Disturbo narcisistico di personalità
23/03/2024Sindrome da abuso narcisistico
09/04/2024Anche i narcisisti hanno paura dell’abbandono.
Il narcisismo è un disturbo di personalità caratterizzato da una eccessiva ammirazione per se stessi, la ricerca continua di attenzione e l’assenza di empatia verso gli altri. Tuttavia, dietro la facciata di sicurezza e grandiosità, molti narcisisti nascondono una profonda paura: la paura dell’abbandono.
Narcisismo e abbandono
La paura dell’abbandono nei narcisisti ha radici profonde, spesso risalenti a esperienze infantili che hanno plasmato il loro sviluppo emotivo. Le origini di questa ansia possono essere complesse e coinvolgere diversi fattori:
- Carenza emotiva nell’infanzia: I narcisisti spesso hanno sperimentato una carenza emotiva durante l’infanzia, con genitori che potrebbero essere stati emotivamente assenti, distratti o incapaci di soddisfare le loro esigenze emotive. La mancanza di una connessione emotiva sicura può portare a un attaccamento insicuro, alimentando la paura dell’abbandono.
- Inconsistenza affettiva: L’inconsistenza affettiva, caratterizzata da periodi di attenzione seguiti da periodi di trascuratezza emotiva, può contribuire alla formazione della paura dell’abbandono. I narcisisti potrebbero aver sperimentato un ambiente in cui l’affetto era condizionato o variabile, creando un costante stato d’ansia.
- Idealizzazione e svalutazione: In molte dinamiche familiari con narcisisti, c’è una tendenza all’idealizzazione seguita dalla svalutazione. Questo modello può far sì che il narcisista cerchi costantemente l’approvazione e il riconoscimento, ma al contempo teme il rifiuto o l’abbandono quando si verifica la svalutazione.
- Competizione emotiva: Alcuni narcisisti crescono in un ambiente in cui si instaura una competizione emotiva. La ricerca costante di attenzione e ammirazione può derivare da un desiderio di primeggiare negli affetti, temendo che l’abbandono sia inevitabile se non riescono a mantenere un ruolo di “vincitori” nelle relazioni.
- Sottolineatura del successo esterno: Spesso, l’attenzione e l’apprezzamento ricevuti dai genitori narcisisti sono legati al successo esterno, come il rendimento accademico o le realizzazioni sociali. La paura dell’abbandono può derivare dalla percezione che il proprio valore è strettamente correlato a tali successi esterni.
- Mancanza di modelli affettivi sani: L’assenza di modelli affettivi sani può influenzare la percezione dei narcisisti riguardo a ciò che costituisce una relazione stabile e appagante. La mancanza di esempi positivi può rendere difficile per loro costruire e mantenere connessioni emotive soddisfacenti.
- Vulnerabilità all’abbandono come minaccia all’identità: Per i narcisisti, la paura dell’abbandono può rappresentare una minaccia diretta alla loro identità. La sua dipendenza emotiva e la ricerca costante di conferme esterne contribuiscono a costruire una fragilità interna che rende l’abbandono un evento temuto.
Le 6 strategie che attuano
Quando i narcisisti “fiutano” l’abbandono o capiscono che in qualche modo li avete “smascherati”, perché avete comunicato loro che siete stanche, che vorreste chiudere e ormai sapete quali sono le loro reali paure, intenzioni e maschere, possono mettere in atto tutta una serie di atteggiamenti ecomportamenti destabilizzanti, che sono tesi il più delle volte a bloccare in un fermo immagine le vostre intenzioni, prendere tempo e sperare che nel frattempo la confusione, la paura e la stanchezza vi faranno cedere.
In pratica, si attivano per evitare l’abbandono. Questo avviene però solo se il narcisista non ha un’alternativa, una nuova vittima o una ex con cui sostituirvi, oppure perché con le vostre dichiarazioni lo avete spiazzato e colto di sorpresa.
I narcisisti sono illusionisti dei sentimenti e voi anche. Solo che voi volete costruire un’illusione romantica, loro usano quest’ultima per indossare una maschera e sfruttare l’energia attraverso una dominanza spietata, che sia aperta o velata e subdola (overt e covert).
In ogni caso le strategie che mettono in atto se sentono odore di abbandono sono più o meno le seguenti.
Interesse al narcisismo
Improvvisamente si interessano al narcisismo e alle tematiche che per anni avete sollevato: fate attenzione perché la fase dello “studio del narcisismo”, che può apparire come una presa di coscienza o un reale interessamento alle dinamiche di codipendenza di cui avete sempre parlato, è in realtà un modo per conoscere gli schemi di pensiero che vi dominano.
O potrebbero aver deciso variare la loro posizione di potere e in tal senso, cercando di favorire momentaneamente le vostre necessità. Dico momentaneamente perché il loro interesse non è sincero o spontaneo, ma diretto solo a farvi credere questo.
Questo interesse è mimato, finto, ed è solo un modo per acquisire maggiori strumenti di manipolazione difensiva da utilizzare in seguito, sia per proteggersi da eventuali accuse o per proiettare queste ultime su di voi utilizzando le stesse conoscenze e strumenti che avete fornito loro pensando che li chiedessero per migliorare se stessi o la relazione.
