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09/04/2017
Disturbo narcisistico di personalità
11/04/2017La gelosia è la paura di perdere la persona amata.
Possiamo definirla come la minaccia percepita della perdita di una relazione significativa, con un immaginario o reale rivale, che si manifesta con componenti emotive, cognitive e comportamentali.
La gelosia porta con sé un mix di emozioni come ansia, preoccupazione, tristezza, rabbia, odio, rimpianto, vergogna, amarezza e invidia che possono essere considerate su un continuum, dal normale al patologico.
Prima di capire come superarla è buona cosa sapere di cosa si tratta.
Gelosia sana e patologica
Alcune forme di gelosia vengono considerate “normali”, o socialmente accettate, in relazione alla proporzione della reazione in situazioni di possibile infedeltà. In questi casi la persona mantiene la gestione delle proprie emozioni senza farsi sopraffare. Eventualmente modifica le sue credenze e i suoi comportamenti quando acquisisce nuove informazioni.
Può assumere, invece, sfumature patologiche discostandosi dalla gelosia “normale” quando l’esperienza emotiva diventa abnorme, cioè di un’intensità non consueta, persistente, con contenuti emotivi e cognitivi incoercibili.
Questo anche quando razionalmente possano essere ritenuti assurdi o, infine, quando le credenze diventano “impermeabili” anche di fronte ad ogni confronto con la realtà.
In questo caso, la gelosia inizia con un’intensa reazione di attivazione, chiamato “flash di gelosia”, provocata da un (reale o immaginario) cambiamento nel comportamento del partner. Questo è seguito da un parossismo di emozioni dolorose, accompagnato da interpretazioni erronee e ricerca di prove.
Le persone patologicamente gelose mettono in atto comportamenti specifici, come accuse e interrogatori, telefonate ripetute, controllo di telefoni e corrispondenza. Ma anche visite a sorpresa, comportamenti persecutori, divieti al partner di vedere i propri amici, andare fuori da soli o indossare certi abiti, frugare tra vestiti ed effetti personali. Fino all’ispezione della biancheria intima al fine di trovare la prova schiacciante dell’infedeltà del partner.
Come risultato questi soggetti possono isolarsi e sviluppare un range di sintomi (senso di impotenza, isolamento, estrema passività, ecc) e sperimentare ansia e depressione che possono anche favorire l’abuso di alcool o farmaci.
Sintomi gelosia ossessiva
La gelosia patologica presenta alcune caratteristiche che la differenziano dalla normale gelosia.
Per essere tale deve essere eccessiva, intrusiva e ingiustificata. Il sospetto e la paranoia diventano tratti determinanti. Il geloso patologico è pervaso dal dubbio e l’incertezza è intollerabile.
Inoltre, deve creare una forte compromissione della relazione di coppia in cui le rassicurazioni sono inefficaci e il controllo del comportamento del partner diventa ossessivo.
Al livello diagnostico la gelosia patologica non ha un’entità nosologica specifica. Viene spesso rappresentata come parte della psicopatologia ossessivo-compulsiva o come disturbo delirante di tipo geloso.
Può anche essere una delle componenti di numerosi disturbi psicopatologici, come la dipendenza da sostanze o l’alcolismo, la schizofrenia, la depressione, i disturbi organici (Alzheimer, Parkinson, tumori cerebrali etc.), o può essere un effetto collaterale dei trattamenti farmacologici.
Nella cosiddetta gelosia ossessiva, al contrario del disturbo delirante, la persona sa di non avere alcuna prova di infedeltà. Nonostante questo, non può fermare i pensieri intrusivi e i comportamenti di controllo, riconoscendo tuttavia la gelosia come inaccettabile, estranea e vergognosa.
Al contrario nel disturbo delirante con tematiche di gelosia la veridicità del sospetto non viene messa in discussione. Sono presenti spesso falsi ricordi, interpretazioni bizzarre dei comportamenti del partner e tentativi di estorcere una confessione.
