Questo è uno spaccato di vita vera, un racconto di una persona che ha vissuto sulla propria pelle cosa vuol dire essere figli di genitori egoisti, narcisisti e manipolatori.
È la storia di una vita passata tra delusioni, dolori, amarezze e tentativi di salvarsi da un destino tanto infame per poter ritrovare la propria vita, una serenità e un modo di sentirsi e di essere se stesse come si è sempre desiderato ma che non si è mai potuto realizzare.
Ecco di seguito il racconto della figlia vittima di quel tipo di genitore che non vede altro che se stesso ed i propri bisogni… dimenticandosi che una figlia ha bisogno di essere amata, di essere vista e di essere considerata così com’è, con tutto il suo essere speciale.
“Cosa vuol dire essere figli di narcisisti?
Essere completamente vuoti! Non avere un’idea propria perché’ non si ha la possibilità’ di poterla avere!
Devi avere la sua idea, devi essere la sua prolunga ed essere la sua estensione: Dove non arriva Lei (narcisista)devi arrivare tu!
Il DEVI e’ un imperativo molto utilizzato.
Chi vive in una famiglia di narcisisti, come la mia, madre covert e padre overt, non ha la possibilità’ di dire la sua, non ha la possibilità’ di fare richieste particolari diverse dal loro modo di pensare.
Se hai degli amici che vogliono fare una vacanza e questa richiesta e’ considerata fuori dagli schemi dai tuoi genitori, non puoi andarci e questo e’ tassativo.
Quante volte i miei amici hanno parlato con mia madre per cercare di convincerla ma hanno sempre trovato un muro.
Non c’e’ neanche male che i miei amici mi rimanevano accanto.
Da piccolina invece, non ero una tipetta semplice, lo ammetto, ma prendevo tante botte che una bambina della mia età’ qualsiasi cosa facessi, non meritava certo che le si usasse una cucchiaia di legno nella schiena.
Mia madre ha 5 anni mi ha lasciata nel super mercato da sola appositamente. Le avevo chiesto se potevo andare a vedere il reparto dei giocattoli e li, lo ammetto mi sono persa, li ho provati tutti, ma lo scotto da pagare e’ stato alto.
Io, con la mia giacchettina blu, un particolare che non scorderò’ mai, siamo rimaste sole, in mezzo ad un mucchio di gente sconosciuta.
La cosa curiosa che ancora oggi mi fa pensare e’ che non mi sono rivolta ai commessi per cercare mia madre, ma sono andata direttamente a casa nostra. Questo mi fa pensare che di “bastardate” ne avevo già’ ricevute.
Fatto sta, ho suonato il campanello ,dopo che avevo attraversato, da sola, una strada molto trafficata, e lei lo sapeva, mi ha risposto al citofono tutta incavolata dicendomi che lei non aveva tempo di aspettare i miei porci comodi.
Mi ha rimproverata perché’ ho fatto tardi e non mi ha parlato tutta per tutta la Domenica successiva.
Questo vuol dire essere figli di narcisisti, per loro non esisti! Puoi portargli la Luna che loro ti chiedono, anche il sole dicendo che aver pensato solo di portargli la luna era poco. Loro meritano sempre di più’.
Ma stanca di questa vita, quattro anni fa’ ho intrapreso una terapia con una psicologa e psicoterapeuta meravigliosa!
Mi ha fatto capire quanto i miei sensi di colpa non dovevano esistere, che era stata mia madre ad inculcarmeli nella testa, mi disse che meritavo tanto per quella che ero e che sono, e che dovevo smetterla di pensare che non valevo niente come mi aveva sempre fatto credere mia madre, mi disse che ero una buona madre, mentre mia madre mi aveva sempre fatto sentire inadeguata e che per fortuna i miei bimbi avevano una nonna così in gamba….
La mia terapia e’ durata 3 anni e sei mesi, ma se tornassi indietro la rifarei altre mille volte.
