
La rieducazione della scrittura
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01/03/2017La lettura è un processo cognitivo che passa attraverso 4 fasi.
Non si apprende a leggere e scrivere attraverso l’insegnamento e la memorizzazione di regole, ma al contrario attraverso uno sviluppo che segue delle fasi evolutive. Ecco perché gli psicologi si occupano di studiare i processi di lettura e scrittura e lo sviluppo di essi.
La lettura è un processo che inizia già con lo sviluppo del linguaggio, quando gradualmente il bambino passa dalle prime parole, alle prime frasi, fino a sviluppare un buon vocabolario.
Questo è possibile grazie a processi cognitivi che gli consentono di sviluppare rappresentazioni fonologiche della propria lingua, delle quali lui non è consapevole, ma che gli serviranno appunto per imparare a leggere.
Le fasi della lettura
È stata la psicologa inglese Uta Frith (1985) che ha proposto un modello fondamentale di riferimento dell’acquisizione della lettura in 4 fasi:
1)Fase logografica (dai 4 ai 6 anni): il bambino in questa fase non ha una consapevolezza della scrittura e quindi sfrutta il riconoscimento visivo, provando a riconoscere le parole così come riconosce le immagini e gli oggetti. Quindi ad esempio sa riconoscere il suo nome scritto, e impara a scriverlo ma non ha ancora la consapevolezza fonologica delle lettere che lo compongono.
2)Fase alfabetica (primi mesi della scuola primaria): in questa fase il bambino impara a riconoscere i fonemi, cioè i singoli suoni costituenti le parole. Legge attraverso una lettura fonologica, una strategia basata sulla conversione grafema-fonema, grazie alla quale impara a riconoscere il grafema (lettera) e il corrispettivo fonema (suono). Anche nella scrittura si avvale dello stesso processo, segmentando la parola in fonemi e facendo corrispondere il grafema. In questa fase è facile leggere parole composte da sillabe semplici (consonante e vocale; per esempio cane, casa, pane), mentre maggiore è la difficoltà con parole composte da sillabe complesse (es: giglio, albero, sciarpa)
3)Fase ortografica: il bambino ora legge in modo più fluido, senza avvalersi del processo descritto sopra. Impara a riconoscere gli aspetti di regolarità e irregolarità delle parole e apprende le regole ortografiche.
4)Fase lessicale: in questa fase il processo di lettura diviene automatico. Il bambino ha sviluppato un suo magazzino lessicale (un magazzino di parole, regole) che gli permette di leggere velocemente la parola, con un accesso più diretto. Legge con più facilità e più velocemente le parole che incontra di frequente, mentre per quelle meno comuni impiega più tempo.
I 4 passaggi
Gli studiosi sostengono infatti che il raggiungimento della fase della lettura avvenga gradualmente a partire dalla fase fonologica, attraverso meccanismi di feedback interni o esterni, grazie ai quali il bambino memorizza nel suo lessico ortografico la forma corretta delle parole che via via impara, consentendo così un’associazione diretta quando le incontra.
Vediamoli insieme nel particolare.
Stadio logografico
In questa fase la lingua scritta è considerata come una particolare forma di disegno.
Viene esaminata dal bambino nella sua globalità, non tenendo conto del valore sonoro convenzionale delle diverse lettere, ma piuttosto associandolo ad indici extralinguistici, quindi alle caratteristiche fisiche del referente a cui la parola si riferisce.
Per il bambino la parola aereo è molto lunga, in quanto indica un mezzo di trasporto molto grande, viceversa millepiedi è una parola corta considerate le dimensioni ridotte dell’insetto.
Il bambino effettua giochi con le parole (es. divisione in sillabe) ed è in grado di scrivere il proprio nome o di riconoscere le lettere che lo compongono, specialmente quella iniziale.
La scrittura è costituita dallo scambio dell’ordine delle lettere che conosce (es. quelle del proprio nome).
Stadio alfabetico
Il bambino inizia la scuola primaria e apprende le regole di conversione suono/segno (fonema/grafema) e viceversa per la lettura.
Impara che ciò che viene rappresentato con le lettere sono i suoni, e non l’oggetto stesso e che pertanto esiste una relazione tra la forma verbale e quella scritta.
L’utilizzo della via fonologica (transcodifica fonema/grafema) gli permette di scrivere un numero illimitato di termini.
Stadio ortografico
Lo studente avvia un percorso di perfezionamento della fase alfabetica per rendere più veloce il riconoscimento delle parole e la loro lettura e scrittura.
Apprende le regole ortografiche per poter scrivere tutti quei suoni che differiscono dalla regola “1 fonema = 1 grafema” come “gn” o “gl” e inizia la creazione di un lessico ortografico dove vengono inserite tutte queste parole.
Stadio lessicale
Questa fase si caratterizza dall’acquisizione di una procedura lessicale diretta, senza effettuare la conversione. In questo modo l’analisi delle parole è più veloce.
Nella scrittura vi è un richiamo diretto della parola dal lessico ortografico, senza effettuare transcodifica.
Esistono e permangono meccanismi di controllo che consentono di valutare la produzione ed accorgersi di eventuali errori di lettura e scrittura.
Gli scrittori/lettori abili sono quelli che utilizzano in modo preferenziale le strategie lessicali, ma riescono, quando necessario a passare a quelle più analitiche.
Teoria psicogenetica
Un altro modello che spiega le fasi di apprendimento della lettura-scrittura è quello di Ferreiro e Teberosky (1985) e deriva dalla teoria psicogenetica che considera il bambino in continua interazione fra ciò che è, quello che sa e l’ambiente fisico e sociale circostante.
Il modello prevede 8 livelli di concettualizzazione della lingua scritta.
- 1° livello: avviene la distinzione tra ciò che è disegno e ciò che non lo è.
