
La firma
05/12/2016
Complesso di Dongiovanni
07/12/2016La spiritualità è la ricerca del senso della vita, così come la religione ma con strade diverse.
La spiritualità non ha nulla a che vedere con la religione anche se spesso questi due concetti tendono ad essere confusi anche se riguardano due aspetti dell’esistenza diversi tra loro.
Perché si può essere spirituali anche senza essere religiosi.
Differenze
La religione è quel complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che costituiscono un dato culto religioso.
La spiritualità è invece una particolare sensibilità e profonda adesione ai valori spirituali: l’insieme degli elementi che caratterizzano i modi di vivere e di sperimentare realtà spirituali, sia con riguardo a forme di vita religiosa, sia con riferimento a movimenti filosofici, letterari e simbolici.
La religione è quindi un insieme di credenze che ci sono state tramandate, a cui noi possiamo aderire o meno per appartenere ad un gruppo che condivide lo stesso sentire; la spiritualità è una sensibilità ai valori spirituali, ai valori dello spirito che riguardano la cosiddetta “anima universale” o “anima del mondo”.
Religione e spiritualità
Religione e spiritualità condividono l’aspetto della ricerca che tende a qualcosa di profondo, trascendente, oltre il fisico e l’umana natura e che rappresenta lo spirito profondo dell’essenza del mondo.
A seconda dei diversi modi di vedere le cose, questo viene raffigurato in Dio, come spirito creatore o nelle divinità da venerare e rispettare, altre volte invece è l’anima come essenza dell’uomo, lo spirito della natura e degli oggetti del mondo.
Può essere anche una simbiosi con la natura, il vedersi in essa come parte che completa quell’essenza che racchiude tutti gli esseri viventi e che fa sentire parte di qualcosa di molto più grande di noi ed in eterna evoluzione.
Insomma, qualcosa che è oltre i limiti fisici, che va ricercato ogni giorno, con gesta e stati interiori al fine di comprendere e rispondere ai grandi interrogativi sul senso della vita e dell’esistenza terrena.
Questi interrogativi da sempre hanno animato il pensiero umano e si sono espressi in forme spirituali, filosofiche, religiose e in gruppi di pensiero differenti che hanno costruito la storia e trovato seguaci.
Sono differenti forme e strutture per ricercare la serenità, la pace interiore e la risposta a quesiti che la scienza e il sapere umano faticano a soddisfare pienamente.
Perché così diverse
Seppur simili all’apparenza, spiritualità e religione sono molto diverse.
Per religione si intende un sistema organizzato di pensieri, regole, principi, valori e azioni attorno ad un vissuto verso qualcosa che trascende la fisicità, solitamente una o più divinità da adorare.
Qualsiasi essa sia, dà una visione della divinità e dei dogmi da seguire, accettati e attivati dai seguaci, i religiosi, che si uniscono e condividono lo stesso credo.
Le regole, rituali, le festività e tutte le azioni da svolgere, come la preghiera, i sacrifici, sono volti a raggiungere il benessere interiore, la pace e la serenità, la liberazione dalle paure e garantire una vita migliore.
La religione è solitamente professata e condivisa da un gruppo, spesso guidato da una persona che conosce a pieno i principi e le regole, conducendo i religiosi alla loro piena esplicitazione.
La spiritualità è invece qualcosa di più intimo e personale, identificabile come una ricerca interiore, attraverso meditazione, tecniche, riflessione o altre modalità personali, della profondità dell’essenza del mondo.
È un viaggio interiore, non sempre sancito da regole e principi condivisi da altri, ma personale e unitario.
La ricerca di sé e del trascendente è qualcosa che viene agito al fine di trovare la pace e la serenità in una realtà materiale e fisica, con limiti e vincoli.
È qualcosa che anima lo spirito, dona senso di pienezza e permette il contatto con la parte più profonda e nascosta di sé, conoscendola e accettandola pienamente e consapevolmente.