Paranoia e sospettosità
La gelosia patologica (o ossessiva) viene spesso accomunata e quindi diagnosticata (quando non è presente la componente delirante) all’interno dello spettro ossessivo-compulsivo, identificando i pensieri intrusivi, ripetitivi e irrazionali riguardo all’infedeltà del partner come ossessioni e i controlli o la ricerca di rassicurazione da parte del partner come compulsioni.
Alcuni punti chiave ci spingono a sostenere questa posizione, non sempre condivisa.
La tematica dei pensieri, infatti, anche se li chiamiamo “intrusivi”, non è tipica del disturbo ossessivo-compulsivo, è piuttosto più accomunabile alla cosiddetta paranoia, poiché alla base dei pensieri c’è il sospetto che l’altro sia malevolo o minaccioso.
I pensieri sono in questo caso dovuti ad una forte sospettosità, più o meno egosintonica, che non arriva ad avere la forma di delirio e che mantiene la persona “funzionante” nei vari ambiti di vita, ma con una forte polarizzazione del pensiero verso il sospetto o il dubbio di infedeltà.
Il nucleo personologico rimane tuttavia la discriminante diagnostica da tenere fortemente in considerazione quando ci troviamo di fronte una manifestazione sintomatologica come la gelosia ossessiva.
Si tratta di un sentimento di possesso nei confronti dell’altra persona che si vuole solo per sé, come se fosse una proprietà. La gelosia si configura pertanto come un sentimento di esclusività del rapporto e che guarda con sospetto e antipatia a terze persone che sono viste come possibili minacce.
La gelosia patologica ha due componenti: una difensiva, che ha a che vedere con la competizione, e una offensiva, che ha a che vedere con il controllo.
Pertanto, la persona gelosa da un lato tenderà ad avere il controllo sui potenziali pericoli per la coppia e dall’altra, in mancanza di reali pericoli, potrebbe leggere comunque come pericolosi alla stabilità della coppia, elementi che in realtà non lo sono.
Per capire la gelosia ossessiva è importante capire come funziona la mente o come si comporta il patologico ossessivo, proprio per riuscire a comprendere da dove parte l’ossessione del geloso patologico.
La gelosia patologica si discosta pertanto dalla gelosia normale nel momento in cui l’esperienza emotiva diventa molto intensa, persistente e con contenuti che non hanno basi reali ma che il geloso patologico ritiene assolutamente veri.
Normalmente la gelosia patologica inizia con un episodio che sblocca la gelosia e provoca un cambiamento nel partner che da un lato porterà la persona a soffrire per interpretazioni erronee, ricerche di prove e sospetti infiniti e dall’altro attuerà tattiche di controllo, come interrogatori, telefonate, pedinamenti, atteggiamenti persecutori nei confronti del partner.
Gelosia e disturbi di personalità
Nel Disturbo Borderline, ad esempio, è nucleare il timore eccessivo dell’abbandono, che può sfociare in reazioni abnormi di fronte ad un reale o immaginario allontanamento della persona significativa a causa della propria non amabilità.
Questo può portare a fantasie terrifiche di abbandono, oltremodo esacerbate dall’immaginaria presenza di un “rivale” più desiderabile o più amabile.
Possono essere inoltre presenti tratti di sospettosità eccessiva e di intolleranza a emozioni fortemente negative. Queste sono gestite spesso con comportamenti impulsivi tesi ad abbassare l’intensità emotiva, ma potenzialmente disfunzionali per il soggetto.
Anche nel Disturbo Paranoide possiamo trovare manifestazioni di gelosia patologica, legate però alla percezione dell’altro come ingannevole e ad un profilo di sospettosità pervasiva nei confronti degli altri in generale.
Infine nel Disturbo Dipendente è possibile riscontrare forti timori di separazione che possono portare il paziente a sperimentare un intenso stato di allarme al pensiero che l’altro significativo si possa allontanare (magari a causa della presenza di un “rivale”) e indirizzare la sua ideazione verso fantasie terrifiche di tradimento ed abbandono.
