La paura dell’abbandono del narcisista
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10/04/2024L’abuso narcisistico porta a delle conseguenze molto gravi.
Le caratteristiche dell’abuso narcisistico includono la critica costante, la svalutazione, il rifiuto, manipolazione e controllo. L’abuso si realizza di solito con modalità insidiose perché nascoste, e progressivamente sempre più pervasive nel tempo. Risulta quindi ancora più difficile per la vittima riconoscere ciò che sta accadendo e rispondere in modo adeguato e funzionale.
La frode del narciso
Il narcisista è un manipolatore perverso, una persona che manipola gli altri per i propri scopi con diverse modalità relazionali, non ha empatia verso gli altri, non sa amare ma cerca di sottomettere la partner e renderla dipendente, sfrutta e getta chi non gli serve più o lo smaschera, è molto distruttivo sia verso gli altri che verso sé stesso.
Per il narcisista la relazione affettiva è solo una questione di “potere e controllo” anziché di “amore e rispetto”. Il narciso aggancia il bersaglio con il “love bombing”, cioè esagerate dimostrazioni di attenzione, interesse, regali, fornisce alla vittima ciò di cui ha bisogno, in maniera seduttiva e paterna, vende illusioni, conquista la sua fiducia per poi nel tempo perpetrare l’annientamento, l’abuso psicologico con diverse tecniche manipolative fino all’abbandono improvviso e ingiustificato (ghosting).
Il narcisista all’inizio idealizza la vittima, la vede perfetta, ma conclusa questa prima fase, non riesce ad accedere ad una fase più matura del rapporto in cui emergono sfaccettature che aumentano la complessità di ciascuno.
Il narcisista non è in grado di integrare i vari aspetti della persona e vederla nella sua interezza e unicità, come non sa farlo con sé stesso. Non è in grado di amare e di stare in intimità. E quando la partner inizia a cogliere le sue incongruenze e a rimandargliele, quando fa presenti i propri bisogni e richieste, cioè si ribella anziché sottomettersi, il narciso sente di non avere potere nella relazione, per cui passa alla svalutazione, all’abbandono con lo scarto e ad una nuova vittima per vendicarsi.
Il narcisista non sente emozioni come la gioia, ma solo rabbia, invidia e noia che coprono una profonda depressione latente e paura dell’autenticità. Si nutre dell’ammirazione e delle attenzioni degli altri, di qualunque natura siano. Ed ha un assoluto bisogno di esercitare controllo e potere sugli altri proprio perché questi rappresentano la sua dipendenza.
Sceglie solitamente bersagli molto in gamba ma anche fragili, vulnerabili ed empatici, cerca di manipolarli e se questo non gli riesce rompe la relazione. Per vendicarsi fa del male al partner senza alcun rimorso, sia in modi diretti o indiretti, solo per trarne una gratificazione narcisistica, cioè per sentirsi importante e avere potere su di lui per controllarne il pensiero, le emozioni e il comportamento, anche a distanza di spazio e di tempo.
L’abuso narcisistico
L’esperienza di stare con un narcisista può causare un trauma emotivo a lungo termine (trauma bonding). Alcune persone che hanno avuto una relazione con un narcisista possono sperimentare sintomi simili alle persone che sono state esposte a un trauma o a un disastro e sviluppano un disturbo post-traumatico da stress. Questo effetto della relazione e il trauma emotivo che provoca è spesso chiamato disturbo da stress post-narcisista.
Qualsiasi relazione con un narcisista può causare sentimenti di paura, sfiducia, risposte emotive accentuate o dubbi su se stessi. I sintomi dell’abuso narcisistico possono essere innescati anche da cose semplici come una canzone alla radio, l’odore di colonia quando passa qualcuno, o un incubo su eventi passati con il narcisista.
Le persone che hanno sempre avuto una sana vita relazionale, quando stabiliscano rapporti sentimentali con persone che mentono, manipolano, abusano come i narcisisti, arrivano a patire un livello di stress talmente elevato da attivare tutta una serie di conseguenze:
- sentimenti di tristezza fino alla disperazione
- stato di ipervigilanza con conseguente ansia e paura
- cambiamenti d’umore repentini, con predisposizione all’irritabilità, rabbia, vergogna, sensi di colpa, autoaccusa
- stati mentali di dubbio percettivo, negazione, incredulità
- difficoltà di concentrazione, con conseguente derealizzazione
- isolamento sociale
- perdita di controllo in diverse aree (personale, familiare, lavorativa).
