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04/05/2017Il sogno è simbolico quando nasconde un messaggio.
I sogni abitano nel nostro inconscio, oggetto di scoperta del grande pioniere della psicoanalisi Sigmund Freud.
L’inconscio rappresenta la parte più profonda della psiche umana dove dimorano le nostre paure più grandi, desideri rimossi e inaccettabili, residui diurni della nostra quotidianità, ricordi rimossi e traumatici, esperienze infantili etc.
Uno degli strumenti per eccellenza per accedere all’inconscio è proprio il sogno.
La vita onirica
Il sogno è come un teatro dove viene messo in scena il “non detto” o un ricordo mascherato, dato dalla difficoltà e implicazione emotiva che questo ricordo, se reso accessibile alla coscienza, può comportare.
Tuttavia, il sogno racchiude un ventaglio di esperienze e vissuti molto importanti della persona e fornisce una chiave per una conoscenza di sé a 360 gradi.
È come se rappresentasse il fondale marino al di sotto del quale navigano tutti i ricordi, vissuti emotivi ed esperienziali, paure, desideri di cui noi non abbiamo consapevolezza, o almeno in parte.
È come se vivessimo due vite: la vita di tutti i giorni, la quotidianità di cui facciamo esperienza e di cui soprattutto siamo più o meno consapevoli, e la vita onirica notturna, talvolta diurna (il riposo mattutino o pomeridiano).
È importante, proprio per questo aspetto, comprendere il significato dei sogni, per esplorare cosa nasconde la psiche della persona o cosa non vuole ricordare, o semplicemente aspetti di sé che rimandano alla sua infanzia e che ci permettono di comprenderne meglio la sua personalità e funzionamento attuali.
Significato dei sogni
L’interpretazione dei sogni è stata, ed è tuttora, oggetto di numerosi studi da parte della psicologia. Freud (1899) ha elaborato una delle teorie più importanti della storia della psicologia sull’interpretazione dei sogni.
Freud sostiene che il sogno incarna il tentativo di appagamento di un desiderio, che spesso è di origine infantile, questo gli permette di includere anche i sogni d’angoscia, legati appunto a desideri infantili rimossi.
I desideri e le paure che si manifestano lungo la via dei sogni, tuttavia si mostrano velati o “mascherati”. Questo accade poiché il lavoro onirico utilizza quattro meccanismi di difesa principali: spostamento, censura, condensazione, elaborazione secondaria.
- Lo spostamento è il meccanismo del “desiderio mascherato”: il desiderio non si manifesta in modo immediato e chiaro ma assume forme diverse. Esempio: quando nel sogno è presente il desiderio di possedere alcuni oggetti di soddisfacimento, questo meccanismo sposta questo desiderio verso altre tipologie di oggetti e ciò è reso possibile attraverso la censura. Questo non avviene solo con il desiderio, ma anche con la rabbia e tutto il ventaglio di sentimenti che il sognatore non vuole accettare. Esempio: sognare di litigare strappando i capelli, ad una persona sconosciuta o un’amica con cui non si ha, apparentemente, alcun tipo di problema. Probabilmente, analizzando il sogno e la persona in questione, potrebbe rappresentare la rabbia verso un genitori o verso se stessi (sentimento che non si vuole accettare) e quindi si sposta su una persona a caso o una persona che ti ricorda te stesso o la madre.
- La censura svolge un’importante funzione: quella di decidere quali contenuti onirici possono accedere alla coscienza e quali “lasciare fuori”. Riveste un po’ il ruolo di guardiano del sogno e appare vigile durante la veglia, durante la quale i contenuti e desideri inaccettabili vengono tenuti lontani dalla coscienza. Questo si verifica a causa di questa barriera forgiata dalla censura, che durante il sonno, si indebolisce proteggendolo e permettendo ai desideri di manifestarsi in modo velato. Inoltre, la censura può anche fungere da scudo protettivo per la persona che sogna, senza la quale proverebbe una forte angoscia. Quindi il sogno ci permette di mettere in scena nel nostro spazio onirico, tutti i contenuti rimossi in un contesto sicuro e accessibile, sotto la supervisione e il lasciapassare della censura.
- La condensazione rappresenta un’altra importante funzione del sogno: mette insieme e “condensa” elementi particolari, soggetti di diversa provenienza in un’unica entità. Una persona sognata, ad esempio, può possedere l’accessorio appartenente a un’altra persona, la barba, i capelli di un altro soggetto ancora, o anche provare un desiderio appartenente a un’altra ancora. Questo meccanismo aiuta il sognatore a sentirsi libero e svincolato dal regime “imposto” dalla censura.
