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Il riccio della brutalità
11/10/2017Il riccio della flemma si riscontra nelle scritture flemmatiche.
Questa è la caratteristica di chi ama la tranquillità e la serenità, l’oziosità, per poter gestire con comodo i suoi tempi e ritmi che solitamente sono più lenti degli altri.
Nulla centra con le sue capacità intellettive, semplicemente è una persona che vuole darsi il tempo per ogni cosa senza essere pressato da ritmi o impegni troppo opprimenti.
I ricci della flemma
Questo tipo di riccio si riscontra nelle scritture lente, la cui velocità cede il posto alla cautela, al pensiero, alla lentezza che caratterizza chi ha questo tipo di scrittura.
I ricci della flemma sono:
- quelli che tendono a scendere sotto la base ed hanno alla fine del riccio un piccolo gancetto più o meno visibile che può arrivare al rigo o fermarsi prima di esso, per la tendenza del flemmatico di non abbandonare troppo velocemente la cosa che sta realizzando, in fondo non va mai di fretta, nell’immagine sopra riportata corrisponde al segno evidenziato nella prima riga;
- quelli che scendono sotto la lettera e ritornano in su in maniera più o meno vistosa, oltrepassando il rigo e a volte anche la lettera e che nell’immagine corrisponde alla riga di centro;
- si dirigono in basso per breve spazio o in linea retta o un poco curva come per abbandonare il tratto lasciandolo cadere.
Si distinguono dai ricci della spavalderia (che tendono sempre verso l’alto) innanzitutto per la dimensione ridotta, per il tratto lento e sinuoso e per il fatto che al massimo accennano ad una risalita senza forza e senza una modalità impetuosa, prepotente e di slancio, come invece è tipico del riccio spavaldo.
Solitamente si trovano i finale di parola ma vi sono anche ricci che vengono costruiti all’interno di essa.
Il riccio della flemma può anche consistere in una apertura delle “o” e delle “a” molto larga o sbavata, oppure il gesto la si ritrova nel mettere i puntini sulle “i” ma senza staccare il tratto con un gesto lasso e lento.
La lentezza è la caratteristica principale di questo riccio e delle scritture che lo contengono.
La spinta psicologica della flemma tende al basso perché il flemmatico tende alla cessione (che significa cedere in forza e sostegno) per togliersi da ogni fatica, contrasto e conflitto, e fugge da tutto ciò che indica sacrificio e rinunzia di se stesso che implichi uno sforzo.
Il flemmatico
Chi ha questo riccio manca di energia e vitalità, è appunto flemmatico tanto nell’azione quanto nel pensiero, che deve essere ponderato, ripetuto, non ama prendere decisioni improvvise od essere costretto dai tempi.
Non si entusiasma mai, o comunque non lo dà a vedere, in genere non ha interessi tali da smuoverlo dal suo torpore e neppure li va a cercare. Ha una scarsa tenuta psicofisica per ogni problema od evento che possa portare un po’ di vivacità e ama il quieto vivere.
Non prende mai l’iniziativa sia in campo affettivo che lavorativo, quindi attende sempre che siano gli altri a fare le cose per lui e decidere per lui, si adatta volentieri pur di non doverle rifare o farle da solo e non si dà mai da fare più di tanto.
Dice che è sempre stanco, anche se non ha fatto niente ed è inoperoso da parecchio tempo. È accondiscendente, ma solo perché non vuole avere noie né tantomeno fastidi, e comunque gli costerebbe fatica reagire o ribellarsi.
Anche nel modo di parlare e raccontare le cose manca di entusiasmo.
È calmo e pacifico, ma se qualcuno lo disturba o cerca di tirarlo fuori dal suo mondo apatico, può anche reagire in maniera aggressiva, cosa per lui non consueta, proprio perché non ama muoversi e non ama essere costretto a farlo.
In quel caso si rivolta verso la persona che ha osato distoglierlo dalla sua apatia e lo affronta con toni molto forti. Scarica sul cibo le sue frustrazioni. Spesso è obeso o addirittura bulimico.
In campo lavorativo non si impegna più di tanto, va avanti nel suo tran tran quotidiano, di conseguenza il suo operato è scarso, poco produttivo e non apprezzato dai superiori e dai colleghi, sui quali scarica la sua improduttività.
Il lavoro per lui è il “dolce far niente” o il meno possibile, solo così si sente appagato e non frustrato dai ritmi lavorativi.
Il gesto flemmatico è un gesto pigro, strascicato, poco motivato, con un ché di menefreghismo.
Interessa sia il pensiero che l’azione. Chi ha questo riccio porta a termine le cose iniziate con estrema lentezza, quando le porta a termine perché tende ad essere piuttosto inconcludente.
Altre caratteristiche
Non ama le attività ad alto dispendio di energia, mentre preferisce quelle che richiedono una certa precisione e meticolosità, come il collezionismo o il tenere in ordine un archivio.
L’età nella quale si accentua naturalmente la componente flemmatica del temperamento è quella senile, ma questo rallentamento fisiologico è dovuto al naturale decadimento delle funzioni motorie ed al rallentamento di tutti i movimenti, azioni ed anche i pensieri viaggiano più lentamente.
