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23/11/2017La comunicazione assertiva è una comunicazione efficace.
L’assertività è la capacità di affermare se stessi e di sapersi imporre con gli altri e nei luoghi frequentati: casa, scuola, lavoro, sport e in ogni occasione si richieda di dare dimostrazione del proprio valore e delle proprie capacità, senza essere messi da parte o per scontati, e poter esprimere idee ed opinioni senza essere schiacciati.
Quando è assertiva
La comunicazione assertiva tiene conto delle qualità e capacità dell’interlocutore, che riesce ad interagire con gli altri grazie ad atteggiamenti decisi, ma anche positivi e propositivi, perché sapersi affermare non vuol dire imporsi e prevalere sull’altro, ma ascoltare e concedere agli altri una comunicazione paritetica, senza dimenticare noi stessi e ciò che vogliamo dire.
Tale tipo di comunicazione assertiva si fonda su alcuni elementi:
- Un comportamento partecipe attivo e non “reattivo”
- Un atteggiamento responsabile, caratterizzato da piena fiducia in sé e negli altri
- Una piena e completa manifestazione di sé stessi, funzionale all’affermazione dei propri diritti senza la negazione di quelli altrui e senza ansie o sensi di colpa
- Un atteggiamento non censorio avulso dall’uso di etichette, stereotipi e pregiudizi
- La capacità di comunicare i propri sentimenti in maniera chiara e diretta ma non minacciosa o aggressiva.
La comunicazione assertiva si basa sul diritto di essere trattati con rispetto, il diritto di essere sé stessi e di essere liberi di credere nei propri valori; ciascuno di noi ha uno spazio personale che gli altri devono rispettare, così come noi dobbiamo rispettare i diritti degli altri.
Un altro importante elemento dello stile assertivo è il senso della responsabilità delle proprie azioni, da intendersi come affermazione e difesa dei nostri diritti accettando le conseguenze delle nostre azioni.
Stile assertivo
La comunicazione assertiva si riconosce da alcune espressioni corporali particolarmente aperte, cordiali e coerenti nei vari livelli della comunicazione.
Presupposto fondamentale dell’assertività è il saper ascoltare, ovvero prestare attenzione non solo al contenuto razionale di ciò che è stato detto, ma anche a quello emotivo della comunicazione, riassumere e dare feed-back positivi e chiedere chiarimenti.
La riduzione dell’ansia e l’emergere delle convinzioni positive che seguono alla comunicazione assertiva permettono lo sviluppo e la crescita della fiducia in sé stessi.
Essa si fonda su determinate componenti che non dovrebbero mai mancare:
- La componente verbale. É bene usare parole che esprimono fiducia in sé stessi e negli altri. A questo scopo è opportuno descrivere il comportamento altrui in maniera non censoria, vale a dire senza imporsi ed evitando giudizi ed ordini categorici. È importante anche evitare di ferire la sensibilità altrui con espressione o giudizio offensivo.
- La componente cognitiva. La componente cognitiva comprende tutti i pensieri che condizionano il nostro comportamento. Esistono persone talmente esigenti nei propri confronti da negarsi una possibilità di essere assertivi o che rinunciano a farsi valere per mancanza di fiducia in se stessi sconfinando in atteggiamenti rinunciatari. Sarebbe invece utile l’atteggiamento opposto: credere nella propria capacità di affermarsi e di immaginarsi nell’atto di riuscire.
- La componente emotiva. La componente emotiva comprende il livello di emotività e il tono e il volume della voce. È importante trasmettere il proprio messaggio al livello emotivo più adatto alla situazione, perché il tono di voce ha un ruolo decisivo nell’opera di persuasione.
- La componente non verbale. La componente non verbale è estremamente importante. Gran parte della comunicazione avviene infatti non verbalmente, e la comunicazione non verbale ha un forte impatto sull’interlocutore. Un’analisi dei vari comportamenti non verbali può essere basata sul contatto visivo, sulle espressioni del volto, sul silenzio, sul tono, volume e inflessione della voce, sui gesti e sul linguaggio del corpo.
Tipi di reazioni
Ognuno di noi reagisce agli eventi e alle situazioni con modalità diverse, in base al proprio vissuto, alla propria esperienza, al proprio carattere. Sono principalmente tre le modalità di comportarci di fronte agli eventi della vita:
- Modalità Aggressiva. La persona aggressiva è egocentrica, ostile, arrogante, non sente ragioni; deve avere il pieno controllo della situazione e tende sempre a sopraffare gli altri, calpestandoli con la propria apparente superiorità.
- Modalità Passiva. La persona passiva è debole e sottomessa, non riesce ad esprimersi come vorrebbe, è titubante, teme sempre il giudizio altrui e piuttosto che esporsi preferisce rimanere in silenzio e subire gli eventi.
- Modalità Assertiva. La persona assertiva invece ha piena consapevolezza di sè e delle proprie capacità, sa farsi valere ma senza calpestare gli altri e sa comunicare efficacemente in tutti gli ambiti della propria vita.