Come superarla
La gelosia patologica è un problema che compromette la vita sociale, personale e professionale di entrambi i partner: per chi la subisce, può diventare un vero incubo, una persecuzione continua che porta allo sfinimento della relazione; chi la agisce, vive in un tormento continuo fatto di dubbi e di crisi, che creano forte ansia, impedendo così una vita serena.
Per vincere la gelosia patologica il primo passo è riconoscerla. Nelle dipendenze comportamentali è importante la consapevolezza del problema.
Si diventa consapevoli nel momento in cui sentiamo che qualcosa dentro di noi ci ha tolto la libertà, non ci sentiamo più bene con noi stessi.
Hanno preso il dominio su noi stessi emozioni come ansia, umore depresso, ci sentiamo stressati perché siamo sempre concentrati sui nostri pensieri negativi, sono pensieri ossessivi che distruggono la serenità.
Per vincere la gelosia patologica è necessario capire e ostacolare, quei pensieri intrusivi che attivano dei comportamenti specifici.
Nella gelosia i pensieri intrusivi sono di varia natura, si passa dal mettere in discussione se stessi, al partner. Si perde la fiducia verso il partner, ma questo accade perché si è perso la fiducia prima di tutto verso sé stessi. Ebbene, all’origine della gelosia patologica c’è la perdita di autostima
I pensieri e i comportamenti che fanno vincere la gelosia patologica:
- Riconoscere di avere un problema.
- Affrontare il problema da un punto di vista più oggettivo. Questo significa partire da sé stessi, guardare con occhio diverso i propri comportamenti.
- Andare a vedere da vicino le proprie paure.
- Chiedere aiuto, parlarne con qualcuno che possa essere d’aiuto
Esistono degli accorgimenti per imparare a tenere a bada gli aspetti disturbanti della gelosia, rispettando comunque il proprio modo di essere:
Per il geloso:
- Utilizzare comportamenti meno deleteri come, ad esempio, passare dal sospetto simil-delirante alla richiesta di spiegazioni appropriate.
- Spiegare al partner le proprie paure, le proprie difficoltà, senza attaccare e con un linguaggio che metta l’altro in una condizione di apertura piuttosto che di chiusura difensiva.
- Accettare, come reale fonte di arricchimento personale, che il partner possa interagire con altre persone ed avere interessi differenti dai propri.
Per chi subisce la gelosia:
- Ascoltare con disponibilità i timori del partner
- Modificare i comportamenti che attivano maggiormente la gelosia, come ad esempio gli atteggiamenti seduttivi, e far sentire l’altro compreso
- Evitare di trascurare il proprio amato/a in presenza di altre/i.
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31 Comments
Il problema è come comportarsi con una persona gelosa patologica quando non vuole essere aiutato, l’unico aiuto per lui e poter controllare ogni minima cosa di lei?
Beh, il controllo quando eccessivo è invasione della privacy dell’altro ed è penalmente persoguibile, già questo dovrebbe intimorirlo, però per darle dei consigli mirati devono conoscere la vostra storia, come la vivete e soprattutto il carattere ed il modo di comportarsi della persona gelosa.
Per motivi di privacy sarebbe meglio sentirci via mail, in modo da farle presente anche le possibili opportunità di consulenza online che sono estremamente convenienti e che trova indicate nella pagina dei servizi, ma che comunque possono essere adattati come tempistiche alle esigenze dei clienti.
Lascio anche la mia mail: info@marilenacremaschini.it.
Spero a presto
Marilena
buona sera…..
sono Mario un ‘uomo di 43 anni.
ho letto letto l’articolo sulla gelosia ossessiva…e mi spaventa molto ,perche’ ritrovo tutti i comportamenti della mia compagna…adesso ex…proprio per questo motivo,infatti mi ha lasciato per tradimenti mai esistiti,dove io non mi capacito di tutto quello che la mente l’abbia portata a pensare.
mi domando,ma e possibile inventarsi tutto cosi’ spudoratamente?
io sto ancora soffrendo per tutto questo.non riesco ad accettare tutte queste fantasie nonostante porti sempre le prove che mi scagionano alla grande…ma niente,non cambia niente.
