
La comunicazione non verbale
04/10/2016
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13/10/2016Sedurre una persona richiede determinati accorgimenti e il superamento di alcune fasi.
Se la comunicazione non verbale è il linguaggio del corpo nella comunicazione generica, quando esso si esprime durante la fase del corteggiamento allora assume una modalità particolarmente unica e sensuale.
Col termine sedurre si intende il processo con cui una persona ne induce un’altra, deliberatamente, a intraprendere una relazione di natura sentimentale o sessuale.
Cosa vuol dire sedurre
Il termine deriva dal latino “se-ducere” da cui origina il “sedurre” che significa letteralmente “portare a sé”, “attrarre”, “condurre fuori dal retto cammino”.
Sedurre può assumere una valenza negativa (tentare qualcuno a far qualcosa che non vorrebbe normalmente fare), ma in genere viene usato in senso neutro o positivo (nel senso di affascinare).
In psicologia e sociologia, e nel linguaggio comune, per seduzione si intende il processo con cui una persona ne induce un’altra, deliberatamente se ha delle mire in tal senso o inconsapevolmente se ne è attratta, a intraprendere una relazione di natura sentimentale o sessuale.
Sedurre significa suscitare interesse e trasformarlo in desiderio, fare in modo che qualcuno si concentri su di noi in maniera positiva e con una certa curiosità.
Si tratta di entrare nella sua immaginazione in modo permanente facendo sì che il suo desiderio di conoscerci cresca sempre di più. Bisogna alimentare il desiderio generando l’aspettativa di un futuro possibile.
Come sedurre
La seduzione per qualcuno è un arte in cui si destreggia con sicurezza, per altri un po’ meno, ma quando sono coinvolti i sentimenti, nel senso che la persona in questione suscita in noi qualcosa di più profondo della semplice attrazione, allora si diventa tutti un po’ impacciati e maldestri.
Ma con un po’ di attenzione si può migliorare l’approccio anche di chi non è così esperto, magari studiando i meccanismi della seduzione per non incorrere in alcuni errori.
La seduzione, poi, ha un suo linguaggio specifico, differente da uomo e donna.
Di seguito sono indicati sei mezzi non verbali attraverso i quali può essere trasmessa la seduzione.
1. Il contatto visivo
Il contatto visivo è la prima forma di approccio, il primo contatto con l’altro, ed è il mezzo che scatena l’interesse oppure no, se l’altro mantiene lo stesso contatto visivo vuol dire che questo interesse c’è e si può passare alla fase successiva, diversamente è meglio arrendersi e passare ad altri lidi.
Sottile e importante, questa è la giusta quantità di contatto visivo, mantenuto per un po’ di tempo per poi distogliere lo sguardo lentamente, può essere incredibilmente seducente.
Il contatto visivo è il mezzo più complesso ed attivo della comunicazione non verbale, figuriamoci quando la comunicazione riguarda la seduzione.
2. La mimica facciale
Dopo lo sguardo il viso e le espressioni del volto sono lo strumento principe di qualunque comunicazione, ma nella fase della seduzione diventano l’elemento dominante perchè chi è interessato a noi ci guarda soprattutto in viso e mantiene lo sguardo su di esso.
Se quindi vogliamo sedurre non dobbiamo girare la faccia o nasconderla in alcun modo, interromperebbe la qualità della comunicazione in atto.
La seduzione può essere captata dalle espressioni facciali, in particolare attraverso la bocca. Un sorriso malizioso o il passarsi brevemente la lingua sulle labbra può essere molto seducente. Tuttavia, la chiave è quello di essere discreti e non esagerare.
3. La postura
Si tratta del “classico” linguaggio del corpo perchè l’insieme dei movimenti del nostro corpo lanciano dei messaggi che nella mente di chi ci sta davanti assumono una valenza specifica.
Assumere una posizione di chiusura, con le braccia conserte, spostando il corpo in un’altra direzione o allontanarsi da qualcuno sono segni evidenti di mancanza di interesse.
Posture aperte, orientate verso l’altra persona, con una leggera inclinazione in avanti, sono invece segnali del corpo seducenti e sono quelle da prendere in considerazione se si vuol sedurre.
Se il corpo è rivolto da un’altra parte ma il volto è diretto verso la persona che interessa allora vuol dire che oltre che sedurre la persona vuol anche giocare con delle modalità tipo: fuggo ma non fuggo veramente.
4. L’olfatto
Il nostro olfatto comunica direttamente col nostro cervello senza ulteriori devianze o scappatoie, infatti anche senza rendercene conto siamo o meno attratti da qualcuno che nemmeno conosciamo e che quindi non possiamo valutare razionalmente, ma il nostro cervello sì perchè ne sente l’odore e lo giudica.