Si distingue dalla religiosità perché non vi è la venerazione di una divinità o entità superiore definita, regole precise e rituali, ma è la ricerca pura e interiore dell’essenza e di qualcosa che va oltre l’umana conoscenza e fisicità.
Possono incontrarsi
Nella religiosità è presente una certa forma di spiritualità, laddove il credo, la fede, diventano una ricerca profonda della verità a livello interiore e personale.
La religiosità, in tale caso, non è più quindi solo una professione di una serie di principi e dogmi, azioni e concetti, ma un vero viaggio interiore.
Si discosta dalla pura spiritualità perché legata comunque a un credo e ad una cultura religiosa, ma più profonda, meno imposta e appresa e maggiormente sentita come via e possibilità di risoluzione di interrogativi, turbamenti e sentimenti umani.
Le persone spirituali imparano e sviluppano le loro credenze sulla base della propria esperienza, mentre le persone religiose le imparano sulla base delle esperienze che gli vengono raccontate dai loro fondatori religiosi.
Una persona spirituale guarda dentro di sé per fare la cosa giusta, mentre una persona religiosa guarda all’esterno per una guida.
Scienza e spiritualità
Baruch Spinoza, celebre filosofo del 600 scriveva: «La non conoscenza crea la religione che onora il Dio trascendente, mentre la conoscenza genera la spiritualità che apre la mente chiusa verso il “Dio” reale.»
Émile Durkheim, sociologo, antropologo e storico delle religioni, affermava, nel 900: «La religione e una cosa eminentemente sociale e quindi non ha nulla a che vedere con la spiritualità».
Secondo Vittorio Marchi se questi dogmi hanno ancora buon gioco sulla psiche del devoto o del credente è perché la coscienza religiosa della maggior parte della gente ha caratteri infantili e non analizza a sufficienza il fatto che le istituzioni religiose e/o ecclesiastiche sono opera dell’uomo religioso e non di un “maestro divino” e pertanto, come tutte le cose del mondo, sono soggette a corruzione e degrado.
Albert Einstein diceva che: «La più bella e profonda sensazione che noi possiamo provare è la sensazione del mistico. E questo misticismo è ciò che sta alla base di tutta la vera scienza.
Se esiste un concetto come quello di Dio, allora è un sottile spirito, non l’immagine dell’uomo che così tanti hanno fissato nella loro mente. Nella sua essenza, la mia religione consiste in un umile ammirazione per questo infinito superiore spirito che rivela se stesso nei minimi dettagli, che noi siamo capaci di percepire con le nostre deboli e fragili menti».
Per usare un’espressione dello stesso Galileo: si accetta che scienza e religione rispondano a due domande di ordine radicalmente diverso, che non possono entrare in conflitto: L’intenzione dello Spirito Santo è insegnarci come bisogna andare a paradiso, non come è il paradiso.
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6 Comments
La ringrazio per questa splendida pubblicazione. Sarei interessata ad approfondire i temi da lei indicati, potrei sapere con più precisione dove reperire gli articoli e sapere se eventualmente ha pubblicato ricerche o testi al riguardo?
Grazie.
Grazie mille per l’apprezzameto.
Quando scrivo un articolo lo spunto nasce da un mio studio personale, da un libro, da un documentario o da una notizia reperita in internet, oltre alle citazioni indicate nell’articolo purtroppo non saprei cos’altro suggerire, mi dispiace.
Marilena
Ciao! Ho letto questo articolo e sono rimasta molto colpita dalla tua visione della crescita spirituale. Era la prospettiva che cercavo. È possibile confrontarsi?
Ti ringrazio Catia per la tua considerazione,
se vuoi continare la discussione in verione pubblica puoi farlo pubblicando altri commenti, altrimenti mi puoi scrivere privatamente alla seguente Mail: info@marilenacremaschini.it
A presto
Marilena
perché Dio ha creato gli esseri viventi sulla Terra
Questa potrebbe essere una buona risposta
grazie Rishi
saluti
Marilena