lei da tempo a mia insaputa mi spiava a casa nostra registrandomi,perche’ quando io ero libero e lei a lavoro viveva un disagio perche’ non essendo assieme non potendomi controllare immaginava che dovessi tradirla in ogni momento.
fino ad arrivare a dirmi che avendomi registrato a casa nostra abbia sentito me ed altre voci femminili…rapporti sessuali..gemiti e quant’altro..
io chiaramente ho chiesto spiegazioni e di farmi sentire queste registrazioni che mi incriminavano,ma lei non vuole farmele sentire…mi domando il perche’!!…forse perche’ non esistono?
NON LO CAPISCO E MI FA STARE MALE..MOLTO
Comprendo il dolore e la rabbia caro Mario, purtroppo esistono persone che sanno solo farci del male, ma lei questa situazione la deve superare per potersi lasciare tutto alle spalle.
Se vuole il mio aiuto mi contatti via mail: info@marilenacremaschini.it
Le auguro comunque decida di trovare la serenità che cerca al più presto
Marilena
Mario da tre anni vivo le stesse cose con il mio compagno ora ex… Telefono spiato e credo anche in casa abbia messo qualcosa. Applicazioni spia sul cellulare per gli orari di connessione collegate sempre ad un uomo diverso con il rischio pure di rovinare altre famiglie. Si sta male. Tanto.
Puoi mettere fine a tutto questo mandandolo a quel paese, non aspettare che sia lui a farlo, non ha nessuna convenienza, le decisioni però che riguardano la tua vita devi imparare a prenderle da sola, avere più coraggio e darti più valore, chi non ti ama non ti merita, non dimenticarlo mai.
Marilena
Articolo estremamente completo, chiaro ed interessante. Mi ha permesso di fare luce su alcuni aspetti del rapporto con la mia ex ragazza, che sono stato costretto a lasciare proprio a causa della sua possessività morbosa. La mia ex pretendeva che fossi reperibile sempre al telefono, mi chiamava per 4 o 5 ore tutti i giorni, telefonate che si protraevano sempre oltre le 4 del mattino. Se non le dedicavo tempo a telefono, dovevo uscire con lei tutti i giorni, e non per 2 ore, ma per almeno per 5 o 6, altrimenti si sentiva abbandonata e trascurata, nonostante io le avessi dimostrato quanto la amassi e ci tenessi. Le ho sempre dedicato tutto il tempo e le energie in mio possesso, non l’ho mai messa da parte per nessun amico o amica, ho sempre cercato di darle tutto l’amore per vivere una relazione sana. Io la amavo veramente. Purtroppo con il tempo mi sono sentito sempre più soffocato dalle sue pretese di vedermi e/o telefonarmi di continuo, dai suoi messaggi continui anche quando sapeva che stavo studiando o ero impegnato in altre faccende. Per cercare di porre rimedio giravo costantemente con gli auricolari in tasca, cosicché potevo parlarle anche quando ero impegnato in attività domestiche o manuali. Ho iniziato a sviluppare una forte ansia all’idea che se una sera non fossi potuto uscire con lei, o fossi voluto andare a dormire presto sentendoci solo per per la buonanotte, mi sarei dovuto subire una litigata di ore il giorno successivo. Non era mai sicura di quello che io provavo per lei, qualunque parola, consiglio, attenzione non erano mai abbastanza. Bastava un niente per farle rimettere in dubbio l’intero nostro rapporto, e ogni volta si doveva discutere per ore per farle capire che non era così, che lei era solo insicura e che io l’amavo veramente. Davvero un rapporto avvilente. Inoltre desiderava che anch’io fossi geloso e possessivo come lei lo era con me. Per non parlare di quello che confessava ogni volta che facevamo l’amore… Non posso scriverlo per decenza…
Le ho già risposto nel precedente suo commento.
Le ricordo il diritto alla privacy della sua partner, oltre ad una forma di rispetto nei suoi confronti.