Distacco temporaneo
Un altro sistema è il distacco momentaneo da qualsiasi altra fonte, interesse o distrazione. In questa fase i narcisisti patologici vi illudono di avere chiuso con qualsiasi faccenda li vedesse impelagati in loschi affari (tradimenti, amicizie, uscite, tempo sui social).
Questa fase dura il tempo di vedervi nuovamente tranquilla, successivamente riprenderanno o almeno proveranno a riprendere possesso della loro “libertà” più o meno nello stesso modo.
La parola libertà è messa volutamente tra virgolette, dato che queste fughe operate per punire le ipotetiche figure tiranniche o svalutanti che li mortificano sono illusorie. La vera gabbia è quella che costruiscono loro stessi intorno a loro depauperando e ammalando le relazioni significative e il loro stesso contesto di vita.
Terapia di coppia
Finalmente accettano di fare una terapia di coppia, quella che avete chiesto da anni. In questa fase i narcisisti possono interessarsi a percorsi di terapia e di ricerca di una stabilità anche attraverso la ricerca della spiritualità.
Questa mossa è tuttavia solo una strategia alla base della quale non vi è una reale motivazione. L’obiettivo è “allungare i tempi” dissolvere quell’energia rabbiosa sulla base della quale avevate preso forza per distaccavi.
La dissonanza cognitiva a questo punto è fortissima e voi quasi certamente siete “frizzati” in uno stato di incredulità. Ad esempio: se siete state tradite, al centro dell’attenzione ci sono improvvisamente i traumi del vostro partner e la sua identità rinnovata dopo anni e anni di bigamia.
La vostra rabbia diventa “il motivo per cui non si va avanti e la coppia non guarisce”, e forse anche il motivo per cui questo tradimento ve lo meritavate. È colpa vostra (tattica del blame shifting).
Ulisse e le Sirene
In questa fase i narcisisti sono come le Sirene per Ulisse, attraverso un serratissimo love-bombing di ritorno asseriscono di non poter vivere senza di voi ma, allo stesso tempo, proseguono a criticarvi e ad incolparvi per ogni loro sciagura e per come si è ridotta la relazione.
Questo atteggiamento ambivalente, seduttivo e respingente allo stesso tempo è sempre teso ad aumentare i livelli di dissonanza cognitiva e senso di colpa.
Quando sarete nuovamente catturati dal loro fascino, la maschera ricadrà nuovamente e troverete la realtà ad aspettarvi, ma a quel punto, se il lavoro di manipolazione è ben operato (coscientemente o meno poco importa se il risultato è inebetirvi) la attribuirete a voi stessi come colpa.
Triangolazione e vittimismo
In terapia, come anche nelle conversazioni con parenti ed amici, il dialogo diventa un percorso ad ostacoli, un processo alle intenzioni e ai minimi dettagli; qualsiasi cosa viene detta diviene motivo di sdegno, offesa per il narcisista, che farà in modo di centrare l’attenzione su di sé descrivendosi come una vittima.
I narcisisti cercano di mettere zizzania tra i partecipanti (parenti e amici) di sedurli (attrarre la ragione da parte loro con complimenti, regali, presenza) o semplicemente cercano di descrivere il partner codipendente come il “vero mostro invisibile” che non state vedendo.
Se non ottengono consenso tra le persone consultate cercheranno approvazione altrove, finché non trovano quelli che gli danno ragione.
Notti insonni
I discorsi di chiarimento, di discussione e i dialoghi avvengono spesso di sera tardi quando siete molto stanche e volete solo dormire, questo perché la lucidità mentale non è ottimale e richiede sonno e distacco da un narcisista che sta solo mettendo brace sul fuoco.
Senza sonno inizierete a perdere il focus e con esso il dolce veleno del narcisista fa ancora più effetto. Si parla di “dolce veleno” perché anche il sesso (sex/love-bombing) sarà utilizzato per confondervi, sedurvi e alzare l’asticella della richiesta di attenzioni ed energia, proprio quella che serviva a voi per la fuga.
In questa fase vi convincerete che alla fine anche voi avete qualcosa che “non va”, qualcosa in comune con loro e che quindi il vostro destino è accanto al vostro partner (sebbene la relazione sia disfunzionale e insoddisfacente). In fondo sono tornati quelli di un tempo.
Come in una normale dipendenza avete ormai solo i “side effects” della sostanza ma senza avete paura di non farcela, perché tra le mille volte che la avete assunta forse un 5 percento delle volte (se non 2 ormai) vi ha dato la stessa sensazione della prima volta che l’avete provata.
Lo spacciatore, che per mesi vi ha fatto passare una sostanza di serie C con quella di serie A, che vi ha dato solo all’inizio, oggi è disposto (seppur per breve tempo e per evitare l’abbandono) a ridarvi la qualità inziale. Ma per poco, sia mai vi possiate abituare.
Se vuoi rimanere aggiornato seguimi sulla mia pagina Facebook: Conoscere il narcisismo.