Per Spazio Tra Parole o Largo Tra Parole si intende la distanza che noi poniamo tra una parola e l’altra quando scriviamo.
Per intenderci l’immagine che segue mostra lo spazio di cui sto parlando.
Per essere calcolato nella sua ampiezza si deve tener conto della dimensione delle lettere di una scrittura nel corpo centrale della stessa, cioè la dimensione o calibro ad esempio delle lettere con circonferenza, come le “a”, le “o”, le “b”.
Tale spazio, nel caso di una distanza media, sarà pertanto di tre volte la circonferenza di una lettera “a”, se sarà inferiore, due volte o meno, avremo uno spazio basso, mentre se supera le tre volte sarà uno spazio ampio o largo.
Per meglio comprendere tale calcolo sulla distanza l’immagine che segue ci mostra 3 esempi del medio, del basso e dell’alto.
Ma cosa significa mettere più o meno distanza tra le parole?
Esso, nella psicologia della scrittura, sta a significare tre elementi:
Maggiore sarà questo spazio maggiore sarà la distanza che mettiamo tra noi e gli altri, la cosiddetta prossemica, per diffidenza, timidezza, sfiducia verso il prossimo, eccessiva circospezione o eccessiva prudenza.
Maggiore sarà la distanza tra una parola e l’altra e maggiore sarà la nostra capacità di critica e di autocritica perché la mente ha bisogno di elaborare i vari elementi prime di poter esprimere un parere o una valutazione, tipico delle persone che valutano molto prima di agire.
Maggiore sarà anche la capacità ed il tempo dedicato alle riflessioni, prima delle azioni, perché la persona ha bisogno di ponderare meglio tutte le circostanze prima di passare ai fatti.
Nel caso tale spazio sarà poco o ridotto avremo a che fare con una persona a cui piace stare in compagnia ed in mezzo alla gente, che non si preoccupa di dover esprimere sempre un giudizio, a meno che le sia richiesto di farlo, e che più rapida nell’agire, più impulsiva o istintiva, che non ama perdere troppo tempo.
Sono tutte sensazioni queste che, nel caso del maggior spazio, richiedono tempo, il pensare e valutare attentamente richiede tempo e spazio, proprio come la distanza tra una parola e l’altra, mentre nel minor spazio, la persona istintiva agisce senza perdere tempo.
La via di mezzo, una distanza media, ci parlerà di una persona moderata nelle due inclinazioni sopra descritte, e più equilibrata nel prendersi tempo o spazio necessari per pensare o agire.
Tale spazio può anche mutare nel tempo, potrà ad esempio ridursi, se la persona acquista con l’età più sicurezza in se stessa e negli altri, oppure ridurre nel caso degli eventi della vita l’abbiano resa più diffidente.
Lo spazio in questione può anche cambiare occasionalmente per breve tempo ed in virtù delle circostanze.
Se quando, ad esempio, scriviamo è un momento particolarmente teso o critico e ci richiede maggior tempo e concentrazione valutativa la distanza tra le lettere tenderà ad allungarsi, mentre nei momenti sereni e circondati da affetti fiduciosi la nostra mente è più tranquilla, meno sulla difensiva e meno bisognosa di quella distanza.
Ecco perché è molto importante conservare degli scritti anche datati, essi ci permettono di vedere i cambiamenti che apportiamo nella nostra vita, e, nel caso decidessimo di far analizzare la nostra scrittura da una grafologa, anche capire quali siano stati tali cambiamenti che sono intervenuti negli anni.