
Come reagire al tradimento
14/02/2019
Cosa fare se ti lascia
26/02/2019Il desiderio di tradire ha sempre origine nel vissuto.
Per i traditori, maschi o femmine non fa differenza, la spinta motivazionale del bisogno di tradire va cercata in una insofferenza interiore che crea un vuoto, una mancanza da colmare, un bisogno di soddisfazione affettiva, di attenzione, di seduzione (che sono la conferma di un’attrazione amorosa che implica appagamento) che cerca costantemente di essere saturato.
Una ferita antica
La mancanza affettiva che chiede di essere appagata attraverso il sesso o il facile innamoramento deriva da un disagio che vi porta a non essere in grado di convalidare un’unica relazione, che vi spinge ad avere più relazioni contemporaneamente per non sentire il peso e la responsabilità di una sola.
Una sola relazione comporta impegno, responsabilità, progetti impegnativi a lungo termine, invece le persone che tradiscono si sentono come dei bambini che hanno bisogno di essere amati senza condizioni e senza complicazioni.
Tutto questo, per essere risanato, richiede un percorso specifico diretto a capire quale problema interiore tampona la serialità dell’infedeltà.
Se però non siete mai stati infedeli, né un pensiero del genere vi ha mai sfiorato prima, ma ad un certo punto della vostra storia vi innamorate di un estraneo, che vi sconvolge l’esistenza, state pur certi che il problema del tradire non viene dalla vostra infanzia, ma probabilmente è frutto vostro attuale rapporto, che non vi appaga più come un tempo.
Il vostro rapporto potrebbe essere diventato freddo, poco passionale, il vostro partner non bada più alla vostra presenza, a cui non da più molta importanza, e voi vi sentite messi in secondo piano in qualunque situazione.
Il vostro rapporto può essere in crisi o ad un punto morto, qualunque sia il motivo del tradire la relazione vi fa mancare qualcosa che per voi è essenziale, non vi sentite più vivi e la monotonia del rapporto vi sta uccidendo dentro e avete la sensazione che la vita vi stia sfuggendo dalle mani lasciandovi ben poco di gratificante.
Giorno dopo giorno una parte di voi si sta spegnendo, eppure il desiderio di un po’ di calore umano si fa sentire, così sostituite la vostra vita banale con una vita nuova che rende più chiaro quello che voi stavate cercando.
Spesso si tende ad accantonare tali desideri del voler tradire considerandoli un peccato, o di per sé già quel tradimento che vi fa sentire in colpa, eppure quella necessità non smette di tacere.
Tradire è sanare
Molti non si rendono conto di quanto il tradire sia in realtà un grido di dolore. La relazione extraconiugale è solo il capolinea di un’insofferenza che patite da tempo, perché il vostro partner non ha più attenzioni per voi, perché non vi sentite più amati, perché vi sentite messi da parte o relegati ad un ruolo che ormai vi va stretto.
Cadere nelle braccia di chi vi fa dei complimenti o vi corteggia, che vi lusinga in un qualche modo, è il passaggio più ovvio. Tradire è arrivare ad un compromesso per non infrangere tutti i progetti costruiti sino ad ora.
È a questo punto che nascono gli amori impossibili, spesso con uomini o donne già sposati, che non vi danno alternative né futuro, e presto vi ritroverete soli nella stessa situazione da cui avete tentato la fuga.
L’idillio nel tradire, che è durato l’arco di un sogno, vi ha solo illuso di poter essere felici, la realtà dei fatti è tornata presto a farsi sentire, a riportarvi alla concretezza della vostra vita insoddisfacente, ed ora qualsiasi cosa sembra pesarvi ancora di più.
Questo perché avete avuto la percezione di come avrebbe potuto essere la vostra vita con delle scelte diverse, o con persone diverse, ma tutto quello che vi è stato generosamente offerto ad un certo punto vi viene crudelmente tolto, ed il vuoto che rimane dentro vi riporta alla vostra insoddisfazione, la causa scatenante di tutto.
Questo vi fa capire che eravate infelici già prima, ma ora che siete stati abbandonati o messi da parte per la seconda volta tutto ha un sapore doppiamente amaro.