Alterare l’odore naturale del nostro corpo con dei profumi impedisce al cervello di “giudicare” l’altro e di darci dei segnali indicativi di interesse o repulsione, quindi per capire se l’altro è una persona adatta o meno a noi dobbiamo rischiare e lanciarci nella conoscenza.
Profumi piacevoli possono essere seducenti, nel senso che possono costituire una risposta condizionata ed indurre dei pensieri desiderativi, delle memorie di desiderio, che spesso sono associate a frasi tipo: “Già solo sentire l’odore di lui/lei mi accende” oppure “Il suo odore mi fa impazzire”.
5. Il tatto
Se siamo arrivati al tatto vuol dire che l’interesse lo abbiamo suscitato e che siamo approdati alla fase esplorativa, quella che indaga oltre per vedere se la persona è davvero di nostro interesse.
Il tatto è molto importante nel comunicare interesse sessuale. Sfiorarsi leggermente le mani, le braccia sono un gesto che comunica desiderio della vicinanza dell’altro, sono comportamenti che tastano il terreno per percepire la risposta del nostro corpo, e se reagisce portando emozione e sensazioni di calore allora vuol dire che siamo sulla buona strada e si può cercare di approfondire oltre con gesti più plateali.
Gesti più mirati a comunicare un pensiero di desiderio sono quelli diretti ad abbracciare o comunque circuire il corpo dell’altro nell’ottica di volerlo attrarre a sè.
Un tocco molto plateale è il gesto di toccarsi le ginocchia mentre si è seduti, questo è un atteggiamento molto confidenziale e se viene fatto su una persona conosciuta da poco significa che l’interesse è molto sentito.
6. Il tono della voce
La voce incanta, col la giusta tonalità diventa melodia per l’altro oppure un rumore fastidioso da cui sottrarsi.
Il tono della voce, insieme con le espressioni facciali, sembra essere un canale cruciale nella comunicazione non verbale perchè la musicalità del suono della nostra voce diventa per chi ci ascolta il suono del pifferaio magico.
Un tono piacevole, morbido, sensuale che trasmette emozione positive può essere valutato come seducente, al contrario di un tono duro e negativo allontanerà l’altro mettendolo sulle difensive.
Se dobbiamo sedurre qualcuno il tono della nostra voce deve essere il più pacato e tranquillizzante possibile.
Ci vuole molta pratica per saper sedurre una persona senza risultare impertinenti.
Mentre spendiamo un sacco di tempo ad affinare le nostre capacità di comunicazione verbale, solitamente ne spendiamo molto poco a sviluppare le nostre competenze non verbali.
La buona notizia, tuttavia, è che con la pratica e il tempo, le persone possono diventare comunicatori non verbali più efficaci, in grado di trasmettere con successo emozioni complesse come la seduzione.
Non per nulla anche in questo campo con l’età si diventa sempre più esperti.
Donna vs uomo
La seduzione è il campo in cui le differenza tra uomo e donna si fanno maggiormente sentire.
Innanzitutto è bene precisare che l’approccio maschile alla seduzione sessuale è molto differente da quello femminile e, nella maggior parte dei casi, è la donna a mandare il primo messaggio e a decidere per il sì o per il no, soprattutto sul piano dei canali non verbali.
L’uomo di per sè è meno propenso a studiare i meccanismi della seduzione per prepararsi ad interpretare le risposte o gli atteggiamenti dell’altra, non analizza e studia con dedizione tutti i meccanismi del corteggiamento come fanno le donne, quindi al momento del dunque è sempre meno preparato ad interpretare il linguaggio del corpo.
Il maschio quindi spesso non coglie gli assensi o i dissensi silenti, non legge le variazioni di postura della sua “preda”, non fa attenzione agli atteggiamenti fisici, alle alterazioni seppur lievi dell’asse corporea, il suo toccarsi il viso in un certo modo, su determinate parole, non nota questi particolari se non quelli palesemente teatrali.
La donna è certamente più portata a sedurre, poiché ha un corredo emotivo più completo, quindi possiede maggiori chiavi di lettura non-verbale rispetto al maschio.
Ogni flirt inizia con sottili segnali da parte della donna: è lei a dare o meno il permesso e lo fa soprattutto con le proprie occhiate.
Ed è più spesso la donna a ricercare tattiche per conquistare l’altro, studiare il suo mondo e come e dove si muove per incontrarlo casualmente al momento giusto.
