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18/01/2023La nostra scrittura ci parla di noi e dei nostri desideri.
Imparare a leggere la nostra scrittura ci fa comprendere meglio chi siamo e cosa desideriamo dalla vita o dagli altri, altri che stanno intorno a noi perché li conosciamo o quelli a noi del tutto estranei.
In maniera del tutto inconsapevole quando noi tracciamo delle linee, anelli e curve per scrivere, non realizziamo soltanto un tracciato scritto per comunicare un qualcosa, ma poniamo sul foglio quello che in quel momento è nei nostri pensieri e quello che appartiene alla parte più intima di noi stessi.
La lettera “M” è per sua natura un simbolo che esprime sentimenti, pensieri, desideri coltivati nell’attimo in cui la realizziamo. E se stiamo attenti essa si può modificare adeguandosi alle nostre sensazioni e cambiando in sintonia con esse.
Per tale motivo a volte il disegno nel realizzare tale lettera, come in generale tutto ciò che appartiene ad uno scritto, può mutare nel tempo o addirittura nello stesso testo adattandosi ai vari sentimenti che accompagnano le frasi messe all’interno di esso.
Per questo motivo la nostra scrittura in certi momenti può apparire più morbida, rotondeggiante oppure diventare più spigolosa ed appuntita.
Nei momenti sereni la nostra scrittura tende ad essere più rotonda, s’ingrandisce, si espande e diventa più armoniosa.
All’opposto nei momenti di tensione, rabbia e frustrazione la nostra scrittura si arricchisce di angoli, punte e tratti spigolosi, diventa più contratta, facciamo errori più spesso ed il gesto dello scrivere realizza dei simboli o lettere più dure, artificiose e tese.
Senza rendercene conto noi mettiamo sul foglio i nostri pensieri e i nostri desideri così come li percepiamo nell’attimo stesso in cui scriviamo.
Tali sentimenti si notano in diverse lettere e nel contesto dell’intero foglio nel modo in cui noi sfruttiamo lo spazio a disposizione per scrivere, ma la lettera “M” è particolarmente adatta a segnalare le nostre sensazioni e desideri soprattutto nell’ambito degli affetti e dei sentimenti.
Di seguito farò degli esempi per rendere più chiaro tale concetto.
Nelle due immagini che seguono vengono rappresentate due scritture rotondeggianti, curvilinee, piena di cerchi e di occhielli, scritture tipiche delle persone spontanee, buone, generose, altruiste, molto accoglienti con gli altri, sempre disposte ad ascoltare il prossimo e ad intervenire in loro aiuto.
Le “m” che realizzano le persone sopra descritte rimandano a delle forme morbide, accoglienti proprio come loro, in tale caso verranno realizzate delle lettere rotondeggianti anche nella loro scrittura.
Il fatto che tali lettere siano formate con la parte piena sopra o sotto rimanda al tipo di desiderio affettivo di cui hanno bisogno.
Chi ha un bisogno affettivo più materico e pratico realizzerà una “m” gonfia e capovolta come se disegnasse delle vasche di raccolta, esse sono vasche che rimandano al desiderio inconscio del bisogno di ricevere gesti materiali di affetto e di amore.
Le frecce qui nelle immagini che seguono evidenziano quel punto basso della lettera che sto descrivendo, la parte bassa di essa, la cosiddetta base della vasca di raccolta, a cui mi sto appunto riferendo.
Sempre in chi ha lo stesso tipo di scrittura rotondeggiante e morbida nel momento in cui desidera avere un riconoscimento affettivo di tipo più ideativo, mentale, come se volesse essere riconosciuto in validità della persona e delle sue capacità, realizza sempre delle lettere morbide e rotonde ma sviluppate nella parte superiore, l’area che rimanda al pensiero e alle capacità intellettuali della persona.
Essa creerà dunque delle lettere disegnandole in maniera capovolta rispetto a quelle delle immagini precedenti, come se fossero dei festoni (in grafologia è appunto chiamata “m a festoni”), come evidenziato nel particolare dalle frecce di colore rosso qui sotto.
Il desiderio di affetto e la richiesta di affetto da parte degli altri la si trova anche nelle scritture più spigolose, esse però sono accompagnate anche da sentimenti di rabbia, risentimento e frustrazione, spesso il sintomo di qualcosa che non va nella relazione e nei rapporti con gli altri.
Chi patisce tale condizione ha spesso desideri contrastanti di amore e odio verso la persona desiderata perché da una parte vorrebbe essere amata in maniera più completa e generosa, ma non ricevendo abbastanza amore e dimostrazione di esso nei fatti coltiva sentimenti frustranti come appunto la rabbia ed il nervosismo derivanti dal non riuscire a gestire una relazione come vorrebbe.
Ecco che le “m” anziché avere una forma morbida e rotondeggiante diventano appuntite con spigoli ed angoli, proprio come evidenziato nelle due immagini che seguono.
Le frecce rosse indicano proprio le spigolosità e gli angoli di cui sto parlando.
Come avrete potuto notare la nostra scrittura ci rivela i nostri desideri più reconditi, addirittura quelli che osavamo soltanto pensare e a cui magari non prestiamo troppa attenzione.
Ecco perché la scrittura ci aiuta nella conoscenza di noi stessi, di come siamo e di cosa abbiamo bisogno, più delle parole e più dei gesti.