Mi ha ridonato la vita. Abbiamo attraversato ferite che assomigliano ai dolori del parto, ma quando prendi in braccio per la prima volta tuo figlio o tua figlia ti dimentichi di tutto in un attimo, le lacrime ti bagnano il viso per la gioia e non più’ per il dolore e le sofferenze.
Così è’ stato quando mi sono accorta di aver ripreso in mano la mia vita.
Bisogna andare oltre e vivere da quel momento in poi con la consapevolezza di vivere la vita in pieno e non farla più’ gestire da nessuno.
W la vita
Saluti”
10 Comments
Non sapevo di essere figlia di una madre narcisista, ho iniziato la psicoterapia da qualche mese. Lo psicologo mi ha parlato di narcisismo e cosi` mi sono documentata. Corrisponde ogni singolo aspetto. Sono una vittima di abusi. Non ero mai abbastanza per lei, avevo sempre paura di deluderla. Mi picchiava, mi urlava, mi diceva come si sarebbe suicidata, visto che nessuno di noi la meritava. Avevo due anni quando, con consapevolezza, ho preparato il mio zaino e sono scappata di casa. Porto questo dolore sempre con me, non ne parlo perche` ho paura di sembrare come lei, una vittima. Sono stanca di vivere in questo modo.
La terapia cara Alina dovrebbe fare effetto ed aiutarti a liberarti dal dolore, se vediche col passare del tempo il tuo dolore rimane immutato vuol dire che la terapia che stai seguendo non è quella giusta.
Io ti auguro di riuscire a diventare presto una donna serena, diversamente contattamimvia mail, di casi come il tuo ne ho risolti parecchi.
Tanti auguri
Marilena
Ciao,
Ho due genitori narcisisti (overt lei, covert lui).
Non riesco a trovare uno psicoterapeuta che conosca come affrontare il problema, si occupano tutti di depressione, ansia, paranoia, etc.. ma nessuno che ha le competenze per capire che il mio problema é di schiavitù mentale e che curare i sintomi non risolve il problema alla radice.
Ho fatto 3 anni di psicoterapia totalmente inutile. Puoi darmi il contatto della tua psicologa? Non so cosa fare sono disperato.
Grazie mille
Prova Marco a contattarmi via mail privatamente: info@marilenacremaschini.it
A presto
Marilena
Questa storia assomiglia incredibilmente alla mia… Anch’io sono figlia di genitori narcisisti, padre overt, madre covert. Ricordo come dovevo essere brava a scuola, altrimenti cominciavano i paragoni pieni di disprezzo con altri bambini (dei quali mia madre sapeva poco o niente!) o i commenti disgustati… (“mi dai la nausea…” “Guarda la Giorgia! Quella si’ che e’ una figlia, altro che tu!…). Io sono nata quando I miei erano troppo giovani, non volevano figli e non mi hanno mai curata. Poi, dopo piu’ di 10 anni, e’ nato il bambino d’oro… Inutile dire che per lui c’e’ sempre stato tutto, riempito di vizi, sempre giustificato per ogni cosa… Mentre io dovevo sempre cambiare, fare diversamente da quello che facevo, vestirmi in un modo diverso… Avevo quei 5-6 chili di troppo (ma non ero obesa… semplicemente mi rifugiavo nel cibo come sfogo) ed ero regolarmente derisa con degli sfotto’ che sarebbero stati da punire anche se fossero stati fatti da un 13enne cretino… e non da mio padre – ma si puo’ chiamare padre uno che fa battute volgari in casa, che tratta cosi’ la figlia? Poi, alla fine,ero io che facevo la vittima… Certo, ero io a lamentarmi sempre di “sciocchezze”… Come per esempio, essere stata letteralmente sollevata da una sedia per i capelli a 7 anni perche’ avevo perso una carta da gioco del mazzo di carte da briscola, e il mio povero papino, che era giusto stato al bar tutto il pomeriggio, dopo essere stato via per tutta la settimana per (pseudo)lavorare, visto che poi sui scoprira’ che era pieno di debiti, non poteva piu’ fare il solitario… E guai se fosse ricapitato ancora… per convincermi meglio, mi aveva dato anche un ultimo strattone mentre piangevo e mi aveva detto “Ti strappo i capelli…”
Certe persone non sapranno mai essere dei buoni genitori, e quel che è peggio è che non si rendono conto di mettere al mondo dei figli a cui rovineranno inesorabilmente la vita e la serenità.