Marilena
La mia ragazza, oltre ad essere iperpossessiva e gelosa nei miei confronti, mi ha sempre confessato anche di volere un uomo simile a Paduano. Vorrebbe una persona che la spiasse e controllasse sia fisicamente che sui social, vorrebbe in pratica che io fossi uno stalker. È la cosa che la fa eccitare maggiormente purtroppo. Ogni volta che facciamo l’amore vuole che io la maltratti verbalmente e vuole essere schiaffeggiata. Mi ha anche confessato che vorrebbe che io un giorno la uccidessi. Vorrei capire di che tipo di devianza psicologica soffra la mia ragazza.
Nessun psichiatra (il medico che nel suo caso potrebbe fare diagnosi) si esprimerebbe in base solo alle sole sue informazioni e senza aver mai visitato la paziente, inoltre non si possono chiedere diagnosi per altre persone, sarebbe una grave violazione della privacy con conseguenze anche penali.
Le consiglio pertanto di non fare simili richieste, e se non si trova bene con la sua ragazza valuti la cosa solo in riferimento alla sua persona.
Al massimo può solo consigliarle di farsi analizzare da un medico esperto anche in sessuologia.
Marilena
vedo che non sono sola, sono sempre sotto esame ogni giorno, mi viene controllato il cellulare in ogni dettaglio chiamate o messaggi violando anche la privacy di chi mi scrive, ovviamente non trovando mai nulla, sono sempre in ansia mi controlla perfino ogni sguardo quando usciamo per poi incolparmi di cose inesistenti, molte volte i litigi si trasformano in film horror dove subisco sia violenze verbali che fisiche e ancora più grave davanti a nostro figlio , provo a parlare e spiegare che tutto ciò non ha un senso ma le mie parole non valgono niente mentre prima stavo zitta e subivo adesso non riesco più e rispondo a tutto ciò che che mi fa male e questo scatena ancora di più la rabbia di mio marito che dice se mi arrabbio vuol dire che ho qualcosa da nascondere, sono davvero stanca ho provato a rompere ma poi mi raggira sempre come se nulla fosse successo…è una storia di 22 anni ed io sono sfinita.
Che ne dice di fare un percorso in counseling anche solo per ritrovarsi e ritrovare la stima di sè?
se è d’accordo su questo percorso mi contatti via mail: info@marilenacremaschini.it
Sono sicura di poterla alleggerire e rendere la sua vita meno dolorosa.
Marilena
Ciao pietrina, ho letto la tua storia. Come è ora la tua situazione? Si è placata o peggiorata?
Buonasera, la mia situazione è tate e quale a quella di Mario, solo che il mio compagno, ormai ex da pochi giorni, si è inventato che l abbia tradito con mio cognato, cosa assolutamente falsa e mai esistita. Insinua che l abbia visto scendere dalle scale di casa mia mentre il mio ex saliva. La cosa impressionante è che mio cognato non è mai venuto a casa mia, ma solo sporadicamente insieme a mia sorella. Io ora voglio chiedere se la sua ossessione ha fatto in modo di vedere questa persona scendere veramente dalle scale o se lui è cosciente che e’ tutta una scusa per cercare conferme ai suoi dubbi. Mi continua a dire che sono falsa e che mi devo vergognare. Non mi capacito. Vorrei sapere cosa gli dice la sua testa. Spero mi sappia rispondere. Grazie
Difficile convincere una persona che la sua fissazione non esiste, cara Silvia, si comporti normalmente e si faccia aiutare da altri nel sostenerla, col tempo dovrà arrendersi che ciò che ha voluto vedere è solo il frutto della sua fantasia.
Buona Pasqua
Marilena
Grazie Marilena, lei pensa che un giorno capirà di aver sbagliato? Cmq è un tipo orgoglioso
Anche se capirà di aver sbagliato da persone troppo orgogliosa non lo ammetteranno mai.
Ma a lei deve bastare quello che pensa e sente lei, non quello che possono pensare gli altri.