Mancanza d’amore
Il bisogno di tradire può nascere fondamentalmente da una mancanza d’amore, del sentimento e del romanticismo che lo circonda; oppure può nascere dal desiderio di sentirsi vivi dopo che la monotonia della vita di coppia ha spento piano ogni passione sino ad annullarsi del tutto.
E questi sporadici momenti di intimità fuori dal letto coniugale sono troppo brevi per farvi sentire nuovamente vitali. Perchè la mancanza della passione vi fa sentire una persona spenta, vuota, non amata e non desiderata.
E nonostante le abbiate provate tutte per far capire al vostro partner che anche voi esistete ed avete bisogno di una carezza, di un abbraccio o di un bacio ogni tanto, dall’altra parte avete trovato la stessa comprensione di un muro di cemento, siete ormai consapevoli che il vostro rapporto è arrivato ad un punto morto, anche se non avete il coraggio di rinunciare a tutto quello che insieme avete creato.
A questo punto tradire diventa una necessità per non impazzire.
Mancanza di desiderio
Il desiderio è il termometro dell’amore verso l’altro; non l’affetto, l’affinità, la complicità e la capacità di portare avanti gli stessi progetti; il desiderio sessuale determina l’attrazione, la passionalità, il piacere nel confondersi nel corpo e nell’anima dell’altro, determina l’appagamento dei sensi, del piacere, ed in una coppia che vuole dirsi tale non deve mai mancare.
Col tempo può affievolirsi, complice i mille impegni lavorativi e familiari che costringono a mille impegni e sempre meno spazio per la coppia, ma quando questa si incontra, anche se più sporadicamente, deve far scintille, se le scintille non scattano state facendo del sesso banale, puro accoppiamento che non gratifica né l’uno né l’altra.
L’uomo inteso come persona ha bisogno anche della passione, del sentirsi amato e desiderato. Ecco perchè se non trova queste sensazioni nel rapporto che ha sarà costretto a tradire.
Se questo non avviene un fattore molto importante sta venendo a mancare nella coppia per gli stessi motivi che hanno portato l’amore a diventare più una complicità amichevole che un rapporto di coppia vero e proprio.
In tali casi è il desiderio sessuale che spinge il partner non più soddisfatto a tradire, a spingersi nel guardarsi attorno, a ricercare nello sguardo degli altri quel desiderio che manca nel proprio partner, a desiderare ancora quelle situazioni adrenaliniche che rendono la vita piccante e passionale.
Il raggiungimento dell’appagamento e della conquista dell’altro diventa una meta ossessiva, che cambia radicalmente le priorità della giornata stravolgendola.
L’altro riempie un vuoto che nella coppia non dovrebbe mai mancare, a causa di questa sostituzione dei ruoli le coppie reagiscono in modo diverso.
C’è chi si innamora dell’altro e capisce che la sua attuale storia è ormai al capolinea. Ci sono coppie che con un ragionevole confronto capiscono di dover trovare una soluzione. In altre si creano le cosiddette “coppie aperte” dove l’unione si mantiene stabile perché supportata da altri fattori importanti e molto forti, e lo svago passionale diventa una valvola di sfogo che permette ad entrambi di mantenere soddisfatte tutte le necessità senza sgretolarsi.
In questo caso si ristabiliscono dei nuovi ruoli, in cui possono inserirsi più o meno stabilmente altre persone, tutto sta nel comprendersi e capirsi ed accettare i bisogni dell’altro.
Ogni coppia è un mondo a se stante che col tempo deve trovare il modo di stabilizzarsi e di rendere felici entrambi i partner, senza preclusioni o limitazioni, purché, condizione assolutamente necessaria, entrambi i componenti ne siano consapevoli, consenzienti e bendisposti.
Se una delle parti subisce l’atteggiamento in quella coppia non si crea né equilibrio né stabilità e prima o poi è destinata alla crisi di tipo grave ed alla conseguente rottura.
A questo punto può essere utile cercare di capire come reagire al tradimento.
