalità del candidato attraverso l’analisi della sua scrittura.
Ma sarebbe anche opportuno, soprattutto nel momento del colloquio, la presenza di un esperto comportamentale e del linguaggio del corpo per comprendere la sincerità del candidato è il suo reale carattere emotivo e relazionale, che non emergono da un semplice curriculum vitae.
Il corso che potrete trovare nella pagina dei “Corsi e Formazione” consente di combinare lo studio grafodiagnostico della scrittura con lo studio comportamentale del soggetto sia al momento della primo colloquio, o quelli successivi, o le valutazioni a cui potrebbe essere sottoposto in seguito una volta assunto e verificato che risulta inadatto o non riesce ad ambientarsi o a creare un tema di lavoro efficente e produttivo.