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17/01/2023La vittima del narcisista è una persona troppo disponibile.
Il narcisista è un egoista egocentrico che ama mettere se stesso e le proprie esigenze al centro del suo mondo. Non esiste nient’altro oltre a lui.
Le persone che stanno con un narcisista generalmente sono persone buone, disponibili, che sanno mettere la persona che amano al primo posto nella loro vita.
Cosa che il narcisista non sa fare, ecco perchè la sua vittima preferita è una persona totalmente all’opposto di come è lui.
Egli non sa tener conto degli altri perché non è in grado di vederli, di osservarli e di accorgersi di loro, di comprendere i loro bisogni e le loro necessità.
Troppo preso da se stesso per capire che il mondo non ruota attorno a lui, ma è molto bravo ad essere affettuoso e generoso quando vi deve conquistare.
Il suo modo di conquistarvi è favoloso e geniale, un bombardamento di attenzioni, il love bombing appunto, ma solo all’inizio, quando ancora non siete cadute nella sua trappola, e quando sarà sicuro del vostro amore e della vostra disponibilità non perderà tempo nel rivelarsi come di fatto è realmente.
Tutto all’opposto è invece la sua preda preferita, la vittima inconsapevole.
Caratteristiche della vittima
La vittima dapprima ignora le dinamiche relazionali in cui è stata invischiata (le menzogne e le manipolazioni) e non si rende conto di essere una vittima di un abuso psicologico molto profondo.
Per molti il fatto che una persona non sia violenta nei gesti ma “solo” a parole è qualcosa che può essere facilmente giustificabile e perdonabile (soprattutto se poi il carnefice sembra pentito), ma le ferite che lasciano le parole sono molto più profonde e difficili da estirpare.
Ed è su questa idea che molte cose vengono perdonate al narcisista, solo quando è tardi si comprende che in realtà si è state manipolate, raggirate dalle sue vere intenzioni.
La difficoltà a capire la persona narcisista sta nel fatto che le idee che abbiamo sul disturbo narcisistico sono molto vaghe, spesso propagandate in maniera erronea dal cinema e dalla letteratura: vengono descritte come persone folli e facilmente riconoscibili. In realtà non è così. Si mimetizzano molto bene.
Poiché queste persone sono profondamente diverse da noi a causa della scarsa empatia e la bassa capacità di introspezione, la vittima avrà un bisogno compulsivo di informazioni su tutto ciò che riguarda il mondo del narcisista.
Innamorarsi di un’illusione
Quello che fa più male è rendersi conto di avere amato una persona che, in realtà, non è mai esistita.
Il narcisista infatti non da alla vittima la possibilità di farsi conoscere. Apparentemente gentile, innocente, solare e seduttivo: questa, purtroppo, è solo una maschera.
La vittima se ne renderà conto quando sarà troppo tardi, e quel che è peggio si renderà conto anche del fatto tutti i momenti belli passati insieme sono solo frutto di un’illusione, quell’uomo perfetto non è mai esistito e quel grande amore non c’è mai stato.
Sindrome da crocerossina
La vittima, nella fase iniziale, proverà molta compassione per le problematiche raccontate dal narcisista: probabilmente lui ha avuto una ex folle, sarà insicuro del suo aspetto fisico, sarà stato infelice finché non ti ha conosciuto, la sua ex non lo ha mai compreso. Tutte menzogne.
Le vittime si sentiranno le uniche in grado di renderlo realmente felice. Qui scatta l’empatia della vittima per il proprio carnefice: pur sentendosi inferiore sa bene come far felice l’altro. Vuole guarirlo e prendersene cura.
Questo investire tutta sé stessa su un’altra persona fa si che il legame che si creerà sarà molto profondo: in realtà sta investendo le proprie energie per rincorrere un’illusione, ma di questo, purtroppo, non se ne rende conto.
Come il narcisista, anche la vittima è una persona molto insicura.
Sono due persone che, con tutte le loro debolezze, reagiscono in maniera completamente opposta ad un problema simile: uno lo fa attraverso la manipolazione ed il controllo, l’altra attraverso la compassione, la comprensione e la cura dell’altro.
Ed è proprio qui che il carnefice aggancerà la propria vittima: quest’ultima non potrà più fare a meno della sua approvazione, vivendo continuamente la paura dell’abbandono e sentendo un vuoto indescrivibile ogniqualvolta il narcisista proverà ad allontanarsi.
