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21/01/2018Il riccio della sessualità corrisponde all’asola inferiore che si forma nella parte sottostante.
Come tutti i ricci che rimandano all’istinto ed ai bisogni connessi alle nostre predisposizioni istintive, anche quello della sessualità è una forma che si espande nell’area sotto il rigo di base, che, in virtù del simbolismo spaziale, rimanda a tutte le predisposizioni istintive e materiali del nostro carattere.
La lettera che per eccellenza esprime tale riccio della sessualità è la lettera “G”, ma lo si può trovare anche negli altri grafemi che sono composti da un rigonfiamento od occhiello sottostante come la “F” o in certe lettere “P”, oppure in tutte quelle lettere che per creatività dello scrivente formano un’asola o un occhietto al di sotto del rigo, come per esempio avviene per la lettera “S” o per la lettera “Z”, una lettera molto eclettica per le modalità con cui spesso è formata.
- lettera G
- Lettere F e G
- lettera Z
La forma della sessualità
La lettera “G” si presta bene a rappresentare la predisposizione alla sessualità perchè il grafema è formato da due occhielli per eccellenza: uno, che si adagia sul rigo di base e che rappresenta l’Io personale, e l’altro che si gonfia sotto il rigo, che rappresenta l’area degli istinti e della materialità ed il rapporto con essi.
Altre lettere sono predisposte a formare questa asola, come la “F”, che non tutti però fanno con un rigonfiamento che crea un’asola idonea per mostrare il riccio di cui si parla, ecco perchè la lettera “G” resta il grafema che per eccellenza mostra tale predisposizione.
In base a come viene formato questa asola sottostante, sempre che venga eseguita (in alcune scritture è del tutto assente) si comprende il tipo di rapporto che lo scrivente ha con questo aspetto della vita.
Se queste asole sono formate con un occhiello piccolo, rattrappito, redatto in maniera accennata, di evidenza pacata e discreta, non eccessiva, essi sono dei ricci che esprimono una sessualità desiderata, ambita, ma frenata da disinibizioni costrette da un’educazione troppo rigida e formale, da convinzioni religiose restrittive o semplicemente una inibizione autoindotta dal soggetto scrivente che ha un rapporto difficile e inibito con la sfera sessuale.
Se eccessivamente ampie tale asole denotano invece l’eccessiva importanza della sfera sessuale nella vita dello scrivente, l’aspetto può essere tanto invalidante da comportare seri problemi relazionali.
La quantità e qualità delle asole create sotto il rigo di base determinerà anche l’incidenza del desiderio e dell’impulso sessuale sull’aspetto delle relazioni e dell’esistenza.
Come detto, il riccio della sessualità è rappresentato molto bene dalla lettera “G”, ma ciò non toglie che delle asole inferiori possano essere create anche nella formazione di altre lettere, ciò che conta per rilevare detto segno è che l’occhiello sia formato nella parte ideale che rimane sotto il rigo, esistente o ideale.
Esempi di scrittura
Nella scrittura che segue, tutte le lettere che potrebbero avere un’asola inferiore sono invece formate con una linea che sprofonda ma non si gonfia, segno della dominanza di una visione molto materialistica del proprio vissuto a scapito però degli aspetti affettivi e relazionali, e della sessualità, che sono anche il metro di visione del rapporto con gli altri, che in una scrittura come questa mancano del tutto.
Le uniche “G” vergate sono formate da un semplice tratto discendente che non presenta nessun tipo di occhielli, proprio per una rigidità interiore che appare comunque espressa in tutta la scrittura.
Anche la scrittura che segue mostra delle “G” rattrappite e poco formate anche se presenti in una scrittura meno rigida e più armoniosa, segno di un miglior rapporto con l’altro anche se comunque poco affettivo.
Vi sono scritture in cui la sessualità viene espressa, è presente, ma con equilibrio, la sfera sessuale ha la sua importanza ma non in maniera eccessiva, il che rende il rapporto con essa equilibrato.
La scrittura qua sotto ad esempio, nonostante non si vedano delle lettere “G”, mostra delle altre lettere, le “P”, che sono formate da un occhiello inferiore, che appare armonioso nel contesto della scrittura, nonostante gli allunghi inferiori (come quelli superiori) sono un poco rattrappiti, non proporzionati come dovrebbero.
Il contenimento degli allunghi inferiori potrebbe significare che la persona è molto riservata e discreta, ed anche la sessualità è vissuta con molta discrezione.
Nella scrittura che segue le asole inferiori sono dominanti nell’area sottostante, segno di una sessualità presente ed attiva, vissuta senza inibizioni.
La scrittura che segue invece ha un rapporto un po’ conflittuale con il sesso, vorrebbe ma si vergogna, ne ha desiderio ma si sente in colpa, forse per un’educazione troppo rigida e castrante che ha compromesso la serenità nelle relazioni affettive.
L’asola inferiore della “G” è infatti eseguita in senso antiorario, invertita rispetto all’ordinario, che crea un occhiello non sempre chiuso del tutto verso la parte destra, l’area che rappresenta il rapporto con l’altro, segno di un vissuto sessuale conflittuale, contrastante e castrante.
Quando i ricci della lussuria sono formati in maniera eccessiva ed esagerata, con forme che, rispetto all’intero contesto scritto, appaiono ingrandite se non ingigantite a dismisura, parlano di un rapporto vissuto con la sessualità portata all’estremo.
In tali casi spesso le asole inferiori delle lettere sono talmente grandi da invadere le parole sottostanti, in tali casi si tratta di veri e propri “ricci della lussuria”.
Prendiamo per esempio la scrittura dell’assassino Boris Zubane, in tale scrittura le asole inferiore della “G” e della “Z” invadono addirittura due righi sottostanti.
Boris Zubine uccise prima il marito dell’amante e poi, nel 2004, la madre, fatta a pezzi e poi nascosta in cantina, entrambe le persone uccise non gradivano la sua relazione, che, invece, voleva portare avanti a tutti i costi.
Lo stile della sua scrittura mostra come l’aspetto passionale per lui erano fortemente dominanti e prevalenti, tanto da uccidere pur di non privarsene.
Un’altra scrittura molto simile a quella precedente è quella di Ted Bundy.
Bundy è stato un sadico serial killer che ha ucciso e seviziato oltre 30 donne che assomigliavano ad una sua fidanzata colpevole di averlo lasciato.
Anche in tale scrittura non si può non notare come l’aspetto sessuale sia vissuto in maniera invalidante ed ossessivo, tanto da diventare il fulcro della sua esistenza.
Ed ora una scrittura molto particolare: quella del Marchese de Sade (padre del sadismo e delle perversioni in genere).
Non si può non notare i tanti prolungamenti eccedenti la zona inferiore, sintomo dell’ossessione maniacale che il marchese aveva per ogni questione erotica.
Questi prolungamenti sono realizzati non solo eseguendo la “G” ma anche, in modo molto creativo, nelle lettere “Q” formate come a realizzare una vasca di contenimento con l’apertura verso l’alto, segno di una fantasia molto ricettiva verso idee e pensieri che al marchese non mancavano di certo.
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