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20 Comments
Complimenti Dottoressa, una lucida analisi, dopo anni dedicati a famiglia lavoro, genitori anziani, improvvisamente alla bellezza di 56 anni incontro una persona che avevo conosciuto da ragazza anche lui sposato e con i suoi problemi e per entrambi esplode la passione. Ora navigo tra i sensi di colpa e la voglia a non rinunciare a questo amore, si perchè dopo più di un anno entrambi lo chiamiamo così, nonostante reciproci impegni con i nostri coniugi e doveri famigliari non ci consentano altre scelte.
Non so veramente cosa fare, mi sento dibattuta tra decidere di vivere la mia vita succeda quel che succeda, parlare chiaramente con mio marito che non si merita,nonostante si rispecchi nel suo articolo un simile trattamento.
Inoltre per me è la prima volta invece il mio amante è già più avvezzo al “tradimento” della sua compagna
grazie per aver ascoltato questo mio sfogo un saluto
Cara Sissi, l’amore è così imprevedibile quanto travolgente.
Sarebbe un peccato rinunciare ma attenzione anche a quello che potrebbe perdere se qualcuno sapesse…
Se posso darle un consiglio un anno è poco, veda come prosegue con tutte le cautele e non rovini la sua quiete familiare se non è pienamente convinta, che poi forse lei lo sarà, ma il suo compagno da traditore navigato mi sa che non è alla sua prima esperienza nè all’ultima, pertanto si prepari anche ad un evento spiacevole appenale cose tra voi cominceranno a “complicarsi”.
Un traditore seriale ama cambiare la sua amante e non si ferma mai per troppo tempo in un porto già noto….
Marilena
Buongiorno Dottoressa,
una domanda: ho scoperto nel giro di 24 ore tradimenti plurimi di mio marito nell’arco di 25 anni di matrimonio. Mi dice che per sua scelta non ha mai pensato di porre fine al nostro matrimonio. La cosa sconcertante è che con queste donne ancora oggi mantiene rapporti anche se sporadici. E’ come se fosse stato 25 anni sposato con me e anche se in maniera diversa con diverse altre donne. Non ha mai chiuso in maniera definitiva nessuna di queste storie. Perché?
No, è un’altra la domanda che devi farti: quando ti deciderai a lasciare tuo marito?
Ora devi ancora smaltire il trauma che hai subito, ma se guardi dentro te stessa già avevi capito da tempo che lui non era più solo tuo ma di chissà quante altre, ora devi solo convincerti che tuo marito non cambierà mai e che, se non vuoi subire queste umiliazioni a vita e trovare la felicità con qualcuno che ti merita, l’unico modo è lasciarlo ed incominciare a vivere veramente alla ricerca di un amore che valga la pena di essere considerato tale.
Se vuoi un aiuto per capire, chiarirti le idee e prendere il coraggio e la consapevolezza di fare la scelta giusta, che non ci sono alternative e sarebbe per te negativ continuare ad illuderti, ti posso aiutare, ma non fare lo sbaglio di pensare di poterlo cambiare, non ci sei riuscita in tutti questi anni, non sprecarne altri, hai già fatto lo sbaglio di non voler vedere ciò che era palese, non continuare ad essere cieca perché come vedi anche non volendo vedre i problemi non spariscono da soli, occorre affrontarli e superarli, e cominciare a pensare a te stessa.
Se vuoi contattarmi fallo via mail, ma fallo solo dopo averti preso un po’ di tempo e capito che è l’unica soluzione che ti rimane.
Marilena
Buongiorno Dottoressa penso che Uomini e Donne tradiscono in egual misura e per stesse identiche dinamiche.
Le scrivo dal punto di vista di chi ha fatto e fa l’Amante da una vita.
Sono una persona Sensibile ed Empatica, col pallino del “Cavaliere Errante”, per intenderci quello che vuol salvare la Principessa prigioniera del Castello.
Romanticismo, Comprensione, Rispetto e Sicurezza, sono armi invincibili per conquistare la Principesse ma spesso poi mi sono accorto che non erano prigioniere nel Castello, che il Castello se lo erano arredato e che in realtà erano soltanto prigioniere di sé stesse.