Non può contare su di loro per essere felice, ma solo su se stessa, punti su di lei, si allontani quanto basta per rendersi indipendente e non condizionata e vedrà che riuscirà a condurre la sua vita dove e come vuole.
Ma ancora di più impari ad amarsi e valutarsi da sola, non ha bisogno dell’approvazione degli altri per sentirsi una bella persona capace di fare ogni cosa.
In bocca al lupo
Marilena
Grazie
Per i commenti e le storie che apportano luce alle ombre. Quando si è figli di narcisisti non lo si sa. Ho passato 27 anni della mia vita con genitori apprezzati da tutti per il loro valore, uno militare, l’altra insegnante. Io, la figlia maggiore, la “cretina”, ero la ribelle. Mi sono sposata e sono partita in Francia nel 96. Per loro sono morta. Ogni mio successo era una disgrazia per loro. Ho avuto 2 figli. Mio padre è morto 9 anni fa e mia madre l’anno scorso. Mia sorella, omosessuale, non ha mai voluto dirlo per non “fare dispiacere”. Ha fatto credere a tutti di essere la figlia migliore, quella che si è sacrificata per badare a loro (nostra madre ha avuto un ictus quando io avevo 14 anni e mia sorella 9). Il giorno del funerale di nostra madre, mia sorella mi ha detto che non voleva più sapere niente di me. Da allora mi ha ignorata, seppellita. Ho saputo che nostra madre aveva fatto un testamento lasciandole tutto. Oggi siamo in causa. Non mi batto per i beni, ma per il fatto di esistere. Potro’ liberarmi un giorno di questo fardello?
Sicuramente sì, un giorno ti libererai di tutto cara Nena, abbi fiducia in te e nella tua capacità di resilienza, sei una donna forte e ce la farai ad avere la vita che ti meriti, ma non arrenderti adesso, nè domani, nè mai.
Se avrai bisogno di aiuto io ci sono, contattami privatamente via mail.
In bocca al lupo
Marilena
Sono figlia di due genitori narcisisti, mio padre in maniera piuttosto evidente, mia madre è ben mascherata, l’ho scoperto da poco.
Vivo già fuori da molti anni, ma ho molta paura per il mio futuro comunque. Temo la loro reazione se mi allontanassi anche emotivamente da loro. Quando ho mostrato segni di indipendenza in passato, i miei iniziarono una campagna diffamatoria contro di me (solo che non lo capii).
Temo che mi diseredino e che possano fare di peggio (è una famiglia con molti contatti “potenti”)…
Cara Astrid,
se vuoi essere autonoma ed indipendente l’ultimo pensiero è proprio il timore di essere diseredata, che è il chiaro desiderio di voler sempre avere quel sostegno economico che ti garantisce una certa tranquillità.
Eh no! la libertà non va conquistata su questi presupposti, troppo facile! essa si ottiene seguendo soltanto il privato desiderio di emergere come persona che si ritaglia i suoi spazi e sa rendersi capace di avere il proprio posto in questo mondo e nella vita.
Sono mete difficili da raggiungere e si conquistano col sudore, fatica e gran senso di responsabilità, non tutti le raggiungono, c’è chi si accontenta della sua vita e si adatta e c’è chi lotta per sopravvivere e diversificarsi.
Bisogna avere caratttere e una forte personalità.
Gli strumenti per raggiungere quello che desideri li hai sicuramente, tira fuori coraggio e determinazione e porta avanti i tuoi progetti ed i tuoi sogni senza dipendere da nessuno, vedrai che conquisterai allora quella desiderata autonomia e libertà.
Ti auguro di trovare al più presto quello che desideri
un grosso in bocca al lupo
Marilena