
La competizione positiva
20/12/2016
Il pensiero dinamico
01/01/2017Il Counseling familiare è uno strumento di crescita e di risoluzione dei problemi tipici della famiglia.
Le situazioni di disagio nella famiglia sono fisiologiche. Essendo la famiglia un organismo in trasformazione, è naturale che i passaggi siano accompagnati dalla fatica nel gestire qualcosa che non si conosce.
La famiglia ha grandi compiti: far crescere i figli e consegnare loro le competenze per affrontare la vita. Sono compiti che i genitori si trovano a gestire per la prima, e magari unica, volta senza che sia prevista un’esperienza da cui attingere, una prova da poter eventualmente ripetere, degli errori da cui imparare.
Una volta cresciuti i figli hanno le loro esigenze e desideri che possono contrastare con quelle dei genitori, quando i conflitti creano problemi è il caso di consultare un esperto esterno che possa dirimere le questioni.
Cos’è il Counseling familiare
Il counseling familiare offre un aiuto quando una situazione difficile appare senza soluzioni.
Il counselor riceve i genitori ascolta il loro racconto, esamina i tentativi fatti, dà importanza alle emozioni espresse e, in seguito, favorisce l’emergere delle incertezze e l’elaborazione dei dubbi, finché dal colloquio emergono nuovi spunti, nuove ipotesi, nuove soluzioni.
Nel colloquio di counseling familiare è importante il lavoro sugli aspetti comunicativi finalizzato a trovare modi più efficaci per gestire divergenze e /o conflitti.
A volte i genitori parlano ai figli come se fossero degli adulti, mirano subito ai risultati e questo rallenta il processo comunicativo.
Il counselor familiare conosce la psicologia del bambino e dell’adolescente e aiuta il genitore a dare un significato a quei comportamenti che appaiono inspiegabili e che possono disorientare, lo aiuta ad utilizzare il linguaggio adatto all’età del figlio e aiuta il figlio a spiegare i propri bisogni, i propri punti di vista.
Vi sono dei casi in cui è estremamente utile ricorrere al counseling familiare, quali:
- Quando un figlio è oppositivo, non rispetta le regole, ha difficoltà a gestire gli impegni scolastici
- quando il clima familiare diventa pesante e si ricorre troppo spesso alle urla, alle punizioni
- quando ci sono incomprensioni fra fratelli, fra genitori, fra genitori e figli
- quando la coppia subisce momenti di crisi, in tali casi può essere utile anche un counseling di coppia.
Il counseling familiare si basa su una concezione ottimistica della persona e sull’ipotesi che tutti, col giusto aiuto, possano superare momenti difficili e trovare soluzioni migliori.
Un sostegno familiare
Il counseling familiare è, in particolare, una forma di sostegno alle famiglie che attraversano i normali cambiamenti legati al ciclo della vita dei suoi componenti e della famiglia nel suo complesso: il nascere della coppia, l’arrivo di figli, la loro crescita fino al distacco, le separazioni, la ricomposizione, eventuali malattie, l’età che avanza, ecc.
A volte questi passaggi naturali sono vissuti con fatica, possono risultare problematici, ma la comprensione, l’accettazione di quanto succede nonché la riscoperta delle risorse interne alla famiglia stessa sono spesso sufficienti a migliorare notevolmente la qualità della vita di una famiglia.
Per questo si propone il counseling come strumento necessario a comprendere le difficoltà che genitori e/o figli incontrano nella relazione tra loro, ma soprattutto necessario a comprendere quale potrebbe essere l’intervento più adatto alle necessità specifiche di chi chiede una consulenza.
Il counseling psicologico si applica:
- in tutte quelle situazioni di disagio o difficoltà che la persona (bambino/giovane o adulto) incontra a livello personale o interpersonale, con l’obiettivo di aiutarla a raggiungere il benessere psicologico e a migliorare la propria qualità di vita.
- .in particolari situazioni di disagio familiare che ostacolano il normale svolgimento di vita familiare, con l’obiettivo di facilitare l’integrazione e l’ampliamento delle risorse interne alla famiglia durante i processi di adattamento, sollecitati dai compiti evolutivi che caratterizzano il ciclo di vita della famiglia.
Si fa riferimento a compiti evolutivi complessi legati a:
- Formazione della coppia e transizione alla genitorialità
- Crescita dei figli e responsabilità genitoriali
- Difficoltà di relazione con i figli adolescenti
- Genitorialità adottiva e affidamento familiare
- Il figlio nel conflitto coniugale
- Separazioni, distacchi, perdite
Un aiuto per i genitori
Il lavoro con i genitori assume nel counseling familiare un posto importante. In una società come la nostra, in continua trasformazione, guardiamo le famiglie e scopriamo “La varietà nei modi di fare e concepire la famiglia anche nello spazio limitato e nel tempo breve delle proprie relazioni sociali” (Saraceno, 2012, p. 7).
Le varietà di essere e di fare famiglia “possono rimanere sottotraccia […] o invece esplodere in momenti di crisi o di passaggio” (Saraceno, 2012, p. 9).
Compito del counseling familiare è occuparsi della famiglia in momenti di crisi o di passaggio e considerare con particolare attenzione i genitori. Chi si prende cura dei genitori? È il felice titolo di un libro di Alessandra Niccolai che evidenzia un bisogno, quello dei genitori, di essere aiutati concretamente nella gestione delle difficoltà familiari.
Il counseling familiare promuove, all’interno della famiglia, un cambiamento che si origina dal lavoro con il genitore perché la cura del nucleo familiare inizia con la cura rivolta al genitore.
Parte essenziale dell’intervento è stimolare la disponibilità dei genitori a mettersi in discussione e motivare in loro un cambiamento di stile educativo e di atteggiamenti (Niccolai, 2005). Il genitore trova uno spazio di ascolto come soggetto senza una distinzione fra il suo essere persona e il suo essere genitore.
Gestire gli adolescenti
La gestione degli adolescenti merita una puntualizzazione, essendo un aspetto molto importante per una famiglia e quello che spesso crea le maggiori problematiche, sia per il desiderio di indipendenza del giovane che per il desiderio di controllo e supporto che il genitore vuole garantire.
Non sempre questi due aspetti emergono con serenità nell’ambiente familiare.
Il range di casistiche in cui il counselor può essere di supporto all’adolescente all’interno del nucleo familiare è molto ampio, queste possono essere:
- guidare nello sviluppo di metodi per la gestione dei conflitti, aiutando così a migliorare le relazioni con gli altri;
- offrire strumenti utili per affrontare ansie e paure, specie nell’ambito scolastico e/o universitario;
- insegnare a coltivare un rapporto positivo con sé stessi e con il proprio corpo, in una fase segnata per definizione da repentini mutamenti non sono della psiche ma anche del proprio aspetto;
- stimolare un lavoro di esplorazione delle proprie capacità e talenti, con l’obiettivo di incrementare la consapevolezza delle proprie potenzialità e migliorare l’autostima.
Un teenager o un giovane adulto può beneficiare di una o più sessioni di counseling familiare in presenza di piccole e grandi difficoltà nella gestione delle proprie emozioni, ansie e responsabilità, ma anche in tutte quelle fasi in cui si rendono necessarie scelte importanti, come ad esempio quella del percorso di studi universitari al termine della scuola dell’obbligo.
Se vuoi rimanere aggiornato seguimi sulla mia pagina Facebook.