É più spesso la donna che pensa e ripensa mille volte prima di scrivere un semplice “ciao come stai?” al telefono o che cambia mille versioni dell’abbigliamento nel tentativo di cercare quello più appropriato all’occasione.
Sono le donne ad essere più artificiose e complicate nella seduzione mentre gli uomini preferiscono sempre le vie più semplici e spontanee.
L’uomo nel sedurre è più spinto a un approccio verbale, ma quando si avvicina e gioca la sua carta è consapevole del possibile fallimento, ciò che la donna rifiuta con ostinazione.
Sedurre è un’arte
Quando si parla di seduzione, il linguaggio del corpo è tutto. La postura, il modo in cui si guarda qualcuno, ci si atteggia, persino il modo in cui si tocca l’altro comunica desideri e intenzioni.
Molti considerano la “seduzione” solo con un fine sessuale o sentimentale ma essere “seducenti” è qualcosa che può darci vantaggio in tutte le aree della nostra vita, compreso quella della professione o dell’ambito lavorativo.
Il modo in cui una persona parla, si muove e sa stimolare la curiosità e l’attenzione con l’arte oratoria può portare senza ombra di dubbio ad essere considerata come una persona affascinante e interessante, da qui anche la possibilità di concedergli tempo e dedizione.
Affascinare è l’attività più importante per chi deve vendersi o vendere un qualcosa.
Imparare a gestire il fascino seducente e l’interesse dell’altro è fondamentale non solo nelle relazioni sentimentali, ma anche in quelle amicali e professionali.
Ora analizzeremo alcuni degli aspetti più importanti del linguaggio del corpo nella seduzione, in modo da dare qualche indicazione in più per decodificare in modo corretto il comportamento di chi sta di fronte.
Contatto visivo
Lo sguardo è sempre l’elemento che domina nella fase dell’approccio con l’altro, qualunque sia la finalità.
Il contatto visivo è uno degli aspetti più importanti del linguaggio del corpo, quando si cerca di sedurre qualcuno, è importante mantenere il contatto visivo un attimo più a lungo del solito.
Mantenere lo sguardo è un segno sia di sicurezza interiore sia di sincerità e questo piace a ci ci sta davanti perchè si sente sia rassicurato dalle nostre intenzioni sia attratto dalla personalità e carattere di chi ha di fronte.
In questo modo si trasmette il messaggio che si è interessati e impegnati in quello che si sta facendo e si suscita sicuramente l’interesse dell’interlocutore.
Sorridere
Un sorriso genuino è sempre attraente, ma esiste anche un tipo specifico di sorriso che è particolarmente efficace nella seduzione.
Gli scienziati hanno scoperto che il cosiddetto “sorriso di Duchenne” che coinvolge non solo la bocca ma anche gli occhi, è particolarmente potente quando si tratta di trasmettere attrazione.
Il sorriso di Duchenne è l’unico sorriso di vera e sentita felicità, ed è quello più spontaneo.
La ricerca FACS ha dimostrato che in un vero sorriso di gioia, la pelle sopra e sotto l’occhio è tirata verso il bulbo oculare, e questo determina i seguenti cambiamenti nell’aspetto: le guance sono sollevate; la pelle sotto l’occhio può gonfiarsi; la palpebra inferiore si alza; le rughe delle zampe di gallina possono comparire nell’angolo esterno dell’orbita; la pelle sopra l’occhio è leggermente tirata verso il basso e verso l’interno; e le sopracciglia si abbassano leggermente.
Un sorriso di non gioia, non vero e non sentito al contrario presenta lo stesso movimento degli angoli delle labbra del sorriso di gioia ma non comporta i cambiamenti dovuti ai muscoli intorno agli occhi.
Toccare
Toccare è un ottimo modo per aumentare il livello di intimità in un’interazione per sedurre, ma deve essere fatto con attenzione.
Non è il caso di essere troppo decisi per non risultare di essere troppo invadenti, soprattutto se non si conosce la prossemica dell’altro.
Solitamente si inizia con l’avvicinarsi piano piano per capire se l’altro accetta l’invasione del suo spazio, poi si comincia con tocchi leggeri e delicati, come sfiorare il braccio di qualcuno mentre ride o toccargli la schiena mentre lo accompagni in una stanza affollata.
Se la persona risponde positivamente a questo tipo di avance, allora si può iniziare ad osare un po’ di più, ma sempre senza mai eccedere.
Il rispetto dell’altro è sempre la cosa fondamentale che non deve mai mancare in nessuna relazione, nemmeno con quella appena incominciata.
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