Caratteristiche fisiologiche del flemmatico:
- Calmo e silenzioso: sembra indifferente agli avvenimenti esterni, spesso gli altri lo giudicano insensibile e lontano; in realtà gli altri lo conoscono poco, perchè non si rivela esternamente come invece fanno i Primari e gli Emotivi (gli Emotivi si tradiscono anche quando sono taciturni).
- Umore sempre eguale: non solo parla poco, ma il tono della voce è sempre lo stesso, pacato e lento; rimane freddo in occasioni dove altri andrebbero in crisi.
- Facilità nei rapporti umani: il suo carattere sempre tranquillo facilita il rapporto con gli altri; la benevolenza è una virtù dei Flemmatici.
- Scarsa considerazione dell’aspetto esterno: il suo abbigliamento non è certo elegante, senza però essere trasandato.
- Sobrietà nei piaceri della vita: i Flemmatici sono i più moderati nei piaceri della tavola e sono i più freddi e riservati nelle questioni di sesso. Ad esempio, Kant si è disinteressato delle donne per non farsi distrarre dalla sua ricerca filosofica. Occorre però una precisazione: i Flemmatici condannano l’ascetismo.
- Impassibilità: la loro freddezza (mancanza di emotività) e la loro tendenza alla meditazione (secondarietà) li fanno apparire insensibili al mondo. Infatti non sono mondani come i Sanguigni, ma non sono neppure dei selvaggi. I Sentimentali fuggono il mondo e si auto-isolano, ma non sono impassibili. I Sanguigni sono freddi, ma sfruttano la loro stessa freddezza per rivolgersi verso il mondo e realizzarsi. I Flemmatici sono a metà strada: restano nel mondo, impassibili, come se non si trovassero a proprio agio, ma non desiderano uscirne e ci rimangono con fare tranquillo.
- Predisposti all’azione: sono sempre occupati a fare qualcosa, non trascurano mai i lavori imposti.
- Perseveranza e tenacità: questo è il carattere che meno si arrende alle difficoltà;
- Pazienza: come si può immaginare, è il carattere più paziente, anche nella malattia.
- Abitudinari: i Flemmatici sono uomini di abitudini come i Sentimentali; questi ultimi però le sospendono quando sono in crisi di emotività.
- Amore della verità: la veracità di una persona aumenta con la freddezza (non emotività), con la secondarietà e con l’attività; ne risulta, ed è confermato dall’analisi statistica, che i Flemmatici sono le persone più veritiere. Ciò non significa che non mentano mai, ma in tal caso sarebbero più colpevoli degli altri. Ricordiamoci che il carattere opposto, il Nervoso, è quello che racconta più bugie.
L’amore per la verità dei Flemmatici si estende all’analisi filosofica: secondo loro la conoscenza umana ha valore solo quando ha come fine la Verità. Come contro esempio, per i Nervosi la conoscenza umana ha come fine il Bello e l’Immaginazione. - Onestà: come ci si potrebbe aspettare, i Flemmatici sono massimamente affidabili nelle questioni di soldi.
- Interesse per il pensiero matematico: il dono di essere predisposti alla matematica è indipendente dal carattere a cui si appartiene; però i Flemmatici assecondano volentieri questo dono.
- Eloquio conciso e oggettivo: deriva dalla mancanza di emotività, che favorisce la razionalità del pensiero e l’esattezza delle osservazioni. Anche il Sanguigno, che è freddo e razionale, possiede un tale tipo di eloquio.
- Contributo al progresso umano: l’Intelligenza si distribuisce tra tutti i caratteri umani, ma solo i Flemmatici sanno amare l’Intelligenza per l’Intelligenza ed hanno guidato l’umanità nel suo progresso scientifico ed intellettuale.
- Senso dello “humour”: lo “humour” è tipico dei Flemmatici, che riescono a portare in positivo sul piano dell’intelligenza un episodio che era negativo sul piano dell’emozione
- Virtù pubbliche: i Flemmatici non cercano il potere, come invece fanno i Collerici ed i Passionali. Gli esponenti di questi due ultimi caratteri sono molto bravi a catturare il consenso della gente ma, dopo aver preso il potere, non si sa bene cosa faranno. Invece i Flemmatici che hanno ottenuto cariche pubbliche si sono sempre fatti notare per il senso del dovere, la probità, la modestia ed i risultati concreti ottenuti per il bene di tutti.
- Lentezza nel reagire: non essendo emotivi, non hanno una reazione immediata agli impulsi esterni; ciò può farli apparire meno intelligenti agli occhi di quelli che hanno i riflessi rapidi, come i Collerici ed i Sanguigni; però i Flemmatici recuperano dopo grazie alla loro perseveranza.
- Mancanza di interesse per le persone: anche questo fatto deriva dalla non-emotività; i Flemmatici parlano pochissimo di se stessi e delle persone che conoscono, parlano invece delle cose e delle idee. Ad esempio, invitati ad una festa, parleranno di Informatica piuttosto che dei loro familiari.
Scritture flemmate
La scrittura flemmata è caratterizzato da scarsa forza e scarso vigore ed è lenta e cedevole, più concentrata a realizzare forme che movimento. Eccone alcuni esempi.
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