Cmq era solo per testimoniare che anche gli/le Amanti soffrono se chi tradisce non sa che cosa sta cercando.
Testimonianza accolta e ben accetta
Più spesso mi rivolgo alle donne perché sono loro che mi scrivono, mi scrivessero anche gli uomini darei loro le medesime risposte
Marilena
Gentile dott.ssa Cremaschini,
ho apprezzato molto il suo articolo. Mi piacerebbe, dunque, se ha la pazienza e benevolenza di leggermi, avere la sua in merito alla mia situazione che mi sta facendo penare.
Ho 29 anni, e sono fidanzata da 10 anni con un ragazzo coetaneo (il primo nella vita, idem per lui) con il quale, per i primi due anni, andava tutto a gonfie vele sessualmente: io lo desideravo, lui mi desiderava tantissimo.
I rapporti, poi, hanno iniziato a diradarsi per cause esterne, dato che non vivevamo insieme e non sempre era possibile vedersi, ma non lo vivevo come un cruccio perchè, appunto, si trattava di cause esterne.
Nel 2014, in un periodo per me difficilissimo di stress, tra malattie e lutti in famiglia, nonchè un’operazione chirurgica che mi ha portato a perdere molto peso, lui non mi cercava più, nè io avevo iniziativa. Così è passato un anno senza rapporti sessuali, senza che io comprendessi il peso che aveva per me tale situazione.
Nel 2015 ho conosciuto un uomo per il quale ho avuto una sbandata, e per il quale sentivo fortissima attrazione sessuale nonostante non fosse bello come il mio ragazzo, e lasciai il mio ragazzo. Tuttavia, dopo poco, ricominciai con disperazione a sentire la mancanza del mio ragazzo, per cui lasciai questo secondo e tornai da lui, con il quale, per i primi mesi, furono nuovamente scintille. Qualcosa, però, è cambiato. Da quando siamo tornati insieme, i nostri rapporti hanno preso una connotazione “sadomasochistica”.
Lui, durante i rapporti, sente la necessità di essere volgare, di appellarmi in maniera pesante, di trattarmi da “prostituta” e di vedermi vestita in un certo modo,e io ho acconsentito passivamente per parecchio tempo, senza rendermi conto di quanto fosse deleteria per me, credo inconsciamente mossa dal senso di colpa di essere andata con un altro. Paradossalmente, poi, ero sempre io a cercarlo, perchè il desiderio sessuale verso di lui non si è mai spento, ma trovava sempre scuse e a fronte delle mie rimostranze diceva che erano tutte sciocchezze.
Vengo al punto focale. Da marzo di quest’anno, complice il lockdown, ho iniziato a sentire un ragazzo del suo gruppo di amici, il quale mi ha corteggiata, fatta ridere, fatta sentire desiderata, ritenendomi la ragazza più bella che avesse mai incontrato.
Dopo mesi di chiacchierate, ritorni a casa insieme con il benestare del mio ragazzo, risate, giorni in spiaggia, uscite di gruppo la sera, l’attrazione mentale si era ormai trasformata in attrazione fisica fortissima…ho cercato (abbiamo cercato) di arginarla in tutti i modi, io ho iniziato a masturbarmi frequentemente pensando a lui (ormai non avevo più neanche lo stimolo), a scaricare con il movimento…ma poi, ci siamo trovati insieme, soli io e lui…ed è stato un desiderio irrefrenabile, fortissimo, una sequenza di orgasmi allucinante, tant’è che anche questo ragazzo è rimasto a bocca aperta, ritenendomi una “forza della natura incatenata”.
Prima che accadesse ciò, per scongiurare qualsiasi mia condotta, cercavo in tutti i modi di stuzzicare il mio ragazzo, il quale pareva un muro, sempre le solite parolacce, i soliti gesti meccanici…l’ultima volta ero scoppiata a piangere, ma lui mi ha rimproverata ritenendo il mio pianto “futile” e “lamentoso”.