Nella sindrome da abuso narcisistico è la relazione abusante a dare il via al quadro sintomatologico (non deriva da caratteristiche psicologiche preesistenti nella vittima), è sempre caratterizzata da una forma di dipendenza indotta dal soggetto abusante, soprattutto con caratteristiche di personalità narcisista o psicopatica.
Un periodo di dolore, confusione e tristezza segue tipicamente la fine di qualsiasi relazione. Quando quella relazione era malsana o tossica, come una relazione con un narcisista, le emozioni che si provano possono essere ancora più travolgenti. Così come il dolore che lascia dietro di sé.
Questo perché le vittime sono frastornate: dall’oggi al domani non capiscono dove sia finita la persona di cui si erano innamorate e sono increduli nel vedere di cosa è capace questo nuovo mostro.
I sintomi dell’abuso
Mentre i sintomi dell’abuso narcisistico variano da persona a persona, ci sono alcuni sintomi comuni a tutte le vittime. Vediamoli insieme.
Mancanza di emozioni
Sentirsi distaccati dall’ambiente circostante o dalle altre persone non è raro quando è presente il disturbo post-narcisistico da stress. Poiché i narcisisti sono egocentrici e si concentrano solo sui propri bisogni, può diventare la “nuova normalità” trascurare i propri desideri o bisogni.
Anche dopo che la relazione con un narcisista è finita, coloro che sperimentano i sintomi della sindrome da abuso narcisistico possono continuare a negare i propri bisogni, pensieri e sentimenti, trovando difficile recuperare quel valore che prima si aveva di se stessi.
Bassa autostima
Molte persone che hanno subito abuso narcisistico sperimentano un’autostima estremamente bassa: avendo subito la svalutazione del narcisista (attraverso la tecnica del gaslighting), sono propense a credergli dato che gli hanno concesso grande fiducia e amore.
Questo è spesso attribuito a sentimenti di inadeguatezza quando si rendono conto di non essere in grado di soddisfare gli alti standard che hanno fissato per se stessi, che di solito sono focalizzati sul mantenere il partner narcisista soddisfatto. Sentimenti di colpa, vergogna e auto-colpa sono abbastanza comuni.
Intorpidimento
I sintomi dell’intorpidimento emotivo si manifestano sotto forma di difficoltà di concentrazione, problemi a ricordare (sempre a causa del gaslighting), evitando situazioni sociali, amicali e familiari che una volta piacevano, o cercando di evitare di parlare o pensare al narcisista.
Avere problemi a iniziare nuove relazioni o a mantenere rapporti stretti con amici o persone care è anche un sintomo comune. Possono verificarsi depressione, ansia e sentimenti di disperazione, specialmente quando una persona con la sindrome da abuso narcisistico si sente emotivamente insensibile all’amore e alla vita in generale.
Ricordi intrusivi
Possono verificarsi flashback del comportamento del narcisista, immagini della sua intensa rabbia, o ricordi costanti di rivivere un evento traumatico. Quando sono presenti ricordi intrusivi, non è raro che un individuo colpito metta in dubbio la propria sanità mentale.
Questo è particolarmente vero quando una persona è stata vittima di gaslighting, che è una tattica di abuso emotivo molto comune tra i narcisisti perché consente loro di mantenere il pieno controllo della vittima.
Instabilità emotiva
Le persone con disturbo post-narcisistico da stress possono sperimentare scoppi di rabbia o irritabilità, pianto incontrollabile o attacchi di panico. Possono verificarsi paranoia, essere facilmente spaventati o avere problemi a dormire.
Quando questi sentimenti si sentono incontrollabili, alcune persone con questa sindrome possono impegnarsi in comportamenti autodistruttivi come sperimentare droghe o alcol per sfuggire al dolore emotivo. A questo seguono spesso l’auto-colpevolezza, il senso di colpa e la vergogna.
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