Marilena
Buongiorno, quindi lui lo ha visto realmente mio cognato dentro casa mia? O crede di averlo visto? Ma ripeto non è mai venuto nessuno. Vorrei capire con che persona sono stata sino ad’ora anche perché anche altre volte mi ha fatto sceneggiate simili. Grazie
Una risposta certa gliela può dare solo il diretto interessato, senza prove si fanno solo supposizioni.
Per quanto riguarda sul come giudicare una persona dovrei avere molti più dettagli ed indizi, senza i quali non posso pronunciarmi.
Marilena
Buonasera, io ho una situazione simile. Lei dice che la persona in questione col tempo dovrà arrendersi che ciò che ha voluto vedere è solo il frutto della sua fantasia. In che modo si arrendera’? Queste persone sono sicure di ciò che pensano e rimango fedeli al loro pensiero.
Essere gelosi a volte è il sintomo che qualcosa non va ed allora la nostra mente ci allarma in tal modo.
Dovremmo parlarne, come anche della sua sistuazione sentimentale, se desidera farlo mi contatti privatamente via mail: info@marilenacremaschini.it
Sono sicura che si potrà fare chiarezza
Marilena
Madonna stesse cose io….lui vuole x forza che io confesso un tradimento mai esistito😥, basato nel tabulato delle mie telefonate in uscite che si è addirittura procurato, dopo che ho chiamato il mio ex perché la madre stava male e manco ci ho parlato perché quello non mi ha risposto, ma nel tabulato c’erano chiamate a numeri intestati a uomini, (ci credo , dato che lavoravo in aeroporto con mille autisti da chiamare ogni giorno e dopo quando arrivato il covid chiamavo come disperata a quanto annuncio ne trovavo x cercare un’altro lavoro,)tutte cose che lui sapeva. Oltretutto lui mi chiamava 20 mila volta al giorno e messaggi duemila, cosa che mai mi ha infastidito, dato che non vivevamo insieme, sempre perché non voleva lui… si perché d’altronde lui esigeva i suoi spazi e rivendicava il suo diritto ad una ipotetica vacanza in solitudine con l’amico…usciva la sera, prima e dopo il vero lock down e io a casa aspettando di tornare da lui……dopo una brevissima convivenza mi ha mandata via di casa per queste “scoperte”……io innamoratissima mi sentivo in colpa, ma alla fine ne col pensiero ho fatto mai niente. Ho accettato a tornare con lui, senza convivere, sempre perché lui non vuole, adesso che sono una p…meno ancora, ma tutto è peggiorato, tira fuori ogni volta ste cose, addirittura aggressivo verbalmente, mi lascia per poi riprendermi, lasciandomi chiaro anche a parole che con me non avrà mai niente di serio in un futuro prossimo (sapendo che a 33 anni io e lui 41, ormai vorrei fare una famiglia) perché non si fida di me e non li ho confessato il supposto tradimento per paura di perderlo, il tutto secondo lui…….siamo insieme da 1 anno e mezzo….sono 6 mesi che ne soffro questa cosa più aggravata…….sono caduta in depressione, perso peso, e mi sento persa io…..non so più come farli capire, sono stata sempre amorevole, lo desideravo sempre, attenzioni tutte, priorità assoluta…..ammetto che sono simpatica, sorridente, ed educata, ci sto alle battute, ma sempre al posto mio e mai una mancanza di rispetto, anche perché ho occhi solo per lui…..veramente inizio a pensare non ce futuro, li ho proposto andare dallo psicologo……non vuole…..Poi come già detto, tutta sta gelosia e non vuole impegnarsi ne convivere, non so cosa pensare……
quando la gelosia è così pesante nasconde sempre delle grandi insicurezze, non tutte gestibili.
Per poterla aiutare cara Claudia dovrei conoscere tutti i particolari della vicenda, in modo da darle dei consigli appropriati e adatti al suo caso.