Ma il vero motivo del tradimento, ciò che era sotto gli occhi di tutti, e non solo dei miei, è che lui non ha fatto nulla per arginare l’amico, non impedendo che mi si sedesse vicino, che mi parlasse, che mi desse passaggi, offendendo il mio orgoglio di donna e provocandomi una rabbia cieca.
Gli ho anche rivelato un mio iniziale interesse per lui, ma a seguito del suo sbigottimento non si è arrabbiato, non lo ha chiamato, il giorno dopo come se nulla fosse amici come sempre…nulla.
Desidero fortemente questo suo amico, e lui desidera me, ma ora sono nel pallone. Perchè, dentro di me, nel profondo, sento ancora uno spiraglio di desiderio verso il mio fidanzato, ma mi sento avvilita perchè non fa nulla per cambiare la situazione nonostante io abbia esposto la mia difficoltà, e a volte ho incubi ad occhi aperti immaginandolo desideroso e passionale con altre donne, mentre io sono stata trattata peggio di una scarpa vecchia, per quanto viva un enorme senso di colpa che mi fa star male di giorno e di notte per ciò che ho fatto, perchè non se lo meritava…
Mi aiuti a capire. Ho scritto di getto. La ringrazio.
Credo proprio che la sua vicenda vada gestita in privato, magari con un percorso breve in counseling…
se concorda mi ricontatti via mail: info@marilenacremaschini.it per parlarne
Marilena
Buongiorno dottoressa, ha scritto tutto in maniera perfetta.
Sono arrivata in questo articolo perché mi sta succedendo una cosa più grande di me.
Con mio marito non ho più affinità, quando facciamo l’amore non provo più molto e inoltre la maggior parte delle volte lui si avvicina solo quando c’è da farlo.
Io non sono più felice e tempo fa ho ricevuto una richiesta di amicizia da un mio ex, il mio primo amore, ci siamo sentiti al cellulare e mi sono sentita immensamente felice ma anche immensamente triste perche mio marito nonostante le tante cose che non vanno, non meriterebbe un tradimento, che specifico per ora non è successo, ma ho il desiderio che succedesse, lui abita in Romania ed eravamo bambini quando ci siamo messi insieme io forse avevo 15 anni e lui 18, abbiamo passato dei momenti bellissimi e vivevamo la nostra storia d’amore di nascosto, perché il problema è la diversità di cultura in un piccolo paesino di campagna e quindi per mio volere ci vedevamo sempre di nascosto, poi i miei quando hanno saputo, lo hanno allontanato in tutti i modi addirittura gli hanno mandato i carabinieri a casa.
E lui un giorno mi ha lasciata ed è scappato letteralmente dall’ Italia per tornare in Romania. Io sono stata malissimo e adesso che ci stiamo sentendo scopro che per lui è lo stesso.
Lui è divorziato da pochi mesi e ha una bambina mentre io sono sposata e ho una bambina, ho paura di lasciare tutto e mi dispiacerebbe ferire mio marito e poi c’è il fatto che lui non è in Italia. Te ne sarei grata se mi dai un tuo parere
Per darle un parere mirato dovrei conoscere meglio la vicenda nei particolari, che ovviamente non possono essere scritti qui.
Che ne dice di contattarmi per fare un breve percorso in counseling anche per aiutarla a chiarire tutte le sue idee in modo da prendere una posizione più decisa.