- 2° livello: si avvia la differenziazione tra il disegno e la scrittura, e si instaura l’idea che i segni non riproducono l’oggetto, ma prendono il suo posto. Nelle loro produzioni i bambini diversificano il disegno dalla scrittura, che si caratterizza da zig-zag, cerchietti e pallini.
- 3° livello: il bambino comprende che le lettere e i segni servono a rappresentare il nome degli oggetti e pone attenzione alla quantità di lettere che compongono la parola sulla base di criteri esterni (peso, grandezza, età)
- 4° livello: si instaura una maggiore attenzione alla forma scritta e il bambino sperimenta la struttura delle parole combinando lettere a lui note ed elaborando regole proprie (ad esempio che una parola deve essere composta da lettere diverse). Stabilisce che l’uguaglianza o la diversità delle lettere corrispondono all’uguaglianza e la diversità di quanto viene letto.
- 5° livello: periodo di passaggio in cui alterna maggior interesse verso la realizzazione grafica o verso la forma
- 6° livello: si consolida l’ipotesi sillabica, per la quale il numero di segni presenti sul foglio corrisponde al numero delle sillabe. Inizia in questa fase ad esserci la corrispondenza tra le lettere e l’aspetto sonoro della parola
- 7° livello: ha avvio la fase sillabico-alfabetica, caratterizzata dalle operazioni metafonologiche (analisi dei suoni della parola), prerequisito fondamentale per l’acquisizione della letto-scrittura.
- 8° livello: fase alfabetica dove avviene il completamento del percorso metafonologico e tutti i suoni sono rappresentati correttamente.
I prerequisiti degli apprendimenti
Con l’espressione Prerequisiti degli Apprendimenti si fa riferimento ad un insieme di competenze che coinvolgono specifiche funzioni cognitive, connesse ad aspetti attentivi, motori e motivazionali, e che sono alla base della successiva strutturazione delle conoscenze e degli apprendimenti formali della scrittura e della lettura.
Nell’ottica di una dimensione evolutiva dello sviluppo degli apprendimenti, risulta importante considerare quanto un bambino abbia raggiunto una buona competenza nei prerequisiti anche per permettere interventi mirati nel caso in cui ci siano aspetti di fragilità, come nel caso vi siano sintomi del Disturbo Specifico dell’Apprendimento o DSA.
Prerequisiti della lettura
Questi sono i prerequisiti della lettura:
- Consapevolezza fonologica: E’ la capacità di identificare le componenti fonologiche delle parole (fonemi, sillabe o altre unità di suono) e di manipolarle intenzionalmente. Può riguardare sia il suono dell’intera parola o di parti di parola; la capacità di riconoscere o di produrre rime, di compiere la discriminazione uditiva tra due parole simili, ma anche il riconoscimento e la manipolazione di singoli fonemi (suoni) e si sviluppa parallelamente all’apprendimento della lingua scritta;
- Riconoscimento di lettere: riguarda la consapevolezza della corrispondenza grafema fonema permette al bambino di trasformare le parole scritte in codice verbale orale;
- Denominazione rapida automatizzata: riguarda la capacità di denominare il più velocemente stimoli famigliari: rappresenta la disponibilità delle informazioni nella memoria e il grado di automatizzazione in cui vi si accede;
- Ampiezza lessicale e comprensione morfosintattica: riguardano le abilità morfosintattiche (grammatica, morfologia, sintassi) e il lessico;
- Memoria fonologica a breve termine: permette di mantenere e manipolare gli stimoli per il tempo necessario a svolgere un compito; influisce su tutte tre le componenti di base del processo di lettura: decodifica, comprensione e velocità di lettura;
- Discriminazione visiva e uditiva: è la capacità di riconoscere i grafemi, distinguendoli da altri segni grafici, e differenziarli tra loro in funzione della forma e dell’orientamento spaziale. La Discriminazione uditiva è la capacità di discriminare i suoni linguistici e di riconoscere i singoli fonemi della lingua;
- Coordinazione oculo-manuale: è la capacità di coordinare la percezione visiva con l’esecuzione di movimenti delle mani (motricità fine). Viene richiesta nel processo di scrittura per lo sviluppo di un buon grafismo (qualità del tratto grafico).
Prerequisiti del calcolo
Lo sviluppo delle competenze di numero e calcolo è permesso da due tipologie di prerequisiti:
- Capacità di distinguere in modo rapido la quantità corrispondente ad un numero di oggetti ridotto (da 1 a 4). Insieme alle abilità di conteggio si sviluppano le competenze simboliche che permettono al bambino di riconoscere i numeri scritti, leggerli e associarli alla rispettiva quantità;
- Memoria e abilità linguistiche permettono il calcolo a mente, la risoluzione dei problemi aritmetici e il recupero delle informazioni;
Prerequisiti della scrittura
La scrittura è anche un particolare compito motorio in cui si eseguono sequenze di movimenti coordinati tra loro. E’ importante distinguere il tratto motorio e l’ortografia, dall’aspetto “più creativo” ed espressivo della scrittura.
- Coordinazione oculo-manuale: riguarda la capacità di coordinare e regolare i movimenti della mano;
- Abilità Visuo-Percettive: le capacità di discriminazione visiva e di riconoscere lo stimolo in forma globale anche quando viene presentato solo in parte.
L’importanza di valutare il livello dei prerequisiti e poter condurre azioni mirate sulle componenti che presentano fragilità, permette non solo di monitorare la traiettoria di sviluppo delle competenze coinvolte nell’apprendimento ma anche di poter definire obiettivi realizzabili di acquisizione di competenze mettendo in atto attività specifiche volte a potenziare tali abilità, andando ad osservare se a seguito del lavoro svolto si sono osservati miglioramenti.
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