L’Assertività è quindi il giusto equilibrio tra le due polarità antitetiche del comportamento umano: Aggressività e Passività. Queste sono condizioni che tendono all’eccesso di una condizione che nel primo caso è negativa, per l’iter-relazione con gli altri e non porta ad un costrutto produttivo e migliorativo; mentre la seconda è negativa per la persona in sé in quanto tende al suo annullamento.
Ciascuna di esse tende all’eccesso: l’aggressivo calpesta gli altri e il passivo si fa calpestare.
L’assertivo, invece, è in grado di trovare il suo equilibrio, non si lascia trascinare dalla corrente incontrollata degli eventi ma li domina con energia ed ingegno, riuscendo ad esprimere sempre il meglio di se stesso e delle proprie capacità.
Essere assertivi significa reagire con prontezza costruttiva: è l’alternativa migliore che possiamo scegliere di fronte al senso di impotenza della passività e alla tendenza a manipolare gli altri dell’aggressività.
L’assertività è quindi uno strumento finalizzato a rendere più equi i nostri rapporti interpersonali, mettendoci in grado di agire nel nostro migliore interesse e di difenderci senza ansia; di manifestare con facilità ed onestà le nostre sensazioni; di evitare l’umiliazione che avvertiamo quando non riusciamo ad esprimere chiaramente quello che proviamo; e soprattutto quello di esercitare i nostri diritti senza negare quelli altrui.
Diventare assertivi
La comunicazione assertiva è una scoperta importante che può migliorare la qualità della vostra vita.
Tuttavia, per diventare assertivi dovete prima di tutto praticare un’autoanalisi e capire quali sono i vostri punti deboli da migliorare (reagite sempre in maniera aggressiva? O al contrario siete passivi? Non riuscire ad esprimervi come vorreste? Ecc…)
Una persona assertiva possiede infatti una profonda autostima e ha bene in mente gli obiettivi da raggiungere. Partite quindi da qui e interrogatevi su cosa non va nella vostra vita e cosa vorreste cambiare.
Una volta fatto questo, memorizzate le sei caratteristiche di base del comportamento assertivo e fatele vostre:
1. Promuovere la parità nei rapporti umani
L’uguaglianza tra le persone è uno dei cardini più importanti del comportamento assertivo. Per poter rispettare gli altri, senza calpestarli o ledere le loro opinioni, è fondamentale non porsi mai in una situazione di netta superiorità ma valutare sempre col giusto criterio le persone che abbiamo di fronte. Secondo l’assertività non esistono forti o deboli, tutti possiamo vincere. La persona assertiva dimostra quindi la propria correttezza e il grande senso di lealtà, proprio dal modo in cui tratta gli altri, ovvero con parità ed equità, senza alcuna forma di pregiudizio.
2. Agire nel proprio interesse
L’assertività mette in primo piano la propria autorealizzazione personale. Per questo motivo la persona assertiva è tenace, determinata, sa prendere autonomamente le proprie decisioni in qualsiasi ambito della propria vita. Sa porsi degli obiettivi e conseguirli con successo senza mai perdersi d’animo, e se necessario non si fa problemi a chiedere l’aiuto degli altri o essere essa stessa fonte di aiuto. L’assertivo sa stare in maniera attiva in mezzo alla gente, sa perseguire i propri interessi personali senza mai calpestare gli altri ed è fonte di positività e di buon esempio per le altre persone.
3. Difendersi in maniera autonoma
Essere assertivi non significa dire sempre Sì e darle tutte vinte, tutt’altro. La persona assertiva sa dire No quando è necessario, è in grado di porre dei limiti al fine di salvaguardare il proprio dispendio di tempo ed energie. Sa reagire in maniera costruttiva alle critiche e sa difendersi con destrezza in ogni situazione, riuscendo a farsi valere.
4. Esprimere le proprie sensazioni con onestà e sentendosi a proprio agio
Una persona assertiva è spontanea e non nasconde mai i propri reali stati d’animo, dimostra chiaramente quello che prova e lo manifesta apertamente. La falsità e l’ipocrisia non sono qualità che fanno parte del comportamento assertivo, tutt’altro. Essere assertivi vuol dire esprimere in maniera palese le proprie emozioni, sentendosi a proprio agio e senza vergognarsi, sempre ovviamente nel pieno rispetto degli altri.
5. Esercitare i propri diritti
Assertività vuol dire anche non aver paura di esprimere le proprie opinioni e di far valere i propri diritti quando è necessario. “Sii giusto con gli altri, ma poi saltagli addosso sino a che essi non saranno giusti con te”. Questa frase di Alan Alda riassume bene il concetto di giustizia tipico della persona assertiva, la quale reagirà sempre in maniera costruttiva di fronte alla violazione dei propri diritti.
6. Non negare i diritti degli altri
Se da una parte l’assertivo sa far valere i propri diritti, dall’altra riesce a farlo senza mai offendere, criticare, intimidire o manipolare gli altri. È in questo che sta la vera virtù della persona assertiva: essere in grado di portare avanti con orgoglio le proprie idee e i propri diritti, senza mai imporsi con aggressività o ferire le altre persone.
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