Mi contatti privatamente, le darò tutte le indicazioni del caso, via mail: info@marilenacremaschini.it
Marilena
Dottoressa buongiorno. A compendio di questio suo interessantissimo articolo vorrei fornire il mio contirbuto. Il mio è un caso del tutto particolare di tradimento subito, in quanto non carnalmente consumato. Breve cronistoria: avevo 33 anni e la notte antecedente il matrimonio con colei che era stata la mia fidanzata da quando ne avevo 25, mio padre accusa un malore improvviso ancora giovanissimo (64 anni). Ovviamente annulliamo il matrimonio. Dopo l’operazione in urgenza, 2 mesi di coma. Incredibilmente si risveglia, quando tutti lo davano per defunto, ma scopriamo che ha perso per sempre l’uso delle gambe, delle corde vocali, e altre magagne causate da un’ischemia midollare durante l’operazione chirurgica. Ne seguono due anni di viaggi della speranza, 4 operazini chirurguche in altrettanti ospedali in giro per l’Italia, ma alla fine mio padre rincasa in stato semi-vegetativo. Assiste comunque in quelle condizioni al nostro matrimonio rifatto. Nei successivi 8 anni di matrimonio lui lotta per lavita, perchè era un guerriero, e la nostra vita sociale si annulla, dovendo come figlio unico assorbire oltre al mio precedente lavoro anche quello di mio padre: 10/12 ore di lavoro al giorno intervallate da continue corse in ospedale e improvvisi ricoveri in terapia intensiva. Nonostante un’esistenza pari ad un calvario nel quale anche solo ritagliarsi una breve vacanza significava partire nell’ansia di una telefonata per un’urgenza che mia madre da sola non avrebbe saputo gestire, nascono i nostri due figli. Ma il giorno dei funerali laici e privati di mio padre, mia moglie mi dice dal nulla: “Oggi sono morta anch’io assieme a lui. Un giorno capirai.” A distanza di qualche mese scopro che lei si è innamorata di un mio amico, il classico esempio che Lei cita nel suo articolo (cito): “Fino a quando, per caso, non incrociate un paio di occhi che vi guardano in modo diverso e questo piccolo gesto è capace di scatenare in voi delle emozioni che avevate seppellito da tanto tempo.” La classica storia impossibile: lui sposato con figli ed innamorato di sua moglie. Nessun tradimento carnale, solo un invaghimento dovuto al fatto che io in quegli anni l’avevo trascurata, e finito poi nel nulla, ma sufficiente a far sì che a distanza di tre mesi dalla morte di mio padre lei mi chiedesse la separazione, sbattendomi di fatto fuori di casa con i nostri figli di 1 e 4 anni, senza che nulla di male le avessi fatto. La mia ex-moglie non mi parla più da quel giorno, neppure per le questioni genitoriali, in quanto mi identifica come il capro espiatorio del suo malessere. Io ammetto candidamente di averla trascurata in quegli anni, ma quando si vive nell’angoscia delle terapie intensive per salvare la vita di tuo padre per anni, Le assicuro che è difficile tornare a casa con un mazzo di rose rosse. Certo non ero più l’uomo romantico e presente che aveva scelto di sposare, ma non era stata una mia scelta, e rifarei tutto ciò che ho fatto. Ne vado orgoglioso come uomo poichè nulla ho da rimproverare alla mia etica e alla mia morale. Non ero in giro a chiudere locali e divertirmi con altre donne, eppure questa è stata la ricompensa per la colpa di essere stato un figlio riconoscente. Concludo parafrasando il bardo Shakespeare: “Fragilità, il tuo nome è donna.” Saluti
Grazie della sua testimonianza caro Mario.
Marilena
Buonasera Dottoressa,
le racconto brevemente 2 storie che mi riguardano nel ruolo di amante.
A 22 anni conobbi una ragazza italiana di 24 anni lei già convivente con un ragazzo con la quale ebbi il primo bacio e i primi rapporti sessuali ai quali mi spinse lei (fece la prima mossa) me ne innamorai poi lei sparì dalla mia vita dopo che aveva raccontato di me al suo ragazzo che pure mi minacciò(“se ti vedo ti spacco la faccia”)
Nel corso del tempo ho avuto altre storielle non lunghe con un paio di donne single straniere e anche con una sposata sempre straniera con figli e tutte finite per motivi diversi.
Da più di un anno dove lavoro è arrivata una nuova collega italiana sposata di 46 anni che inizialmente non mi piaceva a livello fisico(grassottella)poi con il tempo mi ha sedotto (ha iniziato lei).
Suo marito è un pakistano un bell’uomo ed è molto geloso/ossessivo.
Volevano un figlio ma nonostante le cure intraprese da lei non è ancora arrivato e la coppia è entrata in crisi così lei dice di avere trovato in me un aiuto molto grande e che inizialmente ha pensato a me perché mi trovava “innocuo” non approfittatore della situazione(forse perché non mi piace molto fisicamente).