- L’elaborazione secondaria. Ma come si fa a ricordarsi i sogni e come possono essere interpretati? A proposito di questo Freud “mette in gioco” l’elaborazione secondaria. Con elaborazione secondaria si intende una prima interpretazione del sogno fatta dal sognatore in prima persona. La persona racconta il sogno così come gli viene, mediante ricordi talvolta confusi, poiché non si riesce, specialmente dopo un po’ di tempo, a ricordare i dettagli del sogno. C’è sempre qualcosa che sfugge alla memoria. Lo psicoanalista prende il racconto del paziente e vi mette ordine facendo attenzione ad alcuni dettagli o alle omissioni e ricordi confusi della persona.
Secondo Freud è importante analizzare i singoli elementi senza dare necessariamente un’interpretazione globale. Nel momento in cui un sogno appare confuso, è necessario focalizzarsi sulle varianti o passaggi omessi dal sognatore. In quel punto possono emergere i punti deboli del travestimento onirico, la funzione della censura di mascheramento.
Freud afferma, inoltre, che per oltrepassare le barriere create dal paziente, bisogna far raccontare i suoi sogni passati come se fossero stati sognati la notte prima.
Per interpretare i sogni sono importanti diversi elementi: le associazioni per numero e quantità; la collocazione del sogno; l’utilizzo che ne fa il paziente, se a scopo esplorativo o difensivo. Infine, per Freud, il sogno non ha valore in sé, ma come uno strumento attraverso cui si può accedere al mondo inconscio del sognatore.
Durata di un sogno
Per definire la durata di un sogno bisogna comprendere quando noi sogniamo e in che fase del sonno si mette in moto tutta l’attività onirica.
Le due principali fasi del sonno sono due: le fasi REM (“Rapid Eye Movement”) e fasi NREM.
La fase REM è caratterizzata da movimenti oculari, attività cerebrale intensa e paralisi dei muscoli volontari, che in questo modo impediscono movimenti pericolosi durante un sogno particolare.
Durante le fasi NREM la muscolatura è più rilassata, la frequenza cardiaca è lenta e i livelli di sonno sono più o meno profondi.
Inoltre, mediante le misurazione dell’ EEG (elettroencefalogramma) si è evidenziata l’esistenza di 5 fasi del sonno: le prime 4 fasi di sonno NREM si alternano con la fase REM del sonno durante la quale il cervello si attiva e inizia l’attività del lavoro onirico.
Il sonno REM viene chiamato sonno paradosso. In questa fase si verificano rapidi movimenti oculari, un aumento del flusso sanguigno e dell’attività cerebrale che contraddistinguono lo stadio del sonno associato ai sogni.
Il sonno REM si verifica a 90-120 minuti dall’addormentamento: inizialmente dura poco tempo (circa 15-20 minuti) ma potrebbe aumentare progressivamente durante le ore di riposo (infatti il sogno potrebbe durare dai 5 ai 15 minuti massimo e in base alle fasi del sogno potrebbe cambiare la vividezza e come la persona lo percepisce).
Interpretazione dei sogni
Quando sogniamo è come se indossassimo una maschera, un certo capo d’abbigliamento particolare, il cui tessuto, colore riveste un ruolo e ha un determinato significato. Ma comprendere cosa c’è al di sotto di questo tipo di vestito non è così immediato.
Pian piano che una persona si sveste, accede ad uno strato profondo della sua anima, del suo inconscio, alcune volte c’è bisogno di farlo con delicatezza, poiché non si sa cosa si potrebbe trovare.
Nei sogni, come ha espresso il pioniere della Psicoanalisi, esistono una vasta gamma di simboli con un particolare significato. Questi simboli possono trovarsi all’interno dei sogni di più persone perché rappresentano un po’ le metafore e i passaggi più importanti dell’esistenza umana.
Cito alcuni esempi:
- Il viaggio. Il viaggio rappresenta un bisogno interiore di cambiare qualcosa nella propria vita, di percorrere nuove strade e nuovi progetti, oppure può narrare la fine di un’avventura.
- Sognare di cadere. Quando si sogna di cadere può significare una mancanza di autostima, un’insicurezza interiore dovuta anche al fatto che magari ci si sta preparando ad affrontare una nuova fase della vita. Questo potrebbe creare un vissuto d’ansia che si manifesta attraverso la caduta nel vuoto, in un posto sconosciuto, inaspettato, pieno di sorprese o insidie.
- Sognare di morire. Sognare di morire potrebbe rappresentare, come nel viaggio, l’inizio di una nuova vita con la “morte” della precedente. Altre volte, invece la morte potrebbe proprio rappresentare una delle più grandi paure dell’uomo: la paura di morire.