Vittime inconsapevoli
Le sue vittime sono le persone generose, altruiste, disponibili, persone che sanno amare e che si danno incondizionatamente, le persone affidabili su cui si può sempre contare, che ci sono sempre, che non si tirano mai indietro, che non diranno mai “non posso”.
Sono persone sincere, che non nascondono nulla, che non hanno bisogno di nascondere nulla perché essere spontanee e trasparenti è la cosa più importante per loro e che conquistano gli altri per la loro disponibilità.
Perché mai il narcisista è attratto da persone così diverse da lui? Perché mai ricercano persone così lontane dal suo modo di essere?
Perché se così non fosse sarebbe un uomo o una donna completamente solo o sola.
Essi hanno bisogno degli altri perché negli altri vedono quello che a loro manca e che vorrebbero ma che non sono in grado di esternare.
Gli uomini o le donne solide, affidabili e generose sono essenziali per un narcisista che sa solo prendere e che nulla sa dare.
Per un incostante ed incoerente come lui è molto importante sapere che dall’altra parte c’è e ci sarà sempre una persona su cui contare, che non scapperà mai e che non cambierà mai atteggiamento o opinione.
A differenza di come è realmente un narcisista la sua vittima deve essere una persona che sa dare, che mette gli altri al primo posto, che da sempre precedenza alle esigenze degli altri e che non dice mai di “no”.
Il narcisista ama le persone che non gli assomigliano affatto compensando in tal modo tutte le sue carenze e mancanze. Egli ha solo il caos nella sua vita, nulla rimane costante tranne il suo egoismo e la sua prevaricazione.
Egli non sa portare a termine alcun progetto o impegno tranne che le sue mire ambiziose, sono semmai le sue vittime a portare avanti i progetti per lui, ad impegnarsi con costanza, ad essere sempre la spalla solida su cui fare affidamento.
Se ha una meta in mente la porterà avanti senza aver cura di travolgere gli altri o di calpestarli, ma la meta è soltanto la sua non certamente quella della sua preda o della sua vittima di turno.
Purtroppo chi ha a che fare con un narcisista dimentica spesso se stesso/a per dedicarsi al suo carnefice, si svaluta, si fa condizionare, manipolare, si fa convincere di non essere mai abbastanza bello/a, piacente o affascinante, si fa condizionare dai suoi giudizi svalutandosi, perdendo la propria stima e l’amore di se stesso per concedersi totalmente ed incondizionatamente.
Dall’altra parte il narcisista si arricchisce di tutto quello che l’altro da, senza mai ricambiare o non ricambiando nello stesso modo.
Non c’è parità tra i due: l’uno è destinato a soccombere sempre per avvantaggiare l’altro. E l’altro di questo ne gode.
Come ribellarsi
In che modo le vittime possono capovolgere tale gioco morboso e doloroso portando il rapporto al giusto equilibrio?
Mettendo il narcisista di fronte a se stesso e a tutti i suoi aspetti negativi, pretendendo un cambiamento nel rapporto, una modifica dei valori, pretendendo che anche la preda valga qualcosa.
Se vi ama sarà disposto a cambiare, magari anche facendosi aiutare da un professionista, se vi ama veramente come ama se stesso sarà disposto a rivedere le sue priorità.
Ma se questo non avviene o notate che nei fatti e col tempo tutto rimane com’è allora non perdetene altro tempo e datevi la possibilità di essere felici.
Ricordatevi che chi non vi ama non vi merita e se vi merita lo deve dimostrare.
Non pretendete un cambiamento fatto solo di promesse, il narcisista è bravo a mentire e soprattutto si ritiene tanto perfetto da non aver bisogno di cambiare. E se una persona non vede la ragione del cambiamento non farà nulla di diverso.
Se non otterrete tutto questo non rammaricatevi, non è certo vostra la colpa ma di quella persona sbagliata dentro che avete accanto.
Datevi la possibilità di essere felici e volgete altrove il vostro sguardo, vivete la vostra vita così com’è giusto che sia, ci sarà sicuramente da qualche altra parte la persona adatta a voi e che saprà darvi tutto quello a cui voi avete sempre rinunciato.
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4 Comments
Buongiorno, dottoressa!
Negli ultimi anni pare che il narcisismo sia diventato la causa di qualsiasi problema relazionale.