Il suo desiderio di protezione e di coccole si è trasformato in una serie di abbracci,baci,carezze che con il tempo e la conoscenza prima sul luogo di lavoro ci ha portato a letto in hotel poi a casa mia e poi sua svariate volte senza però mai essere arrivati alla penetrazione finale(lei ha molti orgasmi con la masturbazione e dice che sente verso di me una forte attrazione fisica mai provata io però al vederla nuda perdo l’erezione spesso)
Vengo al dunque:
Io ho 41 anni e come per la prima ragazza italiana lei è più grande di me,oltretutto ha i capelli biondo/rossi naturali con pelle chiara (la prima era biondina con pelle chiara) entrambe mi colpiscono per i loro capelli per me molto belli e ben curati, entrambe hanno l’abitudine di fumare canne,entrambe sono già impegnate a livello sentimentale con un’altra persona,entrambe prendono l’iniziativa per prime(avances),entrambe fanno lo stesso lavoro e anche se con la prima ho fatto sesso completo ma con l’ultima ancora no,cosa posso dedurre da queste coincidenze o come meglio definirle affinità?
La prima esperienza mi ha fatto riflettere molto con anche le minacce finali ricevute e con le gravi conseguenze emotive per me(prima storia d’amore e prima grande crisi) visto che lei ha deciso di troncare la storia con me per stare con lui definitivamente.
Ora sono combattuto in questa nuova storia a 3 se spingermi oltre,lei mi piace a livello mentale e come ci sa fare con le persone mi piace un po’ meno a livello fisico eppure credo arriverà presto la penetrazione che lei cerca molto e ovviamente io non sono fatto di legno.
Un suo parere mi aiuterebbe a capire errori da evitare soprattutto una seconda volta..
Grazie in anticipo per la comprensione,
Andrea.
Che ne dice di contattarmi privatamente per parlarne in un counseling che sia risolutivo per i suoi problemi?
mi scriva a info@marilenacremaschini.it
l’attendo
Marilena
Buongiorno dr.ssa, ho 48 anni sono sposata da 20 anni. Non ho figli. Da cinque anni che dopo continui litigi e conflitti, non ho più un’attività sessuale con mio marito. Nonostante questo, nutriamo reciprocamente un grandissimo affetto e stiamo bene insieme. Tre anni e mezzo fa, ho conosciuto un’ altro uomo. Ho subito avvertito che questa persona potesse rappresentare l’uomo della mia vita. Abbiamo incominciato a frequentarci di nascosto e abbiamo vissuto entrambi la storia d’ amore e di passione più bella della nostra vita.
Tre anni e mezzo di Felicità , Amore e Passione allo stato puro, fatta di viaggi, weekend, momenti magici in cui ci siamo amati follemente giurandoci amore eterno. Lui in quanto single voleva che lasciassi mio marito. Il primo anno e mezzo ero totalmente destabilizzata, che avevo la necessità di conoscerlo meglio per prendere decisioni radicali. Poi è arrivato il 2020 con la pandemia, i lockdown, le restrizioni. Nel 2021 sua mamma si è ammalata gravemente di tumore e lui in estate ha avuto un incidente che ha dovuto stare in casa un mese ingessato.
In questi due anni, ho cercato di stagli vicino il più possibile ma essendo sposata non ho potuto dargli quella vicinanze fisica di cui lui aveva bisogno.
Durante questo periodo ho sempre pensato che avrei voluto costruire un futuro con lui, lasciando mio marito ma viste tutte le difficoltà non ho mai avuto il coraggio.
A gennaio 2022 in cui sono dovuta partire con mio marito per un viaggio, lui si è sentito solo per l’ ennesima volta e bruscamente ha deciso di sparire completamente. Dopo tre anni e mezzo si è eclissato nel nulla. Io disperata gli ho mandato due lettere d’ amore esprimendo la mia volontá di separarmi, lui si è limitato a rispondermi solo con un msg agghiacciante in cui esprimeva il fatto di non essersi mai sentito così solo come in questi tre anni e mezzo e che non mi avrebbe mai più voluto sentire.