Mi scriva privatamente dove le proporrò di sentirci per un breve percorso in counseling per poterla meglio aiutare
info@marilenacremaschini.it
Marilena
Vorrei capire se la mia possessivita è patologica o no. La donna che ho frequentato fino al mese scorso ora vuole solo un’amicizia. Io sto a pezzi perché sono innamorato e lei mi piace da impazzire come nessun’altra da 10 anni. Vivo nell angoscia che possa attrarre o che le possano piacere altri uomini più di me essendo molto attraente, esuberante e disinibita non avrà difficoltà a trovare un altro partner (occasionale o duraturo). Sto molto male come non lo sono mai stato per una donna.
La gelosia è normale quando si teme di perdere una persona amata, se questo le causa disagio e problemi relazionali le consiglio di fare qualche seduta in counseling telefonico, potrebbe esserle di grande giovamento.
mi contatti via mail se è interessato: info@marilenacremaschini.it
saluti
Marilena
Sono una donna di 51 anni e credo di aver sempre sofferto di gelosia in amicizia. Finché i rapporti di amicizia sono blandi non ho nessun problema e risulto una persona squisita. Quando però mi affeziono molto ad un’amica ne inizio a diventare gelosa e possessiva e questo, ovviamente, a lungo andare mi fa perdere queste amicizie, nonostante mi vogliano bene. Dipende sicuramente da una mia insicurezza di fondo e da paura della solitudine e paura dell’abbandono. Ma ora non voglio più perdere queste persone care, soprattutto una mia attuale cara amica e voglio cercare di “guarire” da questa situazione.
Che ne dice cara Cristina di parlarne con me e vedere come risolvere la cosa?
mi contatti via mail: info@marilenacremaschini.it
a presto
Marilena
Buonasera,
Sono una donna di 57 anni e ho chiuso da 7 mesi una relazione che si trascinava da almeno 10 anni.Lui è una persona gentile e disponibile ma non mi attrae più da molto tempo.Circa 10 anni fa ho conosciuto un uomo che è stato prima amante adesso progettiamo una hita insieme.Il mio ex frequenta assiduamente un’amica da oltre 20 anni.Adesso che sono partiti insieme in vacanza sto piuttosto male.So che la mia è solo possessivita perché proprio per me lui è asessuato.Sto lavorando su me stessa ma è chiaro che mi rode.Con il tempo accetterò che è giusto che la vita va avanti per tutti anche per lui.
Sì, cara Daniela, il tempo ci aiuta ad accettare molte cose.
in bocca al lupo
Marilena
Il mio ragazzo mi costringe a scrivergli ogni 10 minuti ogni qualvolta che io esca o semplicemente sto con la mia famiglia, vuole convincermi che questa è una cosa normale in una relazione perché se faccio diversamente allora significa che non lo penso e me ne frego di lui. ogni giorno vuole sapere se qualche mio amico mi ha scritto e se dico di sì vuole sapere o leggere la conversazione.
vuole continuamente sapere cosa faccio, e mi ha costretta in un certo senso dirgli ciò che devo fare, anche se devo pulire casa, prima lo dico a lui e poi posso andare tranquillamente.
ho provato a dirgli che questo comportamento da parte sua non mi piace e che se mi ama davvero deve avere più fiducia in me e lasciarmi un po’ di aria, ma lui si è addirittura offeso e voleva anche lasciarmi dicendomi di essere esagerata e che sono io che sono sbagliata, “perché non vuoi che ti dica niente, è questo il problema”, io ho cominciato a stare zitta e fare ciò che voleva lui perché non mi andava di litigare, perché le litigate sono lunghe e snervanti, e prova sempre a fare la vittima e non so come riesce a farmi credere che ho la colpa, ora non ce la faccio più e non so che fare, io lo amo davvero e sono stanca di questa situazione, ma non lo voglio davvero perdere e non so più che fare
In effetti questo controllo ossessivo e snervante alla fine logora le persone che lo subiscono
provi a dargli degli ultimati: o cambia o la relazione potrebbe finire, a volte funziona
se ha bisogno di aiuto sono a sua disposizione, mi contatti via mail privatamente: info@marilenacremaschini.it
saluti
Marilena