Che io sappia, questo termine in passato si usava per indicare soggetti molto vanitosi riferendosi alla bellezza (sia di uomini che di donne). Attualmente l’aspetto fisico c’entra poco. Quando uno critica, ferisce, mente, manipola ecc. viene subito etichettato come “narcisista” o “narcisista perverso”. Numerose persone che si sfogano citando un presunto narcisista che le ha maltrattate.
Riflettiamo: se un mucchio di gente si sfoga, i narcisisti sono dappertutto. Se sono dappertutto, questo maledetto narcisismo esiste in tutti noi per Natura e corrisponde all’egoismo/egocentrismo.
Le vittime presunte ritengono di essere sempre dalla parte giusta. Quando si danno una colpa, dicono di essere state troppo deboli e tolleranti… nient’altro.
E’ narcisista la nonna sobria dai capelli grigi quando si pone al centro dell’attenzione tra parenti e conoscenti parlando sempre del proprio vissuto. Non le interessa migliorare il proprio carattere, bensì la propria immagine… a cui tiene moltissimo. Se parla di politica o di cronaca non sa dire altro che frasi fatte ricorrenti. Se parla di salute cita solo la propria esperienza o quella dei suoi cari come parametro per valutare l’intero sistema sanitario provinciale. Non ha interessi tranne cucina, giardinaggio, ricamo e simili. Tende a interferire nei rapporti familiari, causando litigi e divisioni. Impone i suoi gusti, sentenzia sulle vite degli altri e intanto si mette in buona luce nelle sagre locali preparando manicaretti, tra gli applausi dei compaesani e i ringraziamenti delle istituzioni locali. Finge di stare al passo con i tempi, ritenendo che certi giovani teppisti siano in fondo ragazzi sani con l’argento vivo (basta che non si avvicinino troppo a casa sua).
Alla sua morte, ovviamente, sarà celebrata come donna semplice “che ha sempre lavorato e aiutato il prossimo”. Si parlerà di una saggezza mai avuta. Si parlerà di patimenti e sentimenti mai provati.
Molti lo diranno, ma pochi sanno che in realtà non aiutava nessuno… salvo i figli (a modo suo), l’amica del cuore (per amicizia di lunghissima data) la vicina di pianerottolo (a denti stretti) e il parroco (per convenienza).
Ognuno, insomma, può essere il “perfido narcisista” di cui si parla come fosse chissà chi.
E’ vero cara Isa, ha ragione nell’asserire che le persone spesso tendono a generalizzare…
ma come non andrebbe giudicato chi si lamenta è buona cosa non giudicare se non si ha mai sofferto per un tale motivo
dietro ai pianti il più delle volte si riconosce un unico filo conduttore che trama i medesimi fili velenosi
è per questo che preferisco ascoltare che giudicare
un caro saluto e spero di averla ancora come commentatrice, si comprende quanto lei sia intelligente e sagace
Marilena
Certo, lei ha parlato di narcisismo e l’articolo non fa una grinza.
Ho citato un esempio di “narcisista nascosto”: a mio parere quello più diffuso, nocivo e paradossalmente meno riconosciuto.
Prendo spunto dalla mia esperienza, dagli sfoghi che leggo su internet e dalle parole di Francesco Alberoni (noto sociologo, docente e scrittore) che in un libro ha dissertato sull’indulgenza nei confronti delle categorie cosiddette deboli. Ha osservato come la gente abbassa le proprie difese di fronte a bambini, anziani, disabili, poveri, ignoranti e così via.
E’ una legge secolare non scritta. Diamo per scontato che la persona “fragile” sia buona e che la persona “forte” abbia una vena di cattiveria. La realtà, se analizzata fino in fondo, ci mostra che tali convinzioni sono sbagliate. Un malato che soffre tanto diventa per forza narcisista e se lo può permettere, almeno in parte; le altre categorie non hanno giustificazioni plausibili.
Succede spesso che certe categorie si trovino in posizione sottomessa, ossia preda degli altri, però succede altrettanto spesso che gli altri ne diventino vittime per eccessiva indulgenza.
Grazie del suo apprezzamento. 🙂
Ha ragione cara Isa
ne parlai pure io di quella forma di sano egoismo e narcisismo che ci aiuta ad amarci ed apprezzarci meglio
come in tutte le cose una moderazione è virtù, mentre l’esagerazione un difetto
saluti
Marilena