Io sono disperata. Un dolore fisico mi sta uccidendo, non riesco più a vivere.
Lui è l’ uomo con il quale avrei voluto vivere la mia intera vita, ma tutte queste difficoltà mi hanno paralizzata nella scelta di separarmi e adesso l’ ho perso.
Sto soccombendo in uno stato depressivo.
Chiedo aiuto.
Mi contatti via mail cara Lara, ed io cercherò di aiutarla
info@marilenacremaschini.it
sono sicura che insieme troveremo una via d’uscita
saluti
Marilena
Sono stato con una ragazza per quattro anni e stavo progettando di proporle. Poi un giorno, ha detto che voleva prendersi una pausa per capire le cose. Questo è stato circa quattro anni fa. Si è sposata circa due anni dopo la sua “pausa” con un collega che in seguito ho scoperto grazie all’aiuto di hackgoodnesstech su insta, gram un ragazzo pro tech che mi aveva tradito per tutto il tempo che eravamo insieme. All’epoca ero devastato, ma ora penso che fosse tutto per il meglio. Inoltre, è un piccolo mondo, perché suo marito la tradisce con qualcuno che conosco. Grazie karma!
Spesso, caro Andre, le pause servono per segnalare qualcosa che non va nella coppia da parte di uno dei due partner, ed il suo non è l’unico caso in cui poi la relazione termina.
E’ per questo che quando una persona si allontana da noi per un qualche motivo dobbiamo pensare che ci sia un’insoddisfazione non risolta nel suo animo.
Si faccia coraggio, vedrà che presto troverà la persona giusta per lei
saluti
Marilena
Buongiorno dottoressa, ho 52 anni, la mia compagna 56, siamo insieme da 7 anni anche se non conviviamo e ognuno sta a casa propria: da quando lei è andata in menopausa il suo desiderio è svanito del tutto, anzi il rapporto le provoca anche un certo dolore; non che prima fosse ardente passione, tutt’altro.. lei ha sempre avuto poca sensualità e diversi tabù, ma ora proprio zero. Non più di una volta al mese o anche meno, qualche rapporto mi concede ma si capisce che lo fa solo per accontentarmi, fosse per lei lo eviterebbe del tutto, mentre io invece ho ancora molto desiderio. Inutile dire che ho sempre molta voglia di tradire, con quasi ogni donna che vedo per strada o al lavoro, ma non l’ho mai fatto.. nonostante tutto ci vogliamo molto bene, c’è affetto profondo e fiducia reciproca, siamo molto uniti per altre cose; mi sentirei in colpa se lo facessi, poi non avrei più il coraggio di guardarla come prima; credo però che questo suo atteggiamento sia egoista, lei non ha più desiderio e prova anche un certo fastidio nell’atto sessuale, ma non ha mai fatto nulla, nessuna cura per risolvere, dal ginecologo non va, si è rassegnata, quindi io dovrei accettare la cosa, prendere o lasciare, no, non mi sembra giusto! ma ho sempre evitato di farla sentire in colpa, di iniziare inutili discussioni che porterebbero solo ad una rottura, e io ho molto timore di perderla, di restare solo al mondo (veramente non ho nessun altro oltre a lei) quindi mi devo accontentare cosi, con autoerotismo come un adolescente. Lei cosa mi consiglia? non la voglio lasciare, mi mancherebbe tantissimo. La ringrazio
Capisco la sua difficoltà Davide nel far capire a sua moglie che lei ha ancora, e ben venga, certe esigenze
e comprendo anche che dal rifiuto nasca la sua necessità di rivolgere altrove lo sfogo dei suoi bisogni.
Mi chiedo se abbia mai affrontato in maniera diretta e chiara questo discorso con sua moglie in modo da avere delle risposte certe e potersi comportare di conseguenza
Non credo che in tal modo rischierebbe di perdere sua moglie semmai di rafforzare ancora di più il legame con lei.
La comunicazione chiara ed esplicita risolve molte problematiche, compresa la sua
Mi ricontatti se ha bisogno di un consiglio più mirato, sono a sua disposizione
saluti
Marilena