- Sognare di litigare e urlare senza emettere suoni. Questo è un sogno ricorrente in molte persone, il litigare con qualcuno, parlare e urlare senza riuscire ad emettere suoni, quasi come se stessimo soffocando o fossimo affetti da una forma grave di laringite; potrebbe significare la nostra esigenza di urlare noi stessi, i nostri pensieri, i nostri vissuti, senza essere ascoltati o senza riuscire a farlo. Spesso può capitare con persone con cui abbiamo qualcosa in sospeso o con le quali abbiamo il timore ad esprimere le nostre opinioni. La cosiddetta paura del giudizio o del rifiuto.
Il contenuto latente
Citando sempre Freud, nei sogni c’è una parte e un contenuto che ricordiamo e accessibile alla memoria e alla coscienza, una parte invece che sfugge a tutto questo. Parliamo proprio del “contenuto latente” e “contenuto manifesto” dei sogni.
Entrambi i contenuti sono parti importanti del sogno, sono strettamente interconnessi e legati tra loro, solo che il primo è la parte che il nostro cervello “rimuove” o non accetta poiché potrebbe contenere dei vissuti, ricordi, desideri e paure che potrebbero turbare e creare angoscia alla persona che sogna.
Il secondo rappresenta la parte del sogno più accessibile, più “leggera” e tollerabile dalla persona e solitamente viene ricordata e narrata.
Di solito nei sogni sono presenti particolari che non “quadrano” con il contesto o che non c’entrano nulla con il resto. Questo si può verificare a causa dell’azione della censura che modella e maschera alcuni contenuti difficili da elaborare per la persona come avviene nel meccanismo dello spostamento e condensazione sopracitato della teoria Freudiana.
È anche importante sottolineare che i sogni fanno viaggiare in diverse dimensioni e luoghi creati dalla nostra mente per cui ci possiamo trovare in ogni luogo e in ogni tempo senza dover sottostare alla legge della metafisica.
L’importanza del sogno
Il sogno è il nostro spazio dove ogni nostro vissuto, paura più profonda, oscuro desiderio, emozione ambivalente, può essere contenuta e, al contempo, espressa.
Tanti sogni rappresentano una forte aggressività verso i nostri genitori e la persona che sogna non accetta, vuole allontanare dalla memoria e dalla coscienza perché prova un enorme senso di colpa: le figure che lo hanno messo al mondo e gli hanno dato la vita, come potremmo essere arrabbiati con loro?
Eppure, siamo fatti di pulsioni, le più primordiali e istintive, potenti forze motrici che spingono verso qualcosa: la sessualità, la passione, la morte. Tenerle a bada significa porre un freno contro natura a qualcosa di forte e potente che comunque uscirà fuori in un modo o nell’altro.
Il sogno e la fantasia sono spazi creati dalla nostra mente, mossi parzialmente dal nostro inconscio, per poter dare sfogo a tutto questo in uno spazio protetto.
Non si può soffocare ogni tipo di pulsione ed emozione, perché può nuocere a noi stessi a lungo andare e anche all’altra persona se non si riconosce la causa di ciò che lo provoca: se sono arrabbiato con mia madre per anni per il suo atteggiamento soffocante nei miei confronti, questo sentimento così forte e acceso troverà sempre il modo di uscire.
Nei sogni potrebbe essere espresso con un incidente o la morte della madre, che non significa per forza augurarle o volere la sua morte, semmai una morte simbolica di quell’aggressività provata per anni. Come anche il desiderio di stare con una persona con cui non si può stare, etc.
Se non esistessero sogni e fantasie ci sarebbe il caos.
Non avere un proprio spazio e non permettere l’attività onirica che trasforma i residui diurni, pezzi di realtà e quotidianità vissuta, insieme a tutto il vortice emozionale della persona consapevole o non accettabile, in contenuti onirici e mascherati quindi accessibili alla coscienza, renderebbe tutto questo devastante per la persona.
Non conoscerebbe il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è, l’impatto costante con la realtà potrebbe scuoterlo a tal punto da creare un’enorme sofferenza psichica che non riuscirebbe più a gestire. Questo accade per lo più nella psicosi.
È importantissimo sognare e non preoccupatevi. Chi pensa di non sognare non è detto che provi questa grande sofferenza o non riesca a porre i confini, questo succede in determinati casi o in gravi patologie.
Piuttosto, accade di frequente di non ricordare il sogno perché veramente irrilevante e privo di significato oppure perché molto difficile per la persona da ricordare, in questo modo protegge i suoi ricordi e quindi sé stessa.
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2 Comments
Non conoscevo questo “simbolo”.
Poi stanotte ho ho sognato che cercavo il mio posto in una scuola d’arte finché non l’ho trovato sotto il disegno della bocca del serpente che mordeva la propria coda.
I sogni son sempre rivelatori di un nostro pensiero o desiderio…